AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
23 Ottobre 2025 - 23:28
Vincenzo Ceratti
Non hanno fatto in tempo a srotolare il manifesto del Carnevale 2026 che – puntuale come il rullo dei tamburi al suono della “Generala” – è già esplosa la polemica.
D’altra parte, a Ivrea si sa: non serve aspettare febbraio per scatenare la battaglia.
Secondo la Fondazione dello Storico Carnevale, l’opera firmata da Niccolò Galeotti, eporediese doc e art director di Evergreen Design House, sarebbe “una scena che racchiude tutto: la forza del Corteo Storico, la passione degli aranceri, la magia di una piazza che diventa cuore pulsante di un popolo”.
Insomma, un manifesto talmente denso di significati che basterebbe appenderlo in salotto per sentir partire i tamburi.
“Si è ispirato ai manifesti storici – spiegano – in particolare a quello della Canzone del Carnevale, il canto che ogni eporediese conosce a memoria.”
Tradotto: voleva mettere su carta l’anima della città. Un intento nobile, certo. Peccato che a Ivrea, quando si parla di Carnevale, l’anima finisce sempre per litigare con la forma.
Perché, come sempre, c’è chi guarda oltre i colori e vede... la fascia sbagliata.
A farlo è l’ex Generale Vincenzo Ceratti. Non le manda a dire.
“A parte che il Generale ha la fascia messa in modo sbagliato – alla vita il bianco sopra e il rosso sotto, non il contrario – e che non porta la sciabola, poteva anche essere un bel manifesto. E poi si dice che nel Carnevale di Ivrea la forma è sostanza… Ah! E la Mugnaia è al braccio destro del Generale, non al sinistro. Ma magari la foto è solo da girare…”
Un commento che riassume in poche righe il vero spirito eporediese: nessuno guarda l’arte, tutti controllano la divisa.
E in fondo, non ha tutti i torti Ceratti.
A Ivrea, “la forma è sostanza” non è un modo di dire: è un dogma. È la ragione per cui ogni anno la città si divide su dettagli che altrove nessuno noterebbe.
Insomma, mentre la Fondazione dello storico carnevale presieduta da Alberto Alma invita a leggere nell’immagine “la sintesi visiva di una festa che unisce la storia alla sua gente”, c’è chi risponde: “Sì, ma la fascia?”
E forse è proprio questo, alla fine, il fascino irresistibile del Carnevale: quello di una città che, anche davanti a un manifesto, trova sempre un buon motivo per iniziare la battaglia prima ancora che si tiri la prima arancia.
E scommettiamo che presto arriverà anche chi farà notare che "un Generale altissimo e una Mugnaia minuta" e una roba che non sta né sopra né sotto le rosse torri...!
Edicola digitale
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.