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02 Novembre 2025 - 11:31
Il ritorno dello Splendor Boaro: il cinema più antico d’Italia riapre con la sua insegna storica
Ivrea ritrova il suo cinema. Non uno qualunque, ma il cinema: quello che per più di un secolo ha fatto sognare generazioni di eporediesi. Il 18 novembre 2025, con l’avvio della 63ª edizione del Cineclub Ivrea, si apre un nuovo capitolo per la storica sala di via Palestro, che torna al suo nome originario, “Splendor”, affiancato a quello del suo fondatore, Giuseppe Boaro.
È un ritorno che profuma di memoria e di futuro insieme. Dopo un anno di silenzio e di lavori, il Cineclub Ivrea riparte con entusiasmo e con un programma che, pur ridotto a 24 titoli invece dei consueti 30, conserva intatta la sua identità: qualità, ricerca, partecipazione. E non poteva esserci apertura più simbolica di La corazzata Potëmkin di Sergej Ejzenštejn, il capolavoro del 1925 restaurato con musiche e testi originali dalla Cineteca di Bologna. Un film che ha sfidato i regimi e le censure, che ha attraversato un secolo di storia del cinema e che, ancora oggi, continua a far discutere e a emozionare.
Dal 25 novembre, il calendario del Cineclub si muoverà tra titoli italiani e internazionali: Familia di Francesco Costabile, candidato italiano agli Oscar 2026, Come ti muovi, sbagli di Gianni Di Gregorio, Onde di terra di Andrea Icardi, Cinque secondi di Paolo Virzì, Bugonia di Yorgos Lanthimos, Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch. Otto film, inoltre, sono stati scelti insieme alla Consulta Giovani di Ivrea, un segno concreto che il dialogo tra generazioni è ancora vivo e che il cinema resta un linguaggio universale, capace di unire e di far riflettere.
Invariata la formula che ha fatto la fortuna del Cineclub: sei proiezioni a settimana, quattro al martedì (ore 15.00, 17.10, 19.20, 21.30) e due al giovedì (15.30 e 17.40). Novità assoluta di questa edizione: l’ultima proiezione del giovedì sarà in versione originale con sottotitoli in italiano, per restituire al pubblico quella purezza linguistica che le piattaforme digitali hanno in parte cancellato. Le tessere saranno in vendita l’11 e il 13 novembre, dalle 16 alle 19, al botteghino dello Splendor Boaro: 45 euro la quota intera, 30 euro per i giovani della Consulta e 10 euro per accedere solo agli otto film da loro selezionati. In caso di disponibilità, sarà possibile entrare anche con un biglietto singolo da 6 euro.
Il primo appuntamento speciale sarà il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con la proiezione di Familia e un incontro organizzato insieme al Tavolo pari opportunità e contro le discriminazioni. Seguiranno altri momenti di incontro con registi e attori: il 16 dicembre con Onde di terra, ambientato nelle Langhe e dedicato alla figura del “bacialet”, e il 21 aprile con Di noi 4, ritratto intenso e realistico della generazione Millennial italiana.
Ma per capire fino in fondo cosa significhi la riapertura dello Splendor, bisogna tornare all’inizio.
La storia comincia il 24 ottobre 1910, quando Giuseppe Boaro, tecnico del laboratorio di fisica al Liceo Carlo Botta, inaugura la sua sala cinematografica in via Palestro. Il suo amore per il cinematografo, però, era iniziato molto prima: nel 1897, quando acquistò un apparecchio dei fratelli Lumière che utilizzò per spettacoli itineranti in fiere e teatri del Canavese. Non solo pellicole, ma immagini accompagnate da esperimenti di microscopia e dimostrazioni con i raggi X: un cinema scientifico, una miscela di tecnologia, stupore e cultura che incantava il pubblico.
