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Per l’undicesimo anno Londra è la città migliore del mondo. E Roma?

Il World’s Best Cities 2026 incorona la capitale britannica davanti a New York e Parigi. La classifica di Resonance misura Vivibilità, Amabilità e Prosperità in 100 metropoli globali.

Per l’undicesimo anno Londra è la città migliore del mondo. E Roma?

Per l’undicesimo anno Londra è la città migliore del mondo. E Roma?

All’alba, sulla banchina della Elizabeth line a Tottenham Court Road, il flusso è già quello dei giorni di punta: baristi con il grembiule arrotolato sul braccio, studenti con gli zaini pieni di manuali, operatori finanziari che ripassano slide sul telefono. Sopra di loro, i cantieri non si fermano: nuove gallerie, musei in arrivo, la città che scorre come un’enorme macchina di curiosità e affari. È la stessa energia che, anche quest’anno, ha proiettato Londra in cima alla classifica del World’s Best Cities: la capitale britannica è stata nominata miglior città del mondo per l’undicesimo anno consecutivo. Dietro di lei, New York al secondo posto, Parigi al terzo. Roma si conferma in settima posizione nella nuova edizione del rapporto, sigillando il suo status globale tra attrattività culturale e rinnovamento urbano.

Il ranking è firmato dalla società di consulenza Resonance ed è costruito su tre grandi pilastri – Vivibilità, Amabilità e Prosperità – aggiornati con un set di metriche ibride che mescolano dati oggettivi e percezioni dei cittadini. Pubblicato il 5 novembre 2025, il rapporto 2026 segna una continuità rara nel panorama dei ranking internazionali.

Per Resonance, la qualità di una città non è mai unidimensionale. Il ranking globale si fonda su una metodologia che combina statistiche strutturali e indicatori di percezione – recensioni, valutazioni e contenuti generati dagli utenti – per costruire un punteggio proprietario: il Place Power™ Score. Le tre categorie chiave sono Vivibilità (mobilità, verde, qualità dell’aria, servizi, accessibilità), Amabilità (cultura, gastronomia, vita notturna, attrazioni, attenzione sui social), Prosperità (forza economica, istruzione, opportunità, connettività aeroportuale).

Per l’edizione 2026, il panel di percezione ha coinvolto oltre 21.000 rispondenti in 30 Paesi, integrando le risposte con dati globali da Google, Tripadvisor e Instagram. Il report fotografa anche le pressioni del tempo presente: resilienza climatica, transizione energetica, catene del valore in trasformazione, impatto dell’intelligenza artificiale, percezioni su sicurezza e reputazione.

Sul piano geopolitico, gli Stati Uniti restano dominanti con 19 città nella Top 100, seguiti da Germania (8) e Cina (7).

Nel 2026 Londra guida la classifica grazie a un equilibrio raro tra i tre pilastri: #1 per Prosperità, #2 per Amabilità, #3 per Vivibilità. Tradotto: un’economia profonda e diversificata, un’offerta culturale inesauribile e infrastrutture che, pur tra ombre e discussioni pubbliche, reggono il confronto globale meglio di qualunque altra metropoli. Negli ultimi anni la capitale ha ampliato la sua connettività, consolidato la leadership in università, arti e industrie creative, e continua ad attrarre talenti e capitali.

Sul fronte finanziario, nonostante l’onda lunga della Brexit, Londra ha ridotto il distacco da New York nel Global Financial Centres Index (marzo 2025): un segnale che riforme e interventi mirati stanno rafforzando l’ecosistema economico. New York resta prima, ma il gap si è assottigliato.

Anche nel turismo la capitale britannica ha conquistato il vertice dei Tripadvisor Travelers’ Choice – Top Destinations 2025, premiata per la scena culinaria, la ricchezza del patrimonio e l’offerta museale. È un riconoscimento che conferma la sua “Amabilità”: la capacità di una città di essere desiderata, raccontata, condivisa.

