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Dal ferro al miele: la rivoluzione sostenibile di ABCI Srl

L’azienda di Borgofranco d’Ivrea, storica realtà della famiglia Vigliermo, punta su ambiente, persone e territorio: arnie, energia pulita e parità di genere per un nuovo modo di fare impresa

Dal ferro al miele: la rivoluzione sostenibile di ABCI Srl

Dal ferro al miele: la rivoluzione sostenibile di ABCI Srl

A Borgofranco d’Ivrea c’è un’azienda che non ha paura di crescere, ma lo fa a modo suo. Si chiama ABCI Srl, storica realtà della famiglia Vigliermo, e da anni lavora la lamiera sottile con la precisione tipica delle imprese canavesane. Una piccola azienda, certo, ma con idee da grande.
Oggi il suo nome circola non solo per la qualità dei prodotti, ma per un modello di impresa che guarda lontano: coniugare crescita industriale e responsabilità sociale, dentro e fuori dai capannoni.

Dall’aprile 2024, la guida del Direttore Generale Roberto Bertone ha dato una spinta decisiva. Proveniente da una multinazionale americana, Bertone ha portato con sé una visione moderna, fatta di apertura e fiducia nelle persone. “Fin da subito ho percepito le potenzialità dell’azienda e la straordinaria apertura dell’imprenditore verso nuove esperienze e verso la cura dei dipendenti e del territorio”, racconta.

area cani

Area cani

Api

interni

Quella di ABCI non è una rivoluzione improvvisa, ma un percorso costruito giorno dopo giorno. È fatta di iniziative concrete che vanno oltre la logica del profitto e mirano a creare valore condiviso.

Tra queste, il PMI Day, la giornata nazionale delle piccole e medie imprese promossa da Confindustria Canavese, ha segnato un punto di orgoglio. Per il secondo anno consecutivo, le classi medie di Borgofranco hanno varcato i cancelli dell’azienda: studenti e insegnanti accompagnati dai lavoratori stessi, trasformatisi in “ciceroni” per spiegare cosa significa produrre, innovare e restare radicati al proprio territorio. Dopo la visita, molti ragazzi sono tornati con i genitori, in un pomeriggio speciale che ha aperto l’azienda anche oltre l’orario di lavoro, in piena sicurezza, per far comprendere davvero il valore di quel mondo metallico che pulsa alle porte del paese.

C’è poi ABeeCI, il progetto green nato nel 2025, che ha portato tre arnie nell’area verde aziendale. Lì dove già trovano spazio i cani dei dipendenti durante la giornata, ora ronzano le api: un piccolo ecosistema che racconta la sensibilità di un’impresa attenta all’ambiente e alle persone. Un dipendente esperto si occupa della gestione e della produzione del miele, ma il progetto è aperto a tutti: chi vuole può partecipare, imparare, contribuire. È un gesto semplice, ma dal significato forte: prendersi cura della natura mentre si produce acciaio.

Nel settembre 2025, ABCI ha aggiunto un altro tassello al suo percorso ottenendo la Certificazione per la Parità di Genere. Non solo un attestato, ma una scelta culturale. In azienda, molte donne lavorano in ruoli tecnici e produttivi: un dato raro nel settore, che racconta di una realtà in cui la competenza conta più del pregiudizio. Per consolidare questo spirito di squadra, l’azienda ha introdotto gli incontri trimestrali “All Employees Meeting”, momenti di confronto tra direzione e personale, e strumenti di comunicazione interna per condividere obiettivi e risultati.

Sul fronte energetico, la sostenibilità non è più un concetto astratto. Oggi ABCI autoproduce circa il 50% dell’energia elettrica che utilizza, grazie a impianti efficienti e macchinari a basso impatto ambientale. Una scelta che riduce i costi, ma soprattutto le emissioni: un modo per dimostrare che anche una PMI può contribuire concretamente alla transizione ecologica.

“Stiamo dando seguito all’idea che mio padre aveva dell’azienda, dei clienti, dei dipendenti e del territorio, ma in una chiave nuova e moderna”, spiega il CEO Stefano Vigliermo, figlio del fondatore Italo Vigliermo. “Le ricadute interne sono estremamente positive e ci auguriamo che si riflettano anche all’esterno, rafforzando la nostra reputazione di azienda responsabile a 360 gradi”.

Il futuro, insomma, è già in costruzione. Bertone guarda avanti: “Vogliamo essere partner strategici per i nostri clienti, offrendo soluzioni chiavi in mano che comprendono reverse engineering, calcoli strutturali, progettazione, produzione e certificazione del prodotto finito. Tutto questo in modo sempre più sostenibile”.

Nel 2026, l’azienda prevede di ampliare ulteriormente gli spazi e di aumentare la forza lavoro, diretta e indiretta. Una scommessa coraggiosa in un momento in cui molte imprese scelgono la prudenza.

Così, tra lamiera e miele, tra produzione e sostenibilità, ABCI Srl dimostra che anche nel "remoto" Canavese si può costruire un’impresa moderna, etica e radicata. Un esempio concreto di come la piccola impresa, quando pensa in grande, possa davvero cambiare le regole del gioco.

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