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26 Ottobre 2025 - 19:24
Vincenzo De Luca
Finisce l’epoca di Vincenzo De Luca, e con essa una stagione politica che ha segnato profondamente la Campania. Dopo dieci anni di governo e due mandati consecutivi, il presidente uscente non può ricandidarsi. Lascia una Regione complessa, ma anche un’eredità ingombrante, su cui ora si misura una nuova generazione di candidati. Le elezioni si terranno il 23 e 24 novembre 2025, con un panorama che definire affollato è un eufemismo: sei aspiranti governatori, venti liste e un solo nemico comune, l’astensione, ormai radicata in un elettorato disilluso da alleanze ibride e cambi di casacca.
Il meccanismo è chiaro: sarà eletto presidente chi otterrà il maggior numero di voti validi a livello regionale. Il vincitore e il secondo classificato entreranno di diritto nel Consiglio regionale, che conta cinquanta seggi, assegnati su base proporzionale attraverso le cinque circoscrizioni provinciali di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento. Le liste collegate al candidato vincente conquisteranno almeno il 60% dei seggi, dopo che la recente riforma ha abolito il precedente limite del 65%. Gli elettori potranno esercitare anche il voto disgiunto, scegliendo un candidato presidente e una lista di un’altra coalizione. È inoltre possibile esprimere due preferenze all’interno della stessa lista, purché di genere diverso, mentre la soglia di sbarramento resta fissata al 2,5%.
Nel campo del centrosinistra, il volto nuovo — o meglio, il volto istituzionale — è quello di Roberto Fico, napoletano, figura storica del Movimento Cinque Stelle ed ex presidente della Camera dei Deputati. È lui il nome scelto per dare continuità al governo uscente ma anche un segnale di discontinuità rispetto al personalismo deluchiano. La coalizione che lo sostiene è ampia e composita: Partito Democratico, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra, la civica “Fico Presidente”, la lista “A Testa Alta” voluta dallo stesso De Luca, “Noi di Centro – Noi Sud” vicina a Clemente Mastella, “Avanti Campania” che riunisce socialisti e repubblicani, e “Casa Riformista”. Una rete di sigle e ambizioni che rischia di rivelarsi tanto una forza quanto una fragilità, specie in una regione dove i voti personali spesso contano più delle bandiere di partito.
Sul fronte opposto, il centrodestra si presenta con Edmondo Cirielli, salernitano, viceministro agli Esteri e fedelissimo della premier Giorgia Meloni. Cirielli rappresenta l’idea di un ritorno alla concretezza amministrativa, ed è sostenuto da una coalizione solida che comprende Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, la civica “Cirielli Presidente”, “Noi Moderati”, UDC, Democrazia Cristiana di Gianfranco Rotondi e la lista “Pensionati – Consumatori”. Una squadra costruita per puntare sul radicamento territoriale e recuperare terreno in un Sud dove il centrodestra ha alternato exploit e cadute rovinose.
Ma non finisce qui. A sfidare i due grandi blocchi ci sono quattro candidati indipendenti, pronti a raccogliere i consensi di chi non si riconosce nei poli tradizionali. Il primo è Nicola Campanile, già sindaco di Villaricca, sostenuto dalla lista “Per – per le persone e la comunità”, che si muove nell’area cattolica e civica. C’è poi Giuliano Granato, napoletano, portavoce di Potere al Popolo, in corsa con “Campania Popolare”, una coalizione che include Partito Comunista e Rifondazione Comunista e propone un’agenda fortemente sociale, centrata su lavoro, sanità pubblica e tutela ambientale. A completare il quadro, Carlo Arnese, medico legale dell’ASL Napoli 1 Centro, candidato con “Forza del Popolo”, formazione sovranista e anti-sistema, e Stefano Bandecchi, imprenditore, fondatore dell’Università “Niccolò Cusano” e sindaco di Terni, che porta in Campania il suo progetto politico “Dimensione Bandecchi”, una sorta di laboratorio populista che mescola pragmatismo e provocazione.
In una regione dove le elezioni sono sempre un test nazionale, la partita si annuncia incerta. Il centrosinistra prova a difendere la continuità di governo dopo l’era De Luca, il centrodestra punta a sfondare in una delle poche regioni rimaste saldamente rosse del Mezzogiorno, mentre gli outsider scommettono sul voto di protesta e sulla stanchezza degli elettori verso la politica tradizionale. Tutti, però, sanno che la vera sfida non è tanto tra Fico e Cirielli, ma tra la voglia di partecipazione e il muro dell’indifferenza. Perché, in Campania, il rischio più grande è che il 24 novembre a vincere non sia un candidato, ma l’astensione.
Roberto Fico. Napoletano, 51 anni, ex Presidente della Camera dei Deputati e figura storica del Movimento Cinque Stelle. È il candidato del centrosinistra, sostenuto da una coalizione ampia che comprende Partito Democratico, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra, la civica “Fico Presidente”, la lista “A Testa Alta” voluta da Vincenzo De Luca, “Noi di Centro – Noi Sud” di Clemente Mastella, “Avanti Campania” e “Casa Riformista”. Il suo tema principale è il rinnovamento nella continuità: trasparenza amministrativa, sostenibilità, politiche sociali e una gestione meno personalistica del potere regionale. È il volto di un centrosinistra che vuole cambiare tono senza rompere con l’esperienza precedente.

