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08 Ottobre 2025 - 09:54
Banchette assediata dalla microcriminalità: i consiglieri chiedono un piano d’urto
A Banchette cresce la preoccupazione per la sicurezza. E non si tratta più di semplici episodi isolati. Risse, accoltellamenti, furti, incendi di auto, spaccio e persino prostituzione: una lunga lista di episodi di microcriminalità che, secondo i consiglieri comunali Maurizio Cieol, Salvatore Pennisi, Alberto Russo ed Emanuele Splendore, sta cambiando il volto del paese. Per questo i quattro esponenti del gruppo Uniti per Voi hanno depositato una mozione dal titolo eloquente: “Sicurezza, realizzare un programma per la prevenzione della microcriminalità”.
Nel documento, datato 2 ottobre 2025 e indirizzato al presidente del Consiglio comunale, i firmatari chiedono la convocazione dell’assise per discutere un vero e proprio piano operativo. “Il problema è complesso e richiede il contributo di più soggetti” – scrivono – “ma una buona amministrazione può dare un grosso aiuto alle forze dell’ordine se attua un programma di prevenzione”.
La mozione parte da un dato di fatto: la percezione d’insicurezza a Banchette è aumentata, e i cittadini chiedono risposte. Tra le proposte più significative, l’implementazione del sistema di videosorveglianza, indipendentemente dai finanziamenti già previsti dalla delibera di Giunta n. 49/2025, con particolare attenzione alle aree considerate “più critiche” dal punto di vista della criminalità. “L’investimento – precisano – deve essere compatibile con le finanze del Comune”, un modo per dire che la sicurezza non può attendere la burocrazia.
Ma le telecamere non bastano. Nella mozione si chiede che anche la sezione locale dell’Associazione Carabinieri, che dispone di una sede comunale concessa a titolo gratuito, venga coinvolta in attività di vigilanza sul territorio, “nell’ambito delle proprie competenze”. Un invito a mettere a disposizione esperienza e presenza per contribuire al controllo quotidiano delle aree più sensibili del paese.
Tra le idee più concrete, i consiglieri propongono inoltre di istituire un numero telefonico dedicato alle segnalazioni dei cittadini, per denunciare episodi di spaccio, occupazioni sospette, atti vandalici e situazioni di degrado. Uno strumento, spiegano, che permetterebbe di migliorare la comunicazione tra la popolazione e le autorità, valorizzando la collaborazione civica e rendendo più rapida la risposta operativa.
C’è poi un’altra proposta, di natura più amministrativa ma altrettanto incisiva: un censimento e monitoraggio degli alloggi non abitati o affittati senza residenti ufficiali, per verificare la corrispondenza tra residenza, affitti, abitanti e agibilità. In sostanza, un modo per contrastare la nascita di situazioni irregolari e garantire maggiore trasparenza nel territorio.
“Sono molti altri gli aspetti che riguardano la sicurezza” – si legge nella conclusione della mozione – “abbiamo molte idee e siamo disponibili a condividerle con l’Amministrazione per migliorare la situazione nell’interesse dei cittadini”. Un messaggio di apertura che però lascia intendere anche un certo senso di urgenza: la sicurezza, per i proponenti, non può restare solo un tema da campagna elettorale o da comunicati stampa, ma deve trasformarsi in un piano operativo vero, con responsabilità precise e obiettivi misurabili.
Resta ora da vedere se la maggioranza accoglierà l’invito e aprirà un confronto sul tema. Intanto, la mozione firmata da Cieol, Pennisi, Russo e Splendore segna un punto politico chiaro: a Banchette la microcriminalità non può essere liquidata come un problema di percezione. E la sicurezza, ancora una volta, diventa il banco di prova del rapporto tra amministrazione e cittadini.
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