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Omaggio ai caduti di Castel d’Azzano: scoppia la polemica a Chivasso

L’invito alle 8:13 di questa mattina per una cerimonia alle 10:30 fa infuriare le minoranze: "Devono organizzarne un'altra"

Le tre vittime di Castel D'Azzano e il sindaco di Chivasso Claudio Castello

Le tre vittime di Castel D'Azzano e il sindaco di Chivasso Claudio Castello

Un’email inviata alle 8:13 del mattino, oggi, mercoledì 22 ottobre, ha acceso una nuova polemica a Chivasso.

Il sindaco Claudio Castello ha scritto a Giunta e Consiglio annunciando, per le 10:30, una cerimonia di commemorazione davanti al Comando Compagnia Carabinieri di Chivasso in memoria dei tre militari morti nell’esplosione di Castel d’Azzano.

Due ore appena tra l’invito e la cerimonia: abbastanza per far parlare l’opposizione di “esclusione istituzionale” e chiedere scuse ufficiali.

Nel messaggio, Castello si scusa per il poco preavviso e spiega che “non è stata data grande risonanza all’iniziativa, su indicazione concordata con le autorità coinvolte, e perché si tratta di un breve momento di raccoglimento”.

Una formula che non è bastata a disinnescare la polemica.

Le forze di opposizione – Forza Italia, Liberamente Democratici, Amo Chivasso e le sue Frazioni, Per Chivasso e Fratelli d’Italia – hanno diffuso una nota congiunta: «Il rispetto dovuto alle vittime e all’Arma dei Carabinieri viene prima di tutto. Proprio per questo stigmatizziamo con fermezza un metodo che, più volte in questo mandato, ha escluso la rappresentanza non di maggioranza da cerimonie istituzionali e iniziative pubbliche».

Un atto di memoria, sostengono, dovrebbe unire la città, non trasformarsi in un appuntamento riservato. «Un preavviso di due ore – proseguono – rende di fatto impossibile la partecipazione dei consiglieri di minoranza». Da qui la richiesta di scuse ufficiali e di una nuova cerimonia pubblica, con adeguato preavviso, “alla presenza di tutte le rappresentanze civili e militari”.

Il sindaco, per ora, non replica.

L’eco della tragedia di Castel d’Azzano – dove i carabinieri Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello hanno perso la vita nell’esplosione di un casolare – aveva unito il Paese nel cordoglio. A Chivasso, invece, ha finito per dividere.

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