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09 Novembre 2025 - 17:36
Piccole biblioteche di strada
A Montanaro, tra una vetrina e un sorriso, la cultura ha trovato un modo nuovo per camminare. Cassette di legno colorate, libri salvati dal macero e peluche da adottare raccontano una storia semplice ma rivoluzionaria: quella di un paese che ha deciso di non buttare via la tenerezza.
Tutto è cominciato quasi per caso, davanti a un negozio di scarpe. Claudia Comoglio, titolare di Calzature Claudia, ha posato fuori dalla porta una cassetta di libri usati. «Amo leggere — racconta — e volevo condividere questa passione. Ho sempre creduto nello scambio, nella conversazione che nasce da una copertina lasciata lì, a disposizione di chi passa».
Poi si è aggiunta Michela e Melina Pititto, titolari dell’Albero della Vita, che ha portato l’idea davanti al suo negozio, tra le piante e i profumi. «Ho visto la cassetta di Claudia e mi sono detta: perché non farlo anch’io? Così è cominciato tutto. E oggi, accanto ai libri, ho aggiunto anche i peluche da adottare. Quando un bambino ne sceglie uno e gli si illuminano gli occhi… non ha prezzo».
Oggi a Montanaro i punti di raccolta sono sei: dal bar Vesco vicino al Municipio alla Biblioteca comunale Ca’ Mescarlin, passando per gli angoli di via Roma, via Don Minetti e le vetrine dei negozi che hanno creduto nell’idea.
Tra i sostenitori del progetto c'è la bibliotecaria Claudia Mottola, che nel 2023, dopo la riapertura della biblioteca, ha voluto dare una seconda vita ai libri usati: «Le persone possono prenderli, tenerli, riportarli o spostarli in altri punti del paese. È un modo per far circolare emozioni, non solo volumi».
In effetti, a Montanaro i libri non restano mai fermi: viaggiano tra le mani dei lettori, si spostano da un banco fiorito a un tavolino da bar, e intanto raccontano nuove storie. E insieme ai libri, i peluche aggiungono un tocco di dolcezza imprevista: abbracci da adottare, per chi ha bisogno di un gesto gentile, di una carezza gratuita, di un piccolo simbolo d’amore.
È una forma di resistenza culturale e umana, fatta di legno, carta e morbidezza. Perché — come dice Michela — se tutti leggessimo un po’ di più, «forse potremmo migliorarci».
E così Montanaro, paese di piazze e vetrine, oggi è anche una biblioteca diffusa. Senza tessere, senza orari, ma con una certezza: che un libro, o un peluche salvato dall’oblio, possa ancora cambiare la giornata di qualcuno.
Nelle foto punti di raccolta di libri e peluche a Montanaro.



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