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23 Novembre 2025 - 17:17
Giulio Bosso, sindaco di Brusasco e l'impianto fotovoltaico
Brusasco ha formalizzato l’ingresso nella Comunità Energetica Rinnovabile Solar Valley, diventandone il Comune capofila e aprendo la strada alla prima CER della collina chivassese. La decisione è arrivata il 17 ottobre, con una delibera del Consiglio comunale che segna un cambio di passo nella gestione dell’energia sul territorio: non più singoli utenti isolati, ma un sistema collettivo dove produzione e consumo vengono condivisi.
L’amministrazione ha preparato il terreno con due incontri pubblici – l’11 novembre a Brusasco e il 19 a Marcorengo – per spiegare ai cittadini e alle imprese che cosa significa entrare in una comunità energetica. La formula è semplice: cittadini, aziende, enti locali, parrocchie e associazioni mettono in comune la produzione e l’uso dell’energia rinnovabile, soprattutto fotovoltaica. Nessun vincolo rigido, nessun obbligo di permanenza: si entra e si esce liberamente, mantenendo la possibilità di scegliere il proprio fornitore.
Il criterio tecnico è uno solo: essere collegati alla stessa cabina primaria, in questo caso quella di Brusasco. E qui il progetto assume una dimensione sovracomunale, perché l’area interessata comprende 13 territori, alcuni per intero, altri solo in parte: Brusasco, Cavagnolo, Monteu da Po, Lauriano, Verrua Savoia, poi Crescentino (esclusa San Genuario), Lamporo, Saluggia, Robella, Villamiroglio, Verolengo, Moncestino e Moransengo-Tonengo. Ogni potenziale aderente può verificare l’appartenenza alla cabina primaria tramite il proprio POD, il codice identificativo del contatore.
Il cuore produttivo della CER Solar Valley sarà l’impianto fotovoltaico realizzato dalla GMG di Garabello Giuseppe, azienda con sede a Cavagnolo. Un investimento da 2 milioni di euro installato nell’area artigianale-industriale di Brusasco. L’impianto è diviso in due lotti: il primo, da circa 1 MW, è già entrato nella produzione condivisa della Solar Valley; il secondo, da 630,5 kWp, resterà in produzione libera. L’energia generata verrà convertita in benefici economici per i membri della comunità, secondo i criteri di ripartizione stabiliti dal GSE: più si consuma nei momenti in cui l’energia viene prodotta, maggiore sarà il risparmio.
Le motivazioni alla base di questa nuova stagione energetica sono chiare: diminuire le bollette, ridurre le emissioni, rendere i territori meno dipendenti dalle oscillazioni del mercato elettrico. Le comunità energetiche stanno nascendo per colmare un vuoto lasciato dalla politica nazionale e per restituire centralità ai territori. Non è un caso che, a livello nazionale, la crescita sia rapida: in Italia oggi ci sono circa 212 CER attive secondo i dati aggiornati del GSE (marzo 2025), una cifra destinata ad aumentare con l’entrata in vigore degli incentivi e con la diffusione dei progetti sui territori.
Per chi è interessato ad aderire alla CER Solar Valley, la procedura è semplice: i moduli sono disponibili negli uffici comunali durante gli orari di apertura oppure sul sito della comunità, dove sono presenti anche i contatti diretti per chiarimenti. Una porta aperta a cittadini e imprese della collina che vorranno entrare nella nuova stagione dell’energia condivisa.




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