La seconda piazza di New York racconta un’altra storia di resilienza e investimento. Il nuovo terminal JFK da 19 miliardi di dollari, la conversione degli uffici in abitazioni e gli eventi planetari come i Mondiali 2026 spingono una città che continua a reinventarsi. Con 65 milioni di visitatori nel 2024, resta un hub culturale ed economico senza eguali nel continente.

Parigi completa il podio. Dopo anni di cantieri e trasformazioni, la capitale francese è letta da Resonance come un laboratorio urbano che innesta innovazione su una tela storica senza rivali. Brilla per attrazioni, arte e gastronomia, mantenendo una posizione d’eccellenza su Amabilità e Prosperità.

Londra

Roma, settima, consolida un trend di crescita. La capitale beneficia di un patrimonio culturale ineguagliabile e dell’eredità del Giubileo 2025, con interventi su mobilità, decoro e spazi pubblici. Forte su Amabilità, sta lavorando per migliorare Vivibilità e Prosperità: investimenti su metro, nodi ferroviari, università e imprese creative ne delineano il percorso futuro.

Milano segue poco dietro, trainata da design, moda e un ecosistema startup in espansione. La sfida italiana resta quella di tradurre l’Amabilità in Vivibilità misurabile e la Prosperità in opportunità diffuse.

Tokyo (4ª) conferma la sua efficienza e ospitalità; Madrid (5ª) raccoglie i frutti di un decennio di investimenti in spazi pubblici e cultura; Singapore (6ª) domina innovazione e infrastrutture. Berlino, Barcellona e Dubai completano la Top 10.

Nel Global Liveability Index 2025 dell’Economist Intelligence Unit, invece, vince Copenaghen, seguita da Vienna e Zurigo: un approccio più attento a stabilità, salute e ambiente. Londra e New York qui arretrano, penalizzate dalle dimensioni e dalle complessità urbane. Due prospettive diverse, ma complementari.

Per Londra, il trinomio 2025-2026 è chiaro: cultura, connettività, brand. Oltre al Best Cities e al successo su Tripadvisor, la capitale ha potenziato infrastrutture e hub aeroportuali, migliorando l’esperienza di residenti e visitatori.

“Il segreto è la reinvenzione costante”, ha dichiarato Laura Citron, CEO di London & Partners, sottolineando gli oltre 10 miliardi di sterline di investimenti previsti nell’experience economy.

Il dato nudo è semplice e potente: Londra è ancora al numero uno, per l’undicesimo anno, in una classifica che misura insieme vivere, amare e prosperare. New York corre vicinissima, Parigi consolida la sua eleganza urbana, Roma risale e sogna.

Insomma, nella competizione globale tra metropoli, vincono le città che sanno unire infrastrutture e immaginario, servizi e narrazione, talento e quotidianità. Quelle che non si limitano a esistere, ma continuano – giorno dopo giorno – a reinventarsi.

Cosa misura davvero Vivibilità, Amabilità, Prosperità

Per capire le posizioni (e i loro cambiamenti) conviene entrare nel merito dei tre pilastri:

  • Vivibilità: include mobilità urbana e trasporto pubblico, verde e spazi aperti, qualità dell’aria, sicurezzapercepita, accesso ai servizi. È il terreno su cui pesano investimenti in metro, tram, reti ferroviarie e politiche ambientali.
  • Amabilità: misura ciò che rende una città “amabile”: cultura e spettacolo, vita notturna, ristorazione, eventi, attrazioni, presenza digitale e coinvolgimento sui social. Qui contano sia i grandi poli (musei iconici, distretti culturali) sia le scene locali che alimentano recensioni e passaparola.
  • Prosperità: valuta forza economica, opportunità di lavoro, istruzione e formazione, ecosistema dell’innovazione, connettività aeroportuale e accessibilità globale. È la dimensione che salda imprese, capitale umano e infrastrutture.

Il mix tra questi ambiti produce sorprese: megacittà con notorietà mondiale possono scivolare se non reggono su servizio sicurezza, centri di media dimensione scalano grazie a qualità urbana e policy efficaci. Nel 2026 la fotografia di Resonance è chiara: Londra è l’unica a eccellere contemporaneamente in tutte e tre le dimensioni.

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