Edmondo Cirielli. Nato a Nocera Inferiore nel 1964, 61 anni, ex ufficiale dei Carabinieri e attuale viceministro degli Esteri nel governo guidato da Giorgia Meloni. È il candidato del centrodestra, sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, UDC, Democrazia Cristiana di Gianfranco Rotondi, Pensionati – Consumatori e dalla civica “Cirielli Presidente”. Il suo programma mette al centro sicurezza, infrastrutture, lavoro e sviluppo economico, con l’obiettivo di avvicinare la Campania alle politiche nazionali del governo. Si presenta come un amministratore solido e pragmatico, deciso a chiudere con la stagione dei “feudi locali”.

Nicola Campanile. Cinquantottenne, originario di Villaricca (Napoli), già sindaco del comune, è il candidato del movimento “Per – per le Persone e la Comunità”, formazione civica e cattolica. Parla di solidarietà, comunità e partecipazione civica. Propone una politica meno ideologica, più vicina ai cittadini, centrata su welfare locale, istruzione e coesione sociale. È il volto dell’amministrazione dal basso, di chi crede ancora nella politica dei valori e della prossimità.
Giuliano Granato. Trentasettenne, napoletano, portavoce di Potere al Popolo, è il candidato della lista “Campania Popolare”, che riunisce anche Partito Comunista e Rifondazione Comunista. È la voce della sinistra radicale, impegnata su temi come lavoro, sanità pubblica, ambiente e giustizia sociale. Granato punta a riaccendere la partecipazione giovanile e a rompere la logica dei blocchi, parlando di disuguaglianze e diritti negati in una regione ancora profondamente segnata da povertà e precarietà.

Carlo Arnese. Cinquantasei anni, medico legale dell’ASL Napoli 1 Centro, è candidato con la lista “Forza del Popolo”. Figura anticonformista e spesso divisiva, Arnese è conosciuto per le sue posizioni critiche verso l’euro, le istituzioni europee e le vaccinazioni obbligatorie. Si presenta come il paladino della libertà individuale e della sovranità nazionale, contro quello che definisce l’eccesso di burocrazia e la politica delle élite. Il suo messaggio è diretto, populista e anti-sistema, destinato a un elettorato disilluso e ribelle.

Stefano Bandecchi. Sessantatre anni, originario di Terni, è imprenditore, fondatore dell’Università Niccolò Cusanoe sindaco della città umbra. Con la sua lista “Dimensione Bandecchi” si candida anche in Campania, portando un progetto politico personale e atipico. La sua campagna ruota intorno a efficienza amministrativa, concretezza e provocazione, con un linguaggio diretto e mediatico. È il candidato fuori dagli schemi, che parla al malcontento diffuso e a chi non si riconosce più in nessun partito tradizionale.

