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09 Ottobre 2025 - 19:13
Gli archivi segreti del Palazzo Conti di Bricherasio aprono le porte
Un viaggio nel tempo tra sigilli reali, antiche lettere e mappe militari. Sabato 11 ottobre 2025, il Palazzo Conti di Bricherasio aprirà le sue porte al pubblico in occasione di “Carte in Dimora”, la manifestazione promossa dall’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) che ogni anno valorizza archivi, biblioteche e collezioni private custodite nelle antiche residenze nobiliari italiane.
L’evento, giunto alla quarta edizione, è gratuito e rappresenta una rara occasione per scoprire dall’interno una delle dimore più affascinanti del Piemonte, testimone di oltre tre secoli di storia. L’antico palazzo dei Conti Cacherano, ai piedi della collina di Bricherasio, è un luogo che intreccia memoria familiare, cultura militare e arte, conservando negli archivi documenti di straordinaria importanza storica.
Il proprietario Guido Calleri di Sala ha voluto aderire all’iniziativa per condividere con i visitatori un patrimonio fino a oggi accessibile solo agli studiosi. Gli archivi del palazzo raccontano infatti il legame indissolubile tra la famiglia Cacherano di Bricherasio e la Casa Savoia, a partire dal generale Giovanni Battista Cacherano, eroe della battaglia dell’Assietta del 1747, che proprio qui nacque nel 1706.
Tra i documenti più preziosi che saranno esposti figura una lettera originale dell’ingegnere militare Giuseppe Francesco Ignazio Bertola, inviata al generale Cacherano dieci giorni dopo la vittoria dell’Assietta. È una testimonianza diretta del clima politico e militare dell’epoca, ma anche del rapporto di fiducia e collaborazione tra i vertici dell’esercito sabaudo.
Il percorso della mostra proseguirà attraverso lettere di encomio firmate da Carlo Alberto e Carlo Felice, manifesti originali del Regno di Sardegna e corrispondenze di Marianna di Savoia, futura imperatrice d’Austria, che nominò Teodoro Cacherano paggio e cavaliere. Tra i materiali inediti, anche istruzioni militari del Ministero della Guerra, inviate a Teodoro per la disposizione delle truppe in città strategiche come Piacenza, Parma e Reggio Emilia.
Non mancheranno i capolavori di ingegneria militare settecentesca, con un focus dedicato al trattato del marchese Sébastien Le Prestre de Vauban, celebre architetto del Re Sole e padre delle moderne fortificazioni. I suoi studi, presenti in una rara edizione conservata nel palazzo, influenzarono profondamente la scuola piemontese di architettura militare, ispirando secoli dopo persino la progettazione della Linea Maginot.
Ma “Carte in Dimora” non è solo una mostra. È un invito a riscoprire il ruolo culturale e civile delle dimore storiche private, che da secoli custodiscono le tracce della storia italiana. Il Palazzo Conti di Bricherasio, aderente all’ADSI e tutelato dalla Soprintendenza del Piemonte, ne è un perfetto esempio.
Edificato tra il Seicento e il Settecento, il palazzo sorge ai piedi del colle dove un tempo si trovavano le fortificazioni francesi, i cui resti sono ancora visibili nel parco. Tra Ottocento e primo Novecento, divenne luogo d’incontro per artisti e aristocratici: qui visse Emanuele Cacherano di Bricherasio, figura chiave della storia industriale italiana, fondatore della FIAT. L’atto di costituzione della Fabbrica Italiana Automobili Torino, firmato nel luglio 1899, fu immortalato dal pittore Lorenzo Dallani, amico di famiglia e maestro di Sofia Cacherano, sorella di Emanuele e pittrice di talento residente nel vicino Castello di Miradolo.
Il palazzo è circondato da un parco di oltre quattro ettari, popolato da una cinquantina di specie arboree e venti arbusti diversi, con radure erbose, piccoli laghi e canali d’acqua che creano un paesaggio armonioso, sospeso tra natura e architettura. Ogni scorcio racconta l’equilibrio tra eleganza e semplicità che contraddistingue le dimore nobiliari piemontesi.
“Carte in Dimora” sarà quindi un’occasione per toccare con mano la storia, attraverso pergamene, lettere e oggetti che hanno attraversato i secoli e restituiscono il ritratto di una famiglia che ha intrecciato la propria vicenda con quella del Piemonte e dell’Italia.
Chi varcherà i cancelli del Palazzo Conti di Bricherasio non visiterà soltanto un edificio antico, ma entrerà in una trama di storie, voci e memorie che ancora oggi parlano con sorprendente attualità.
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