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25 Ottobre 2025 - 21:21
Manolo Maugeri
La Lega di Settimo Torinese torna all’attacco sui temi sociali e sportivi. Con una nuova interpellanza depositata il 24 ottobre 2025, il gruppo consiliare Lega Salvini Piemonte, rappresentato dai consiglieri Manolo e Moreno Maugeri, mette sotto la lente le politiche comunali a sostegno della pratica sportiva e chiede alla sindaca Elena Piastra di introdurre un “bonus sport comunale” per le famiglie con maggiori difficoltà economiche.
L’iniziativa prende le mosse dalla recente Legge di Bilancio 2025, che ha istituito il “Fondo Dote per la Famiglia”destinato a promuovere la genitorialità e l’attività sportiva dei minori tra i 6 e i 14 anni, appartenenti a nuclei con un ISEE non superiore a 15 mila euro. La misura prevede contributi fino a 300 euro per ciascun figlio, erogati tramite associazioni e società sportive accreditate.

Elena Piastra, sindaca
La Lega, però, teme che a Settimo Torinese molti restino esclusi.
“Non tutti rientrano nei parametri fissati dal Governo, ma ciò non significa che non abbiano bisogno di aiuto”, scrivono i due, sottolineando che “la pratica sportiva è un diritto, non un lusso”.
Per la cronaca - e non solo per quella - Documento Unico di Programmazione 2026–2028, l’amministrazione Piastra dichiara di voler contrastare le diseguaglianze nell’accesso allo sport, introducendo “bonus, progetti educativi, sport adattato e politiche tariffarie inclusive”. Tuttavia, per la Lega, le parole o se si preferisce la "fuffa", non basta più: servono strumenti concreti, con tempi e modalità definite. “Chiediamo che il Comune istituisca un vero bonus sport locale – affermano i consiglieri – in coerenza con gli obiettivi del DUP, ma soprattutto con le necessità delle famiglie settimesi”.
Nel testo dell’interpellanza vengono poste domande puntuali: quali iniziative siano già attive per favorire l’accesso allo sport da parte dei minori economicamente svantaggiati?; esiste una programmazione triennale di nuovi interventi?; e soprattutto la Giunta intende predisporre un “bonus sport comunale” o voucher da utilizzare presso società e associazioni del territorio?.
La Lega va oltre e chiede che il Comune preveda misure anche per chi, pur superando di poco la soglia dei 15 mila euro di ISEE, vive situazioni di fragilità sociale o familiare.
“Non è accettabile che un nucleo con un reddito appena superiore resti completamente escluso da qualsiasi forma di aiuto”, osservano i consiglieri. Allo stesso modo, propongono di considerare i casi in cui i figli frequentano società non accreditate al Fondo nazionale o praticano discipline escluse dalla misura governativa.
Non manca, infine, un richiamo al ruolo delle stesse associazioni sportive, chiamate a collaborare per promuovere inclusione e solidarietà. L’interpellanza chiede se il Comune abbia intenzione di “promuovere iniziative volte a sensibilizzare le società sportive del territorio affinché dedichino parte delle proprie attività a progetti aperti alla partecipazione di persone con disabilità o fragilità sociali”.
Un tema, quello dell’accesso allo sport, che a Settimo si intreccia con le questioni economiche e con la necessità di restituire alle famiglie fiducia e opportunità. In un periodo in cui le iscrizioni alle attività sportive calano e le spese aumentano, la proposta dei Maugeri mette la Giunta di fronte a una scelta precisa: trasformare gli impegni scritti nel DUP in un sostegno reale, o continuare a rimandare.
“Lo sport non è solo competizione – concludono i consiglieri – ma educazione, salute, socialità. Il Comune non può limitarsi a buoni propositi: deve scendere in campo, con le famiglie e per le famiglie”.
A Settimo Torinese, lo sport non è in crisi: è in coma farmacologico. Colpa dei fondi? Ma no, quelli ci sono, solo che hanno preso un’altra direzione. A quanto pare, l’unica corsa che la sindaca Elena Piastra finanzia con entusiasmo è quella verso il palcoscenico. Tutti i soldi finiscono lì: cultura, eventi, festival, conferenze, spettacoli, performance, incontri e magari pure qualche reading di quartiere, purché si possa dire che Settimo “respira cultura”. E intanto lo sport, poverino, ansima in panchina, in attesa di un cambio che non arriva mai.
Si dice che lo sport insegni la disciplina, ma a Settimo è la cultura che fa stretching: si allunga ovunque, occupa ogni bilancio, ogni missione, ogni assessorato. Mentre i ragazzi rinunciano a un corso di nuoto o di calcio, il Comune organizza convegni sul benessere psicofisico. Paradossale? No, poetico. Perché qui, più che correre, si recita.
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