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CURIOSITA'

Dopo 90 anni “lou marsía” vive ancora nella bottega di Ceres

La Merceria Procarione celebra quasi un secolo di storia familiare, resistendo al tempo e alla modernità con l’autenticità di sempre

La Merceria Procarione celebra quasi un secolo di storia familiare, resistendo al tempo e alla modernità con l’autenticità di sempre

La Merceria Procarione celebra quasi un secolo di storia familiare, resistendo al tempo e alla modernità con l’autenticità di sempre

Novant’anni di storia racchiusi tra stoffe, bottoni e fili colorati. Un traguardo che profuma di famiglia e di radici profonde, quello della Merceria Procarione di Ceres, oggi gestita da Simona, terza generazione di una famiglia che ha fatto dell’artigianato e del contatto umano una vera e propria eredità di vita.

Tutto comincia nel lontano 1935, quando Giovanni Battista Procarione, originario di Locana, decide di trasferirsi nelle Valli di Lanzo. A Ceres rileva un piccolo negozio già avviato e, insieme alla moglie Carola, dà vita a un’attività che diventerà punto di riferimento per il paese. Carola accoglie i clienti dietro al bancone, mentre Giovanni Battista gira per le Valli, dove è conosciuto come “lou marsía”, che nel dialetto locale rappresenta letteralmente il venditore ambulante di stoffe e biancheria.

Con “lou fagòt” in spalla, Giovanni Battista percorreva strade e sentieri per chilometri, spesso a piedi, spingendosi fino agli alpeggi in alta montagna. Quell’uomo, con il suo fagotto di stoffa ben annodato al metro da sarto, che conteneva tessuti, capi d’abbigliamento e biancheria, era diventato una figura familiare in tutte le Valli. Portava con sé non solo il, ma anche un sorriso, una parola gentile, un legame umano che andava oltre la semplice vendita. In quelle consegne a domicilio nascevano amicizie sincere, momenti condivisi, pranzi improvvisati e racconti che ancora oggi vivono nei ricordi degli anziani del paese.

Dopo la guerra, in un periodo di rinascita e di turismo in crescita nelle Valli di Lanzo, subentra Sergio, il figlio di Giovanni Battista. Con lui la merceria si rinnova, ma resta fedele allo spirito originario. Sergio continua la consegna a domicilio e si dedica ai mercati della zona, mentre la moglie Albertina si occupa del negozio. È una nuova stagione per la famiglia Procarione, fatta di sacrifici, ma anche di grandi soddisfazioni.

Sergio Procarione fotografato con la sua automobile carica di merce pronta per essere consegnata

Nel 2008 arriva il passaggio di testimone: Simona, figlia di Sergio e Albertina, decide di raccogliere la sfida e proseguire il cammino di famiglia. In un’epoca in cui le botteghe storiche faticano a sopravvivere tra centri commerciali e acquisti online, la Merceria Procarione resiste. E lo fa con l’autenticità di sempre, custodendo la memoria del passato e adattandosi ai tempi moderni.

Ho deciso di continuare questa attività anche perché per me rappresenta un legame con la mia famiglia, con la mia terra d’origine e con le mie radici - racconta Simona, che prosegue - Mi piace l’idea di portare avanti il negozio di prossimità, dove chi entra non trova solo articoli di merceria, ma anche ascolto e il tempo per scambiare due chiacchiere. Qui tutto è diverso dall’acquisto online, non è un gesto freddo e impersonale, ma un incontro, un momento di condivisione.”

La titolare Simona, nel suo negozio

Oggi, a novant’anni da quel viaggio iniziato con un fagotto di stoffe, la Merceria Procarione prosegue la sua storia nello stesso luogo, fedele allo spirito con cui tutto ebbe inizio. Tra mobili d’epoca, stoffe, fili abbigliamento, il negozio resta un punto di riferimento per la comunità, simbolo di dedizione e continuità familiare. In quelle mura si intrecciano storie, generazioni e memorie che resistono al tempo. A Ceres, “lou marsía” continua a vivere, nei racconti della gente, nei sorrisi dei clienti e nel lavoro quotidiano di Simona.

L'edificio che da sempre ospita al suo interno la storica merceria

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