LISTA PD: Camilla Sgambato, Antonio Bonacci detto Antonello, Mariana Funaro, Pierluigi Landolfi, Maria Melania Russo, Salvatore Sica, Leda Clementina Tonziello, Marco Villano.
LISTA MOVIMENTO 5 STELLE: Raffaele Aveta, Raffaele Bencivenga, Ketty Cassandra, Federico De Matteis, Fabio Di Micco, Carmela Mucherino, Daniela Rettore, Aldo Simonelli.
LISTA FICO PRESIDENTE: Virginia Anna Crovella, Francesco Apperti, Emilia Borgia, Maria Iannelli detta Mariella, Vincenzo Iodice detto Enzo, Giuseppe Martinelli detto Peppe, Valerio Mottola, Maria Gioia Tommasetti.
LISTA A TESTA ALTA: Gennaro Oliviero, Lia Caterino, Giuseppe Moretta, Antonietta Nacca, Agostino Navarra, Annamaria Sadutto, Maria Sorbo, Caterina Tizzano.
LISTA NOI DI CENTRO (MASTELLA): Marcello De Rosa, Roberto Cusano, Raffaella Di Puorto, Giovanni Ferrara, Florentia Lamberti, Massimiliano Marasco, Maria Antonietta Zampella, Donatella Paternosto. LISTA ALLEANZA VERDI-SINISTRA: Anna Altavilla, Alessia Colamonici, Eugenia D’Angelo, Antonio Dell’Aquila, Emilio Iannotta, Francesco Mincione, Giuseppe Piscitelli, Veronica Iorio.
LISTA RIFORMISTI: Pietro Smarrazzo, Teresa Ucciero, Antonio Cantile, Salvatore Aversano, Maria Luigia Iodice, Gennaro Mone, Giuseppina Piccirillo, Teresa Caprio
LISTA AVANTI CAMPANIA (Maraio e Bosco) Pasquale Antonucci, Desyderia De Falco, Olga Diana, detta Olga, Gianfausto Iarrubino, Giovanni Iovino, Teresa Ucciero, Giuseppe Riccio detto Pino, Santina Santorelli, Ivan Raucci
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LISTA FRATELLI D’ITALIA: Rosa Di Maio, Rany Pagano, Sara Petella, Raffaela Pignetti, Luigi Roma, Vincenzo Santangelo, Errico Scala e Steve Stellato.
LISTA LEGA: Augusto Bisceglia, Antonella Piccerillo, Massimo Grimaldi, Alfonso Piscitelli, Daniela Nugnes, Maurizio Del Rosso, Teresa Nicoletti, Pasquale Salzillo.
LISTA FORZA ITALIA: Pietro Consoli, Angela Parente, Giovanni Zannini, Orlando De Cristofaro, Filippo Abbate, Amelia Forte, Rosetta De Rosa, Barbara Cesaro.
LISTA DEMOCRAZIA CRISTIANA: Domenico D’Angelo, Domenico D’Elena, Rosa di Cesare, Maria Giuseppina Capasso, Umberto della Rocca, Clementina Striano, Rosanna Rienzo
LISTA NOI MODERATI: Luigi Cobianchi, Antonio Di Martino, Ornella Di Vico, Antonella Garofalo, Antonella Lettieri, Francesco Paolino, Giosi Virgilio, Vincenzo Tavoletta.
LISTA CIRIELLI PRESIDENTE: Giuseppe Tamburro, Dina Angelone, Massimo Bartoli detto Macci, Ferdinando D’Ambrosio detto Nando, Elisabetta Mauriello, Maria Orlando, Giuseppe Pagano, Carlo Raucci.
CANDIDATO PRESIDENTE NICOLA CAMPANILE
LISTA PER LE PERSONE E LE COMUNITA’: Antonio Marfella, Teresa Fusco, Tommaso Di Nardo, Antonio Graziano, Carmela Accarino, Maria Rosaria Monsurro, Danilo Venturino e Giuseppe Irace.
CANDIDATO PRESIDENTE GIULIANO GRANATO
LISTA CAMPANIA POPOLARE: Massimo Sgroi, Teresa Tartaglione, Roberto Di Martino, Lina Marino detta Ilia, Ivana Stazio, Amedeo Fosso detto Adam, Giuseppe Palmieri, Vincenzo Sforza.
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