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Ivrea scende in piazza: solidarietà alla Palestina nel giorno ONU

Presidio straordinario il 29 novembre in Piazza Ferruccio Nazionale: interventi sul dramma di Beit Ummar, raccolta fondi per l’opera idrica e musica per la pace con Fabrizio Zanotti e la Peace Generation

Ivrea scende in piazza: solidarietà alla Palestina nel giorno ONU

Ivrea scende in piazza: solidarietà alla Palestina nel giorno ONU

Ivrea si prepara a scendere in piazza ancora una volta. Sabato 29 novembre 2025, nel giorno in cui ricorre la 48ª Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese, la città darà vita a un Presidio straordinario in Piazza Ferruccio Nazionale, a partire dalle ore 15. Un appuntamento che si inserisce nel solco dei presìdi settimanali per la pace, giunti ormai al loro 196° incontro, e che quest’anno assume un valore ancora più forte, più urgente, più necessario.

A prendere la parola sarà anche l’amministrazione comunale di Ivrea, chiamata ad aggiornare la cittadinanza sulla situazione drammatica di Beit Ummar, la cittadina palestinese gemellata con Ivrea e da mesi al centro di aggressioni, omicidi e violenze compiute dai coloni israeliani con la copertura dell’esercito. Una realtà che arriva in piazza non come immagine astratta, ma come ferita viva, raccontata di settimana in settimana da chi segue da vicino il gemellaggio, le famiglie colpite, la quotidianità spezzata.

L’amministrazione illustrerà anche gli sviluppi dell’opera idrica in corso a Beit Ummar: un progetto concreto, realizzato grazie alle offerte raccolte proprio a Ivrea nell’ultimo anno. Un gesto di solidarietà diventato infrastruttura vitale, capace di trasformare la vicinanza in sostegno reale. Una risposta eporediese, piccola ma determinata, all’emergenza idrica che affligge la Cisgiordania, dove l’acqua è troppo spesso arma politica più che diritto umano.

Durante il presidio sarà allestito un banco di libri per bambine e bambini: volumi raccolti un anno fa nelle scuole della città e che ora tornano in piazza per una seconda vita. Saranno acquistabili a offerta libera, e il ricavato sarà interamente destinato alla costruzione del serbatoio d’acqua previsto dal progetto di solidarietà. Un modo semplice e simbolico per ribadire che anche un libro può diventare mattone, goccia, gesto di pace.

La giornata sarà accompagnata dagli interventi delle associazioni, da letture e dalla musica di Fabrizio Zanotti, insieme alle ragazze e ai ragazzi della Peace Generation, che da tempo intrecciano note e parole in un percorso artistico e civile rivolto alla pace.

Le realtà che ogni settimana animano il Presidio per la Pace, insieme al Comitato Ivrea per la Palestina, rivolgono un appello alla partecipazione: essere presenti, essere numerosi, essere determinati nell’affermare il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione, nel dire basta alla guerra, alle occupazioni illegali, ai massacri, e nel far arrivare un messaggio forte ai cittadini di Beit Ummar: Ivrea non guarda altrove.

Un appello che si fa ancora più pressante alla luce della situazione in Palestina, dove – nonostante un accordo di tregua – continuano violenze, operazioni militari, rastrellamenti e distruzioni. Uno scenario definito dagli organizzatori come «uno scempio di umanità» portato avanti con la “sostanziale connivenza del governo italiano”, incapace – o non disposto – a prendere una posizione netta contro il massacro in corso.

Per questo il presidio del 29 novembre non sarà una celebrazione rituale, ma un  modo per dire che la pace non si invoca seduti, che la solidarietà non si delega, che la memoria non basta se non diventa azione.

Ivrea torna in piazza. E chiede di farlo insieme.

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