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Bankroll: cos'è e come impiegarlo per ridurre le perdite

Gestione del bankroll: criterio di Kelly, limiti pratici (esposizione 10%, puntata 5%) e strategie per minimizzare le perdite in scommesse e poker

Bankroll: cos'è e come impiegarlo per ridurre le perdite

Bankroll: cos'è e come impiegarlo per ridurre le perdite

Quando parliamo di bankroll, parliamo della somma di denaro che lo scommettitore decide di puntare sulla sua attività di gioco. Si tratta di una cifra che va gestita attentamente e in maniera oculata, cosicché non gravi eccessivamente sul portafoglio del giocatore. Imparare a gestire il bankroll consente infatti di minimizzare i rischi di perdita, ma non si tratta di certo di un sistema infallibile. Per questo motivo andremo ad analizzare nel dettaglio pro e contro di questo metodo nel corso dell'articolo. Una volta capito il suo funzionamento, prova la fortuna qui dopo aver letto la recensione di un esperto del settore dell'iGaming su StarVegas Casinò. Se menzioniamo il bankroll management, stiamo automaticamente trattando l'argomento relativo alla strategia di gestione del proprio capitale da destinare al gioco. Esistono varie metodologie da questo punto di vista e soprattutto due fattori molto importanti da tenere in considerazione: l'esposizione durante la giornata e la determinazione del limite di puntata. Se l'esposizione giornaliera delle puntate non deve oltrepassare il 10% del bankroll complessivo, la determinazione del limite di puntata non deve andare oltre il 5% del budget totale disponibile. 

Come funziona il bankroll nelle scommesse e nel Poker: il funzionamento del criterio di Kelly 

Per effettuare una gestione corretta del bankroll va capito il suo funzionamento anche sulla base dell'attività ludica alla quale si partecipa, che si tratti di scommesse, di Poker o di altro. Selezionata una piattaforma di gioco online, ricordando di stare attenti a non incappare in reti illegali, ha inizio la pianificazione. Parlando di scommesse innanzitutto parliamo anche di stake, ma cos'è lo stake? Quest'ultimo rappresenta l'affidabilità di una puntata e nella sua valutazione rientra sia il punto di vista oggettivo che soggettivo dati direttamente dalla percentuale della quota. Più alta è la quota, più è bassa l'affidabilità della scommessa e ovviamente viceversa. Prendendo come riferimento un evento sportivo, la valutazione soggettiva viene fatta direttamente dal giocatore che prende in considerazione elementi come lo stato di forma di una squadra, gli infortuni dei giocatori e le condizioni climatiche negative per lo svolgimento dell'evento da disputare. Qui entra in gioco il metodo Kelly, un sistema del quale approfondiremo pro e contro anche più tardi enunciato nel 1956 dal matematico americano John Larry Kelly Jr., il quale è in grado di determinare la somma di denaro da dover investire su una scommessa partendo dal budget totale a disposizione dello scommettitore seguendo la seguente formula: ((Q (quota) × P (probabilità) - 1) / (Q - 1). Immaginando una disponibilità di 1000 euro ed utilizzando la versione frazionale, la cifra da inserire nella formula sarà 500. Di fronte ad una quota che ci intriga parecchio, immaginando che sia 4.00, facciamo finta che la percentuale di successo stabilita dal giocatore stesso sia pari al 30%. A questo punto sulla base di questi parametri il calcolo sarà il seguente: ((4 × 0,30) - 1) / (4 - 1) = 0,067. Questo significa che dovrà essere utilizzato il 6,7% dello stake, quindi in questo caso 500 × 0,067 = 33,5€. Aggiornata la cassa, bisognerà proseguire così anche per quanto concerne la puntata successiva. Nel Poker invece, gioco sempre più in voga anche tra moltissimi VIP tra cui volti celebri come Bruno Mars, Neymar e molti altri, il bankroll assume un ruolo ancora più rilevante e la sua gestione varia in base alla modalità di gioco. Nel caso della modalità Sit and Go, ad esempio, bisogna prendere in considerazione un buy-in di 100 o di 150 volte la posta di ingresso. Nel caso del Poker in modalità cash il bankroll in relazione al buy-in sarà minore visto che lo saranno anche le oscillazioni (ovvero la differenza tra ciò che un giocatore si aspettava di vincere e ciò che effettivamente ha vinto). Quando si è seduti intorno ad un tavolo da Poker, comunque, il consiglio è quello di non andare oltre il 5% del proprio budget. 

Pro e contro del metodo di Kelly nel mondo delle scommesse 

Il criterio di Kelly presenta diversi pro ma anche dei contro. Tra i più grandi vantaggi di questo sistema rientra senza ombra di dubbio il fatto che viene indicato l'importo da puntare su una determinata quota, utile proprio per imparare a gestire accuratamente il bankroll. Lo svantaggio è che risulta essere poco utile se non si è in grado di calcolare la probabilità della scommessa proposta, oltre al fatto che il valore dell'importo da investire è piuttosto alto e molto spesso supera il 10% del budget complessivo. Per il successo nel mondo delle scommesse sportive la gestione corretta ed efficace del bankroll è assolutamente imprescindibile, anche perché impedisce ai giocatori di rischiare più denaro di quello che si possono permettere, migliora la longevità delle scommesse, il processo decisionale e massimizza i profitti mediante puntate più disciplinate e un'adeguata allocazione dei fondi. 

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