Un anno dopo, il 4 luglio 1898, Boaro – insieme a Italo Pacchioni – offre ai duchi di Genova, al teatro del castello di Agliè, una dimostrazione che univa fisica, meccanica, microscopia e cinematografia: uno dei primi eventi di questo tipo in Italia. Le prime proiezioni fisse a Ivrea risalgono invece al 1905, al Teatro Giacosa, ma Boaro non si accontenta: vuole una sala tutta sua. La trova cinque anni dopo, in via Palestro, nel cuore della città, tra botteghe e passeggio. Lì nasce lo Splendor, che diventerà parte integrante della vita eporediese.
La biografia di Boaro si intreccia però con una tragedia. Oltre al cinema, gestiva un laboratorio pirotecnico e un negozio di articoli da caccia. In un’esplosione di polveri perde il figlio Giovanni. Un dolore che lo segna per sempre, ma che lo spinge anche a dedicarsi con ancor più determinazione al cinema, come se la luce del proiettore potesse riscattare il buio della perdita. Durante i recenti lavori è riaffiorato un reperto simbolico: un timbro con inciso “Boaro Giuseppe – pirotecnico autorizzato”.
Con il passare dei decenni, la sala diventa “il Boaro” per tutti, pur mantenendo accanto il suo nome originario, Splendor. Un doppio nome che è già una storia: quella di un cinema popolare e colto insieme, frequentato da studenti, famiglie, lavoratori Olivetti e innamorati al primo appuntamento. Perché lo Splendor Boaro non è mai stato solo un cinema, ma un luogo di incontro, di emozioni condivise, di memoria collettiva.
Negli ultimi anni, però, la sala è rimasta al buio. La concorrenza dei multiplex, le difficoltà economiche e i necessari lavori di adeguamento ne avevano imposto la chiusura. Anche il Cineclub Ivrea, nato dai Servizi culturali Olivetti negli anni Cinquanta e frequentato da centinaia di soci, aveva dovuto sospendere le attività.
Poi, la svolta. A riaccendere la luce è la famiglia Tomelleri, nome che nel cinema piemontese è sinonimo di passione e resistenza culturale. Tutto inizia nel 1979, quando Arrigo Tomelleri, appena ventunenne, prende in gestione il Cinema Verdi di Candelo e lo trasforma in una sala d’essai. Da allora, insieme a Michelle Peruffo e al figlio Niccolò, ha fatto del cinema un impegno civile. Oggi Arrigo è vicepresidente di AGIS Piemonte-Valle d’Aosta, e Niccolò – già impegnato nella gestione del Cinema Ambra di Valperga – ha seguito passo dopo passo la rinascita del Boaro, convinto che non dovesse diventare un ricordo, ma tornare a essere protagonista.
I lavori di restauro hanno restituito al cinema la sua dignità storica, adeguandolo agli standard di oggi. Simbolo di questa rinascita è l’insegna, ricostruita fedelmente sul modello del 1910 grazie a una fotografia recuperata dallo storico Roberto D’Angelo: lettere nere su fondo dorato, con due loghi centrali. Un segno identitario che restituisce a via Palestro una presenza familiare e, insieme, una nuova luce.
Dal prossimo 18 novembre, dunque, lo Splendor Boaro torna a vivere. Non è un semplice edificio rimesso a nuovo, ma un testimone che resiste al tempo. Un cinema che ha accompagnato Ivrea per oltre un secolo e che ora, con una nuova gestione e una nuova visione, si prepara a continuare la sua storia.
Non solo proiezioni, ma anche la possibilità di ritrovare quella ritualità che nessuna piattaforma potrà mai sostituire: entrare in sala, attendere che le luci si spengano, e vivere insieme la magia del grande schermo.
Insomma, lo Splendor Boaro non è soltanto un cinema che riapre.
È un pezzo di memoria cittadina che torna a respirare, un patrimonio che si rinnova, un luogo dove passato e futuro si incontrano. E dove, ancora oggi, come nel 1897 con il proiettore dei Lumière, le immagini in movimento continuano a stupire.
