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Da Venaria fino a Ceres: il Piemonte investe oltre 180 milioni tra patrimonio, rigenerazione e territori

In Commissione Bilancio l’assessore Vignale presenta gli interventi 2026-2028: restauri, riqualificazioni, rete ferroviaria e fondi per 805 Comuni.

Da Venaria fino a Ceres: il Piemonte investe oltre 180 milioni tra patrimonio, rigenerazione e territori

Galoppatoio La Marmora (Venaria).

La riunione dell'altro giorno della Prima Commissione Bilancio, presieduta da Debora Biglia, ha consentito un esame dettagliato del Documento di economia e finanza regionale e del Bilancio di previsione finanziario 2026-2028. L’assessore Gianluca Vignale ha illustrato un quadro complessivo che prevede oltre 80 milioni di euro destinati al patrimonio regionale e 105 milioni di euro per gli enti locali, oltre a interventi mirati su sviluppo, coesione, semplificazione amministrativa e riorganizzazione del personale. Vignale ha spiegato come la Regione stia utilizzando in modo coordinato fondi FSC, PSC e POC per finanziare un insieme di progetti che coinvolgono beni culturali, immobili storici, parchi naturali e strutture museali, con l’obiettivo di incrementare la fruizione e il valore culturale del patrimonio regionale.

mandria

Manica “Torre dell’Orologio”

Nel dettaglio, per quanto riguarda il patrimonio regionale, nel triennio 2026-2028 sono previsti interventi che superano complessivamente gli 80 milioni di euro. Tra questi, l’assessore ha richiamato i lavori sulla Tenuta Val Casotto nel Comune di Garessio, per cui sono programmati adeguamenti infrastrutturali e il restauro della Cappella Reale per un importo di 4,8 milioni di euro; il recupero della Manica “Torre dell’Orologio” all’interno del Borgo Castello nel Parco La Mandria, nel Comune di Venaria, con un investimento pari a 9,7 milioni di euro; la riqualificazione dei giardini di Villa San Remigio nel Comune di Verbania, per 6,58 milioni di euro; gli interventi per il miglioramento della fruibilità del Parco naturale di Stupinigi, quantificati in 3,2 milioni di euro; e la rifunzionalizzazione delle aree didattiche del Museo di Scienze Naturali, per un importo di 4 milioni di euro. Si tratta di interventi finalizzati, secondo la relazione, a migliorare l’accessibilità, la qualità dell’offerta culturale e la capacità di attrazione turistica di questi siti.

Un ulteriore blocco di interventi è finanziato attraverso il Programma Operativo Complementare. In questo caso, Vignale ha ricordato la ricostruzione della tettoia del Podere San Umberto nell’area di Stupinigi, per un importo di 530 mila euro, il restauro e la valorizzazione della Tenuta Cannona nel Comune di Carpeneto, con risorse pari a 4 milioni di euro, il rifacimento delle serre e la riqualificazione degli edifici del Giardino Botanico Rea, per 3,6 milioni di euro, e la riqualificazione architettonica e impiantistica del Castello di Miasino, con un investimento di 2 milioni di euro. A questi si aggiungono interventi di valorizzazione culturale e turistica nell’area dell’ex colonia Broglia, nell’area dell’Agogna e nel Galoppatoio La Marmora nel territorio di Venaria, che rientrano in un più ampio disegno di recupero e riuso di spazi oggi in parte sottoutilizzati.

La Commissione ha poi affrontato il capitolo della rigenerazione urbana, in particolare gli interventi finanziati con le risorse FSC nell’ambito dell’Accordo di Coesione Piemonte 2021-2027. In questo quadro si colloca la rigenerazione e riqualificazione dell’ex sede dei Giudici di Pace a Torino, per un importo di 10 milioni di euro, la valorizzazione della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso nel Comune di Buttigliera Alta, con uno stanziamento di 5,5 milioni di euro, e la rifunzionalizzazione di Palazzo Cisterna a Biella, destinato a diventare un hub delle Pubbliche Amministrazioni locali, con un investimento pari a 12 milioni di euro. Secondo Vignale, questi interventi puntano a restituire a funzioni pubbliche e istituzionali edifici di rilievo storico, inserendoli in una strategia più ampia di riqualificazione urbana.

Un altro fronte riguarda la valorizzazione del patrimonio ferroviario. La Regione ha avviato il progetto del Museo Ferroviario Diffuso Piemontese, che interesserà le stazioni delle linee Torino-Ceres e Canavesana, l’ex stazione Porta Milano a Torino e la Stazione Dora, sempre a Torino. Per questo progetto sono stati previsti 4,2 milioni di euro per gli interventi sull’ex stazione Porta Milano e sulle stazioni delle due linee, oltre a 700 mila euro specificamente destinati alla Stazione Dora. Il 2026 è indicato come l’anno dedicato alla progettazione e agli allestimenti, che comprenderanno percorsi museali itineranti e l’utilizzo di treni storici su alcune tratte turistiche.

Sul versante dello sviluppo e della coesione, Vignale ha ricordato che nel 2026 verranno messi a terra 105 milioni di euro a favore degli enti locali, di cui 5 milioni di premialità. Le risorse coinvolgeranno 805 Comuni, raggruppati in 24 aree territoriali omogenee, per un totale di 841 interventi finanziati. Nel corso del 2025 tutti i Comuni interessati hanno concluso la fase di progettazione, condizione che, secondo la relazione, consente di accelerare l’avvio dei lavori e di ridurre i tempi di attuazione degli investimenti.

La relazione si è soffermata anche sui temi della semplificazione amministrativa e dell’innovazione nei procedimenti. Nel 2025 la Regione ha avviato un percorso di standardizzazione della modulistica edilizia, che riguarda il permesso di costruire, la SCIA e la CILA, accompagnato da una nuova normativa in materia di semplificazione e dall’attivazione della task force “1.000 Esperti per il Piemonte”, pensata per affiancare i Comuni nella gestione delle pratiche più complesse e nella riduzione dei tempi procedurali.

Per quanto riguarda il personale, prosegue il processo di riorganizzazione dell’Amministrazione regionale, con nuove assunzioni e il completamento delle nomine di direttori, dirigenti ed EQ. Nel quadriennio 2025-2028 sono previste 323 assunzioni e 317 cessazioni, per un organico complessivo che si attesterà a 2.779 unità in servizio. La spesa complessiva prevista per il personale nel periodo considerato ammonta a 243 milioni di euro.

Nel corso del dibattito sono intervenuti per chiedere chiarimenti e approfondimenti i consiglieri Alice Ravinale, Gianna Pentenero, Fabio Isnardi ed Emanuela Verzella. Rispondendo in particolare a Ravinale, l’assessore Vignale ha illustrato uno stanziamento di circa 1,8 milioni di euro destinato al completamento del parcheggio adiacente al palazzo unico regionale. La struttura, ha precisato, avrà una capienza di circa duemila posti auto e sarà a disposizione sia dei dipendenti regionali sia della cittadinanza. La posizione, in un’area di snodo tra la rete viaria, ferroviaria e metropolitana di Torino, viene indicata come elemento che potrà accrescere la funzione del parcheggio in termini di accessibilità e di servizio all’intero polo amministrativo.

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