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Italgas investe 16,5 miliardi per la nuova energia. Ecco il piano più ambizioso della sua storia

Ricavi in crescita del 43%, utile netto oltre mezzo miliardo

Italgas investe 16,5 miliardi per la nuova energia. Ecco il piano più ambizioso della sua storia

Italgas investe 16,5 miliardi per la nuova energia. Ecco il piano più ambizioso della sua storia

Italgas disegna la nuova energia con il Piano Strategico 2025-2031 dal titolo "Shaping the new energy", illustrato alla comunità finanziaria a Londra dall’amministratore delegato Paolo Gallo e dal presidente Paolo Ciocca. Si tratta, sottolinea Gallo, del programma “più rilevante nei 188 anni di vita del gruppo”, con 16,5 miliardi di euro di investimenti complessivi fino al 2031. Il dato, in crescita del 5,7% rispetto al piano precedente, segna un progresso quasi doppio (10,2%) escludendo l’acquisizione di 2i Rete Gas, consolidata dallo scorso 1° aprile, che genererà 250 milioni di efficienze complessive.

Insieme alla nuova strategia anche i conti dei primi nove mesi, che sono stati secondo Gallo “molto positivi”. I ricavi sono saliti del 42,89% a 1,85 miliardi di euro, grazie anche all’apporto di sei mesi di 2i Rete Gas. In progresso del 40,6% il margine operativo lordo a 1,4 miliardi, mentre l’utile operativo è salito del 53,8% a 916,2 milioni e l’utile netto attribuibile è balzato del 45,2% a 514,9 milioni, rettificato a 494,9 milioni (+36,8%). In crescita del 42,8% a 773,3 milioni gli investimenti, con un flusso di cassa operativo di oltre 1 miliardo e un indebitamento netto di 11,1 miliardi.

Alzate anche le stime di fine anno con ricavi a circa 2,5 miliardi, margine operativo lordo vicino a quota 1,87 miliardi e utile operativo a 1,19 miliardi.

Quanto al piano strategico al 2031, è previsto un margine operativo lordo di 3 miliardi e una Rab (attività regolata) di oltre 20 miliardi, con una crescita annua dell’utile per azione del 10% e del dividendo del 5%, quest’ultimo fino al 2028, utilizzando come base di riferimento la cedola di 40,6 centesimi del 2024.

Brillante la reazione del titolo in Piazza Affari, dove è partito subito in accelerazione con un rialzo di oltre il 2%, per superare il 4,5% sfiorando 9,3 euro e chiudere con un progresso del 4,17% a 9,24 euro: valori mai toccati dalla quotazione nel 2016, a seguito dello scorporo da Snam.

Alla base dei risultati dei nove mesi, secondo Gallo, “il consolidamento di 2i Rete Gas, la riduzione dei costi e le prime efficienze generate dal processo di fusione tra le due aziende”.

Dei 16,5 miliardi di euro di investimenti previsti al 2031, 14,2 sono destinati allo sviluppo e aggiornamento delle reti in Italia – che da sola vale 13,2 miliardi – e in Grecia. Il dato include l’acquisizione e l’ammodernamento delle infrastrutture di 2i Rete Gas. Per le prossime gare di ambito territoriale (Atem) sono destinati 1,5 miliardi, mentre i restanti 800 milioni serviranno per rafforzare il settore idrico e quello dell’efficienza energetica, che aveva sofferto per la cessazione del superbonus.

Per quanto riguarda l’esercizio in corso, Italgas alza la soglia dei ricavi a circa 2,5 miliardi, il margine operativo lordo intorno a 1,87 miliardi e l’utile operativo a 1,19 miliardi. Con investimenti tecnici di circa 1,2 miliardi, l’indebitamento netto a fine anno è confermato a circa 10,8 miliardi.

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