18 e 20 novembre 2025 – La corazzata Potëmkin di Sergej Ejzenštejn
(URSS, 1925 – restaurato con musiche e testi originali)
25 e 27 novembre 2025 – Familia di Francesco Costabile
(Italia, 2024)
2 e 4 dicembre 2025 – Noi e loro di Delphine Coulin, Muriel Coulin
(Belgio-Francia, 2024) – film selezionato con la Consulta Giovani Ivrea
9 e 11 dicembre 2025 – Come ti muovi, sbagli di Gianni Di Gregorio
(Italia, 2025)
16 e 18 dicembre 2025 – Onde di terra di Andrea Icardi
(Italia, 2024)
13 e 15 gennaio 2026 – Unicorni di Michela Andreozzi
(Italia, 2025) – film selezionato con la Consulta Giovani Ivrea
20 e 22 gennaio 2026 – La voce di Hind Rajab di Kaouther Ben Hania
(Tunisia-Francia, 2025)
27 e 28 gennaio 2026 – 100 litri di birra di Teemu Nikki
(Finlandia-Italia, 2024)
3 e 5 febbraio 2026 – Enzo di Robin Campillo
(Francia, 2025) – film selezionato con la Consulta Giovani Ivrea
24 e 26 febbraio 2026 – Guida pratica per insegnanti di Thomas Lilti
(Francia, 2023)
3 e 5 marzo 2026 – La ragazza del coro di Urška Djukić
(Slovenia-Italia-Croazia, 2025)
10 e 12 marzo 2026 – Vera sogna il mare di Kaltrina Krasniqi
(Kosovo-Macedonia-Albania, 2021)
17 e 19 marzo 2026 – La vita da grandi di Greta Scarano
(Italia, 2025) – film selezionato con la Consulta Giovani Ivrea
24 e 26 marzo 2026 – Le città di pianura di Francesco Sossai
(Italia-Germania, 2025)
31 marzo e 2 aprile 2026 – La vita va così di Riccardo Milani
(Italia, 2025)
7 e 9 aprile 2026 – Crossing Istanbul di Levan Akin
(Francia-Svezia-Georgia-Turchia-Danimarca, 2024) – film selezionato con la Consulta Giovani Ivrea
14 e 16 aprile 2026 – Bugonia di Yorgos Lanthimos
(Gran Bretagna, 2025) – film selezionato con la Consulta Giovani Ivrea
21 e 23 aprile 2026 – Di noi 4 di Emanuele Gaetano Forte
(Italia, 2025)
5 e 7 maggio 2026 – Cinque secondi di Paolo Virzì
(Italia, 2025) – film selezionato con la Consulta Giovani Ivrea
12 e 14 maggio 2026 – Il professore e il pinguino di Peter Cattaneo
(Spagna–USA–Gran Bretagna, 2025)
19 e 21 maggio 2026 – Black Dog di Guan Hu
(Cina, 2024)
26 e 28 maggio 2026 – Per te di Alessandro Aronadio
(Italia, 2025) – film selezionato con la Consulta Giovani Ivrea
9 e 11 giugno 2026 – 40 secondi di Vincenzo Alfieri
(Italia, 2025)
16 e 18 giugno 2026 – Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch
(USA–Irlanda–Francia, 2025)
Martedì: ore 15.00, 17.10, 19.20, 21.30
Giovedì: ore 15.30 e 17.40
(l’ultima proiezione del giovedì sarà in versione originale con sottotitoli in italiano)
Tessera unica: € 45,00 (valida per tutte le proiezioni)
Ridotta per iscritti alla Consulta Giovani di Ivrea:
€ 30,00 per tutte le proiezioni
€ 10,00 per i soli otto film selezionati con la Consulta
Ingresso singolo (posti disponibili): € 6,00
Le tessere saranno disponibili martedì 11 e giovedì 13 novembre, dalle 16.00 alle 19.00, presso l’ingresso del Cinema Splendor Boaro, e successivamente nei giorni di programmazione.
25 novembre 2025 – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Proiezione di Familia, in collaborazione con il Tavolo pari opportunità e contro le discriminazioni
16 dicembre 2025 – Incontro con regista e cast del film Onde di terra, ambientato nelle Langhe e dedicato alla figura del “bacialet”
21 aprile 2026 – Incontro con il regista di Di noi 4, un ritratto veritiero della generazione Millennial italiana
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