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Castellamonte, l’ultimo saluto all’ex vicecomandante Ponzetto

Oggi alle 14.30 l’addio nella Casa Funeraria Pavese di San Martino di Valperga

Castellamonte, l’ultimo saluto all’ex vicecomandante Ponzetto

Castellamonte, l’ultimo saluto all’ex vicecomandante Ponzetto

Oggi la città darà l’ultimo saluto a Giandomenico Ponzetto, 74 anni, ex vicecomandante della polizia municipale.

I funerali si terranno alle 14.30 nella Casa Funeraria Pavese di San Martino di Valperga. Una cerimonia che sarà insieme intima e collettiva, perché la sua figura ha attraversato più di una generazione di castellamontesi.

Entrato in servizio nel 1982, Ponzetto aveva scalato i gradi fino a diventare vicecomandante vent’anni più tardi. Dal 2008, con il pensionamento, aveva chiuso formalmente la carriera, ma non il rapporto con una comunità che lo aveva visto lavorare con serietà e discrezione. La sua parabola professionale è stata lineare e costante, segnata dall’idea che la divisa non fosse soltanto un simbolo ma un dovere quotidiano, fatto di ascolto, equilibrio e rispetto.

In pochi mesi una malattia lo ha strappato alla vita, lasciando nello smarrimento la moglie Gabriella, i figli Andrea e Daniele, e le nipotine, con cui amava trascorrere il tempo lontano dai riflettori. Accanto al dolore privato, rimane quello pubblico: Castellamonte perde un uomo che ha incarnato il volto concreto del servizio civico, senza clamori ma con una costanza che resta nella memoria collettiva.

Molti ex colleghi lo ricordano per il suo modo di alleggerire le giornate di lavoro, per la capacità di trasformare anche un semplice caffè in un momento di confronto e di amicizia. La sua figura continua a vivere in quella rete di ricordi personali che fanno di un uomo non solo un professionista stimato, ma anche un punto di riferimento umano.

Oggi, nella sala cerimonie, ci sarà spazio per le lacrime e per la gratitudine. Pasquale Mazza, sindaco di Castellamonte, ha espresso ufficialmente la vicinanza della città e dell’amministrazione alla famiglia, sottolineando come la scomparsa rappresenti la perdita di una persona perbene, capace di onorare la divisa con dignità e senso delle istituzioni.

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