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Cronaca

Addio a Paolo Sottocorona, il meteorologo gentile di La7: questa mattina la sua ultima previsione a Omnibus

È morto a 77 anni lo storico volto della meteorologia televisiva. Enrico Mentana: «Un nostro lutto, grave: se ne è andato Paolo Sottocorona»

Paolo Sottocorona

Paolo Sottocorona

Si è spento oggi, mercoledì 8 ottobre 2025, Paolo Sottocorona, il volto più amato delle previsioni del tempo di La7. Aveva 77 anni. La notizia è stata annunciata dal direttore del TgLa7 Enrico Mentana, che su Instagram ha scritto: «Un nostro lutto, grave: se ne è andato Paolo Sottocorona». Un annuncio che ha lasciato attoniti colleghi e telespettatori, dal momento che il meteorologo era apparso regolarmente in onda questa mattina, nel suo consueto spazio meteo all’interno di Omnibus, dove aveva concluso leggendo una poesia dedicata a Gaza inviatagli da una spettatrice, la signora Marcella.

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Nato a Firenze il 17 dicembre 1947, Sottocorona aveva iniziato la sua carriera nel 1972 come ufficiale nel Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, dopo gli studi classici e quattro anni di ingegneria. Fino al 1986 aveva lavorato all’Ufficio Meteorologico dell’aeroporto di Guidonia e poi al Centro Nazionale di Meteorologia, prima di approdare alla televisione, dove avrebbe lasciato un segno indelebile.

Dalla Rai – dove aveva partecipato a programmi come Unomattina e Geo – era poi passato a Telemontecarlo, e successivamente a La7, diventando il simbolo della divulgazione meteo chiara, sobria e priva di sensazionalismi. Oltre alle previsioni, curava anche la rubrica del TgLa7 intitolata Tempo al Tempo, che aveva contribuito a trasformare la meteorologia televisiva in uno spazio di cultura e conoscenza.

Nel corso degli anni, Sottocorona aveva conquistato il pubblico con il suo stile pacato e rigoroso, lontano dagli eccessi mediatici e dalle retoriche catastrofiste. Una voce di competenza e rassicurazione, capace di spiegare i fenomeni atmosferici senza enfasi, con rispetto per la scienza e per chi lo ascoltava.

Nelle sue ultime apparizioni televisive, non aveva rinunciato a esprimere una sensibilità umana e civile profonda, come accaduto proprio questa mattina, quando aveva letto in diretta una poesia dedicata alla popolazione di Gaza, dimostrando ancora una volta il legame tra informazione, empatia e coscienza.

Il suo volto, la sua voce e il suo modo di raccontare il tempo resteranno nella memoria collettiva di milioni di italiani, insieme all’immagine di un uomo che aveva fatto della precisione e della semplicità la sua firma inconfondibile.

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