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Eporedia Futura

Una città allagata, in tutti i sensi

Piove e Ivrea si trasforma in una piccola Venezia: strade allagate, assessori assenti e una Giunta che affoga tra propaganda e immobilismo

Una città allagata, in tutti i sensi

È ormai quasi all’ordine del giorno scambiare la nostra Ivrea con Venezia: basta un po’ di pioggia per rendere pressoché impraticabili alcuni importanti tratti del sistema viario cittadino.
Alla faccia della mobilità sostenibile, no?

Ecco, in questi momenti (certamente non quotidiani ma neanche da diluvio universale, come vogliono far sembrare i difensori fedelissimi dell’Amministrazione) si vede una Giunta che, letteralmente, fa acqua da tutte le parti.

In primo luogo: che fine ha fatto l’Assessore Massimo Fresc?
Qualcuno chiami Chi l’ha visto perché l’Assenza dell’Assessore alla mobilità nella Settimana Europea della Mobilità si sta iniziando a fare curiosa (e basta aprire la pagina Facebook del Comune per capire l’importanza data dall’Amministrazione a questa ricorrenza).

Chi ci guadagna è l’Assessore Comotto, ben contento di fare il “facente funzioni” di ciò che è, di fatto, l’altra metà della mela del suo assessorato.
La visibilità non guasta mai e, sicuramente, risulta più utile parlare di biciclette e piste ciclabili piuttosto che rivangare le decennali battaglie di cui sembra essersi completamente dimenticato.

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E il Sindaco?
Se il Sindaco fosse libero di agire e intendesse veramente fare il bene della città toglierebbe in fretta le deleghe a entrambi o, prima dell’ultimatum, li costringerebbe quantomeno a presentarsi con il secchiello in Corso Vercelli a ogni pioggia, almeno per far vedere alla popolazione che la Giunta sta provando a fare qualcosa.

Perché questa è la metafora perfetta dell’azione politica della Giunta Chiantore:
Fase 1: negazione del problema
Fase 2: sottovalutarlo ampiamente
Fase 3: lamentarsi dell’opposizione e dei giornalisti che non incensano il loro operato
Fase 4: trovare soluzioni che, a essere generosi, affrontano - se va bene - il 5% del problema.

E quindi ecco che i secchi contro le strade allagate diventano il simbolo di una Giunta che continua a rincorrere il tempo nell’ordinaria e nella straordinaria amministrazione, ben più preoccupata ad affrontare il consenso pubblico che a risolvere i problemi degli Eporediesi.

Intanto, anche quando non piove, la situazione del commercio, dei quartieri e di tante altre realtà sembra prossima a non stare più a galla, abbandonata da chi, trovatosi a governare, sembra ancora chiedersi come sia successo.

Però abbiamo il mobility manager.
Però abbiamo (forse, avremo) le piste ciclabili.
Però abbiamo lo ZAC!.
Però abbiamo la bandiera della Palestina fuori dal Comune.
Però abbiamo la cittadinanza per i figli degli stranieri.

Insomma, parafrasando lo scambio di battute erroneamente attribuito a Maria Antonietta:
“Maestà, il popolo vuole vedere risolti i propri problemi”
“Date loro la propaganda sinistra”.

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