Cerca

Attualità

Proroga delle detrazioni casa: la manovra rilancia i cantieri e supera la “proroga selettiva”

Detrazioni casa prorogate: 50/36% fino al 2026, tetto 96 mila; Superbonus 65% fino al 2025

Proroga delle detrazioni casa: la manovra rilancia i cantieri e supera la “proroga selettiva”

Proroga delle detrazioni casa: la manovra rilancia i cantieri e supera la “proroga selettiva”

Il cantiere dell’edilizia riparte dal fisco. La prossima manovra economica mette sul tavolo una proroga secca delle agevolazioni per la casa, confermando percentuali, tetti di spesa e platea dei beneficiari: un segnale atteso da famiglie e imprese dopo il rallentamento seguito alla fine del Superbonus e al progressivo taglio degli incentivi. La scelta, estesa a tutte le abitazioni e non legata al reddito, smentisce la linea della “proroga selettiva” evocata solo poche settimane fa dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, e punta a rimettere in moto investimenti privati in un contesto di costi elevati e tassi ancora alti.

CHE COSA CAMBIA

Bonus ristrutturazioni prorogato di un anno, con le attuali aliquote: 50% per la prima casa e 36% per la seconda abitazione.

Tetto di spesa confermato a 96 mila euro per unità immobiliare.

La riduzione delle detrazioni slitta al 2027, mantenendo quindi gli attuali livelli fino a tutto il 2026.

Proroga non selettiva: misura estesa a tutte le abitazioni, senza vincoli di reddito.

LE PAROLE DEL GOVERNO

A confermare l’intervento è la viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava, con delega all’efficientamento energetico: “La detrazione al 50% per ristrutturazione della prima casa sarà mantenuta, ringrazio il ministro Giancarlo Giorgetti, è un’ottima notizia per le famiglie italiane; la misura, che da tempo seguo e ritengo fondamentale, permetterà di realizzare interventi di ammodernamento ed efficientamento energetico, indispensabili per ridurre i consumi e migliorare la qualità della propria abitazione”. Gava ha inoltre precisato che la proroga non sarà legata al reddito.

NOVITÀ ALLO STUDIO

Nel cantiere della manovra c’è anche l’ipotesi di dimezzare i tempi di rientro della detrazione, passando dagli attuali dieci a cinque anni. La proposta è in valutazione e, se confermata, renderebbe più rapido il beneficio fiscale per chi investe nella riqualificazione.

LE ALTRE SCADENZE E INCENTIVI

Superbonus: ultimo utilizzo fissato al 31 dicembre 2025, con aliquota al 65%, limitato ai lavori condominiali avviati entro il 15 ottobre 2024.

Bonus mobili ed elettrodomestici: detrazione del 50% su una spesa massima di 5 mila euro, confermata fino a fine 2025. 

Barriere architettoniche: agevolazione al 75% in attesa di possibile revisione nella prossima legge di Bilancio.

IL QUADRO DI MERCATO

La proroga interviene in un momento delicato per l’edilizia. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, nel 2025 i “bonifici parlanti” destinati a ristrutturazioni sono crollati del 35%, segnalando un raffreddamento della domanda dopo la fine del Superbonus. In questo contesto, la conferma delle detrazioni e l’eventuale riduzione dei tempi di recupero potrebbero riattivare lavori di ammodernamento ed efficientamento energetico, specie nelle abitazioni principali.

I NODI DA MONITORARE

Restano da definire i dettagli operativi in legge di Bilancio e l’eventuale rimodulazione di altri incentivi, come quello per l’eliminazione delle barriere architettoniche. La sfida sarà massimizzare l’effetto leva sugli investimenti privati mantenendo chiarezza delle regole e tempistiche certe per l’avvio dei lavori condominiali ancora ammessi al Superbonus.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori