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16 Novembre 2025 - 14:40
Andrea a il fratello Evan in una foto postata dal padre sui social
L’ultima puntata di Ballando con le Stelle andata in onda sabato 15 novembre ha avuto un centro emotivo preciso: il ritorno in scena di Andrea Delogu, appena due settimane dopo la perdita del fratello Evan, morto il 29 ottobre a 18 anni in un incidente in moto. È stata la stessa conduttrice a spiegare, nella clip che ha preceduto l’esibizione con il maestro Nikita Perotti, come abbia trovato la forza per rimettersi in pista: «Questa cosa è successa, io l’ho saputa da una telefonata di mio padre che non ringrazierò mai abbastanza per aver trovato le parole giuste», ha detto, raccontando un dolore ancora incandescente.
Andrea ha parlato con lucidità disarmante: «La mia vita è cambiata, è crollata ma io non posso crollare. Poi a un certo punto il lutto deve diventare privato. Questa è l’ultima volta che parlo pubblicamente di questo lutto, perché è successo. Io vivo il mio lutto, a casa, da sola, ed è una cosa ingestibile. Io sono tornata a lavoro perché tornare nel mondo mi aiuta». Parole che hanno attraversato lo studio in silenzio assoluto.
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Ma il momento più intenso è arrivato sui social, dove il padre, Walter Delogu, ha voluto dedicare alla figlia un gesto semplice e gigantesco allo stesso tempo. Dopo l’esibizione, ha pubblicato su Facebook una foto di Andrea ed Evan insieme durante una passeggiata, scrivendo: «Avete vinto stasera, hai vinto per lui... Grazie amori miei». Un messaggio breve, diretto, che ha raccolto migliaia di reazioni.

Poche ore dopo, Walter ha condiviso un secondo scatto dei suoi figli, questa volta al mare: un’immagine che ha scelto anche come foto profilo. Accanto, ha lasciato un’altra frase rivolta ad Andrea: «Dove non ho più parole, inizi tu...». Un modo per dire che, nel momento più buio, resta l’amore, quello che sopravvive anche al peso dell’assenza.

Nei giorni successivi alla morte di Evan, Walter aveva pubblicato un ritratto del ragazzo accompagnandolo a un ricordo pieno di dignità e dolore composto: «Vi dico chi era mio figlio… Frequentava la scuola serale, studiava all’Alberghiero, la mattina si allenava in palestra, poi cucinava per noi se io ero occupato e se la mamma era al lavoro. Quando si alzava da tavola chiedeva il permesso, lavava i piatti e poi si riposava un po’. Ha sempre lavorato in estate da Massimo, al bagno 75, e mai ci ha chiesto un euro, si comprava tutto lui con il suo stipendio, pure quella maledetta moto».
Parole che raccontano un ragazzo maturo, educato, innamorato della vita. E che rendono ancora più evidente la ferita lasciata dalla sua scomparsa.
Nella clip trasmessa da Rai 1, Andrea ha ricordato suo fratello con la stessa sincerità che caratterizza tutte le sue presenze pubbliche: «Lui è una parte di me, lo è sempre stato. Chi ci è passato lo capisce, se c’è qualcuno che non capisce, non so che dire». E poi, quasi un sussurro, la frase che chiude la sua esposizione al pubblico: «Dopo di che questa cosa deve restare mia».
Non c’è retorica, non c’è messa in scena. Solo una famiglia colpita da una tragedia che cerca di camminare un passo alla volta, ognuno come può. E un padre che sceglie di parlare con le immagini e con poche parole, ma tutte necessarie. Un modo per trasformare il dolore in vicinanza, e la perdita in memoria che resta.
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