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04 Ottobre 2025 - 18:25
Il delegato di Città Metropolitana Pasquale Mazza
C’è un luogo, tra i campi di Favria, dove l’autunno non è solo una stagione, ma una festa di colori, profumi e meraviglia. È il Villaggio della Zucca, allestito nella frazione Case Bottini 1, che anche quest’anno, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, trasforma la campagna canavesana in un gigantesco giardino delle meraviglie.
Oltre 60.000 zucche di ogni forma, colore e dimensione riempiono i 13.000 metri quadrati del percorso, tra balle di fieno, sculture naturali, animali e installazioni che sembrano uscite da un sogno contadino. Passeggiare qui significa entrare in una fiaba d’autunno: zucche intagliate, piramidi di paglia, ponticelli di legno e un grande labirinto “zuccoso” dove i più piccoli si perdono ridendo, mentre gli adulti si ritrovano a fotografare ogni dettaglio come turisti in un mondo parallelo.
Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Vittorio Bellone, il consigliere metropolitano Pasquale Mazza e numerose autorità locali. Tutti d’accordo su un punto: il Villaggio non è solo un evento folkloristico, ma un modo concreto per far conoscere il territorio e le sue tradizioni, attirando visitatori da tutta la provincia e oltre. Un messaggio di identità e di sostenibilità, in un contesto che valorizza materiali naturali, produzioni locali e creatività artigiana.
Le zucche, simbolo universale dell’autunno, diventano qui protagoniste assolute: sculture, centrotavola, lampade, persino strumenti musicali improvvisati. C’è la “Zucca Gigante”, fotografatissima, e c’è il “Villaggio degli Spaventapasseri”, una sorta di museo all’aperto dove ogni figura racconta una storia diversa. A completare l’esperienza, laboratori creativi per i bambini, giochi di una volta, truccabimbi, mercatini con prodotti tipici, e naturalmente un’area food dove gustare piatti a base di zucca, dalle zuppe ai dolci più fantasiosi.
Ma il segreto del successo del Villaggio sta soprattutto nell’atmosfera. Qui ogni dettaglio è pensato per riportare le persone alla semplicità: l’odore del fieno, il silenzio della campagna, il sorriso dei volontari. Un antidoto perfetto al caos urbano, un piccolo miracolo che ogni anno richiama famiglie, scolaresche e turisti.
La manifestazione resterà aperta fino al 2 novembre, e si prevede un’affluenza record. Perché alla fine, in un mondo che corre troppo in fretta, prendersi un pomeriggio per camminare tra le zucche, ascoltare il vento e respirare l’autunno è un lusso che vale la pena concedersi.
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