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07 Novembre 2025 - 21:05
Crivelli durante un momento delle Nitto ATP Finals di Torino.
Giovedì 6 novembre, tra applausi e sorrisi, l’atmosfera all’Osteria Rabezzana di Torino è stata quella delle grandi occasioni, densa di passione e orgoglio tricolore. In occasione delle Nitto ATP Finals, il giornalista della Gazzetta dello Sport Riccardo Crivelli ha presentato il suo libro ‘Jannik Sinner. Il talento che sta cambiando la storia del tennis’ (Diarkos), dedicato al campione capace di portare l’Italia sul tetto del mondo con la stessa discrezione con cui ha sempre affrontato la vita. A moderare l’incontro, il giornalista Alessandro Sartore, che ha guidato il pubblico in un viaggio tra ricordi, trionfi e valori.
Crivelli, con la passione di chi il tennis lo racconta da dentro, ha tracciato il ritratto di un ragazzo che non ha mai perso la sua essenza. “Sinner non è solo un fuoriclasse - ha sottolineato - ma un simbolo di come il talento, quando incontra la disciplina, diventa destino”.
Il libro ripercorre il cammino di Jannik Sinner, partito dal cuore della Val Pusteria, ai confini con l’Austria, dove la neve e il silenzio delle Dolomiti hanno forgiato un carattere d’acciaio. Fin da bambino, Jannik ha dovuto scegliere tra lo sci - sport in cui eccelleva - e la racchetta. A soli tredici anni decide di lasciare casa per trasferirsi a Bordighera, nella prestigiosa accademia tennistica dove il talento incontra la fatica quotidiana, e dove il ragazzo timido delle montagne comincia a costruire la sua leggenda.
È la storia di una crescita interiore e sportiva, di un’educazione fatta di umiltà, rispetto e determinazione, trasmessi da una famiglia che lo ha sempre sostenuto senza mai imporgli nulla. Crivelli racconta un Sinner umano, autentico, lontano dall’immagine patinata del campione: un giovane che ha imparato a credere in sé senza clamori, facendo del silenzio la sua forza.
La vittoria al torneo di Milano, a soli diciotto anni, segna il primo passo verso il mito. Poi arrivano le imprese che cambiano la storia: le vittorie agli US Open e agli Australian Open 2024, che riportano in Italia uno Slam dopo quarantotto anni, consacrandolo nell’Olimpo del tennis mondiale.
Nel racconto di Crivelli, Sinner diventa il simbolo di una generazione che non urla, ma costruisce. Di chi non cerca la ribalta, ma il miglioramento continuo. Di chi, come lui, trasforma ogni caduta in occasione di rinascita. “Non serve essere rumorosi per essere grandi”, scrive l’autore, e in questa frase si riassume tutta la filosofia del campione.
Da Rabezzana, il pubblico ha ascoltato in religioso silenzio, come se quelle parole avessero il ritmo lento di una neve che cade, portando con sé il senso più profondo dello sport: credere nei sogni, anche quando sembrano troppo grandi per un ragazzo delle Dolomiti.

Chi è Riccardo Crivelli
Giornalista professionista dal 1997, oggi responsabile della rubrica Tennis alla Gazzetta dello Sport, ha firmato negli ultimi anni tre ritratti iconici dei fuoriclasse mondiali: ‘Rafael Nadal. Una questione di talento’ (2022), ‘Novak Djokovic’. ‘The Djoker’ (2023) e ora ‘Jannik Sinner. Il talento che sta cambiando la storia del tennis’ 2025). Con la stessa penna elegante e appassionata, ha consegnato al pubblico il ritratto di un campione che non solo vince, ma ispira.
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