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Eporedia Futura

La credibilità di un’Amministrazione

Promesse mancate, “sviste” amministrative e il caso San Bernardo: perché la Giunta Chiantore ha perso ogni credibilità agli occhi della città

Matteo Chiantore

Matteo Chiantore

Si sa, la prima dote di una buona Amministrazione dovrebbe essere la competenza, intesa come capacità di risolvere i problemi della cittadinanza.

Ciononostante, alla luce anche delle numerose criticità che deve affrontare chiunque voglia occuparsi della cosa pubblica, assume un ruolo fondamentale la credibilità di un’Amministrazione.

Intendo, nello specifico, quanto i cittadini possano fidarsi delle prese di posizione dei propri governanti locali.

Che la compagine guidata dal Sindaco Chiantore non brillasse in questo senso era chiaro già dai tempi della campagna elettorale, durante la quale l’allora candidato sindaco Matteo Chiantore sbandierava orgoglioso i suoi contatti con le ditte di treni, promettendo che avrebbe trovato soluzioni alternative che permettessero di non alzare la galleria ferroviaria, risparmiandoci un importante cantiere.

Risultato? Sotto agli occhi di tutti: erano parole al vento.

Un altro esempio?

Ci ricordiamo del primo incontro sulla sicurezza con il Prefetto? Il Sindaco, ai tempi, minimizzava tutto e proponeva chitarre e libri per affrontare le baby gang.

Senza gli innumerevoli sforzi delle opposizioni e delle istituzioni superiori (Prefettura in primis) non si sarebbe giunti ad alcun minimo cambiamento.

Con che credibilità, oggi, ci parla di contrasto alla criminalità? Certo, la soluzione – per loro – consiste nel dare altri soldi allo ZAC! per l’educativa di strada.
Vedremo, anche se le premesse non permettono di essere molto ottimisti.

E, infine, si arriva al tema principale: la Cava di San Bernardo.

Grazie alla presentazione di un ordine del giorno del Comitato No Cava e di una mozione di Fratelli d’Italia, la maggioranza arrivò a presentarne una propria, con l’esito dell’approvazione all’unanimità dell’OdG del Comitato, condito da una lunga serie di rassicurazioni e promesse da parte del Sindaco.

Poi toccò al Piano di Zonizzazione Acustica, nel quale si leggeva testualmente la predisposizione dell’aggiornamento in funzione del rinnovo della cava.
Il Sindaco, ancora una volta, minimizzò, riconducendo la «svista» a un errore materiale: in Giunta non leggono gli atti che approvano. Questa la sintesi.

E ora?

Ecco che dalla Città Metropolitana arriva il rinnovo della concessione per la cava di San Bernardo, su cui aleggia il sospetto che il Comune non solo non abbia fatto alcunché per impedirlo, ma che addirittura abbia fornito pareri favorevoli.

Prontamente, ho depositato una richiesta di accesso agli atti per avere tutta la documentazione relativa e far luce su un mistero che non può durare oltre.

Le parole del Sindaco e dei suoi Assessori non hanno più alcun valore, alla luce di quanto è successo.

Si faccia subito chiarezza e, qualora emergesse concretamente un atteggiamento del Comune addirittura favorevole al rinnovo della concessione della cava, solo le dimissioni potrebbero dare un minimo di credibilità a questa Giunta, che tutta l’ha persa nel corso di metà mandato.

Ivrea non può aspettare.

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