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03 Novembre 2025 - 21:00
												PAOLO ZANGRILLO - MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Dopo quasi un anno e mezzo di trattative, è stato firmato nella sede dell’Aran il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) 2022-2024 per i dipendenti delle funzioni locali. L’accordo riguarda oltre 430 mila lavoratori tra Regioni, Comuni, Province, Città metropolitane e Camere di Commercio, e prevede un incremento retributivo medio del 5,78%, pari a circa 140 euro lordi al mese.
A siglare l’intesa sono state le principali sigle sindacali, ma non la Cgil, che ha scelto di non firmare il testo giudicando insufficiente l’aumento economico, inferiore al tasso di inflazione cumulato dal 2021 al 2024, stimato intorno al 16%.
Il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha commentato: «Questa firma rappresenta un risultato importante per oltre 430 mila dipendenti che operano quotidianamente nelle Regioni, nei Comuni, nelle Province, nelle Città metropolitane e nelle Camere di Commercio».
Soddisfazione anche da parte del presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, che ha spiegato: «L’accordo raggiunto rappresenta un equilibrio tra le legittime aspettative del personale degli enti locali e la sostenibilità del sistema». Naddeo ha inoltre ricordato che «gli interventi nella legge di bilancio per il 2026 e l’avvio imminente della nuova tornata contrattuale 2025-2027 hanno consentito di sbloccare una trattativa che durava da oltre 15 mesi».
Anche la Cisl ha accolto positivamente l’intesa. La segretaria generale Daniela Fumarola ha dichiarato: «La positiva conclusione di questa trattativa è stata resa possibile solo per la perseveranza e il grande senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinto. La soddisfazione è motivata dalla certezza che ora anche gli oltre 430.000 addetti del settore potranno godere dei miglioramenti economici e normativi di cui già i lavoratori e le lavoratrici di altri comparti usufruiscono».
Il ministro Zangrillo ha inoltre assicurato: «Con questa firma manteniamo l’impegno sulla continuità contrattuale e poniamo le basi per l’avvio della nuova tornata 2025-2027, per la quale ho già trasmesso all’Aran l’atto di indirizzo quadro».

Paolo Zangrillo
Nel dettaglio, l’accordo prevede un aumento medio mensile lordo di 136,76 euro per tredici mensilità, pari al 5,78% del monte salari 2021. A questo si aggiunge lo 0,22% destinato al trattamento accessorio, portando il totale a circa 140 euro.
Sul fronte normativo, il contratto introduce importanti novità: flessibilità oraria e possibilità, su base volontaria, di distribuire le 36 ore settimanali su quattro giorni, sperimentando così la settimana corta. Viene inoltre esteso il buono pasto anche ai lavoratori in smart working.
Per gli incarichi di Elevata Qualificazione (EQ) aumenta il tetto della retribuzione di posizione da 18.000 a 22.000 euro. Gli incaricati EQ della Polizia Locale potranno cumulare incentivi derivanti dai proventi del Codice della Strada con le indennità di ordine pubblico.
Il nuovo Ccnl introduce inoltre nuove tutele sociali e sanitarie, tra cui il patrocinio legale a carico dell’ente in caso di aggressioni subite dai dipendenti durante il servizio. Per i lavoratori con particolari esigenze di salute o di assistenza familiare, sarà possibile aumentare i giorni di lavoro da remoto tramite contrattazione integrativa.
L’intesa, pur accolta con favore dal Governo e da gran parte delle sigle sindacali, lascia aperto il fronte di tensione con la Cgil, che contesta la mancata copertura dell’aumento dei prezzi e chiede misure più incisive per tutelare il potere d’acquisto dei dipendenti pubblici.
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