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24 Novembre 2025 - 09:32
Parcheggi inutilizzabili e rifiuti dell'alluvione abbandonati da 7 mesi: è scontro a Lauriano
Due parcheggi per vetture, camion ed autoarticolati contemporaneamente non utilizzabili a Lauriano, non si sa sino a quando, «senza che l'Amministrazione comunale batta ciglio, informi i cittadini o stia cercando delle soluzioni al problema» attacca il gruppo consiliare di minoranza "Lauriano e Piazzo Domani", il cui capogruppo Renato Dutto ed i consiglieri Graziano Bronzin e Sabino Fusco hanno presentato due distinte interrogazioni: sulla chiusura dell’ampio parcheggio della stazione ferroviaria e sull'area di sosta di fianco al cimitero di via Chivasso «ancora invaso da una montagna di terra e fango a ben sette mesi dall'evento alluvionale dello scorso aprile, una sorta di "monumento" alla trascuratezza in cui versa l'intero paese».
Nella prima interrogazione, la minoranza chiede «per quale motivo l'area della Stazione è stata chiusa da Rfi; se e da quanto tempo è venuta meno la convenzione con Rfi; se l'Amministrazione comunale ritenga utile una rinegoziazione della convenzione, riacquisendo la gratuità dell’uso non solo del parcheggio, ma anche della Stazione ferroviaria; se il Comune di Lauriano intende partecipare a bandi di finanziamento per ristrutturare l’edificio della Stazione, in collaborazione con Rfi e Fondazione Fs; dove possono parcheggiare i cittadini di Lauriano che sino a pochi giorni fa utilizzavano questo parcheggio e dove potranno sostare gli automezzi in caso di eventi locali o di emergenze come l’alluvione dello scorso aprile».
I consiglieri Dutto, Bronzin e Fusco rilevano che «all'epoca dell'Amministrazione del mandato 2003-2008, nella quale la nostra lista civica aveva la maggioranza consiliare, venne stipulato un accordo tra Comune di Lauriano ed Rfi con cui venne concesso in comodato gratuito sia della Stazione ferroviaria (che diventò al piano terreno sede del Gruppo di Protezione Civile Comunale, in attesa di una futura ristrutturazione dell’edificio, che avrebbe potuto ospitare successivamente altre meritorie Associazioni del paese) e sia dell'ampia area lungo via Stazione, poi sistemata come parcheggio. L'Amministrazione subentrata ritenne (a nostro avviso senza alcuna logica gestionale, vista la gratuità) di disdire la convenzione con Rfi, rinunciando ai locali della stazione e mantenendo l'uso dell'area parcheggio».

Il parcheggio chiuso della stazione di Lauriano
La minoranza di "Lauriano e Piazzo Domani" chiede infine «quale soluzione l'Amministrazione propone ai camionisti ed agli autotrasportatori per la sosta dei loro autoarticolati ed autocarri, anche considerato che il parcheggio presso il cimitero (area sosta pure essa realizzata dall’Amministrazione 2003-2008 di cui facevamo parte) continua ad essere invece una discarica di inerti (e non solo) a cielo aperto di inerti dell’alluvione, ad oltre ben 7 mesi dall’evento».
Proprio sull'area di sosta di fianco al cimitero verte la seconda interrogazione firmata dal capogruppo Dutto e dai consiglieri Bronzin e Sabino. Dopo aver constatato che «è stata utilizzata come deposito di rifiuti alluvionali, composti da fanghiglia e rifiuti ingombranti e non, in seguito al grave evento alluvionale dell’aprile scorso» rilevano come «nelle prime settimane o primi mesi dopo l’alluvione, la permanenza della "montagnola" è stata del tutto giustificata dagli eventi ed ha svolto una funzione di servizio per la collettività e soprattutto per le famiglie alluvionate, ma ciò non ha più alcun senso ad oltre 7 (dicasi sette) mesi dall’evento alluvionale. Nel frattempo, sulla "montagnola" è già anche cresciuta della vegetazione, dati i lunghi mesi di inerzia da parte dell'Amministrazione comunale».
Chiedono dunque «per quanto tempo la cittadinanza che transita in via Chivasso ed i frequentatori del Cimitero dovranno vedere questa “montagnola” di detriti alluvionali; perchè l’Amministrazione non si è attivata, ad oltre sette mesi dall’evento alluvionale, per risanare completamente l’area a parcheggio di fianco al Cimitero». Considerato inoltre che la Regione Piemonte ha stanziato fondi per ripianare i costi di smaltimento dei rifiuti alluvionali, chiedono «per quale motivo il Comune di Lauriano non ha provveduto allo smaltimento anche di questi rifiuti alluvionali, chiedendo il conseguente ristoro delle spese, che con ogni probabilità a questo punto difficilmente potrà ancora avvenire». I tre consiglieri domandano poi «se nella “montagna” di detriti alluvionali sono stati aggiunti anche i sedimenti alluvionali derivanti dai pochi lavori (pur del tutto carenti ed insufficienti) sino ad ora svolti presso i rii e, in caso affermativo, perché non è stato individuato un altro luogo dove depositare i sedimenti alluvionali derivanti dai pochi lavori effettuati».
Un approfondimento è riservato all'impianto di videosorveglianza, allestito per evitare un uso improprio della “montagna” di rifiuti alluvionali presso il cimitero. I tre consiglieri di "Lauriano e Piazzo Domani" chiedono «se l’installazione delle telecamere è stata effettuata nel rispetto del Decreto legge 23 febbraio 2009, n. 11 e dal Regolamento Ue 679 del 2016. Se i cittadini sono stati informati tramite cartelli visibili che indichino l'area video sorvegliata, il titolare e le finalità del trattamento, i contatti del responsabile della protezione dei dati, la durata di conservazione delle immagini». Vogliono poi sapere «chi è il titolare del trattamento; se, prima dell’installazione dell’impianto di videosorveglianza, l’Amministrazione abbia proceduto alla redazione di una valutazione di impatto Dpia, prevista dalla legge (viene richiesta copia della valutazione d’impatto e dell’atto con cui è stato nominato il titolare del trattamento)» ed infine «quale impresa del settore sia stata incaricata di allestire l’impianto di videosorveglianza (si richiede copia della determina o delibera di Giunta)».
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