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La Voce degli animali
12 Settembre 2025 - 21:57
Moser con Aspi
Era il cuore della loro casa, la compagna silenziosa di mille giornate ordinarie e straordinarie. Aspirina, per tutti Aspi, la cagnolina di Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser, non c’è più. Una notizia che ha commosso non solo i fan della coppia, ma chiunque abbia seguito negli anni le loro storie sui social, dove il piccolo meticcio, arrivato dall’Argentina, era diventato quasi un membro allargato della famiglia. Dodici anni di vita insieme, di affetto e di attenzioni, spezzati da una malattia che da tempo aveva reso difficile il suo cammino, ma mai incrinato il suo legame con i due padroni.
Aspi non era un cane qualsiasi. Portava con sé la fragilità e la forza dei compagni di vita che sanno accettare tutto senza chiedere nulla. Negli ultimi anni aveva affrontato più di una battaglia: un intervento alla zampa dopo la rottura del legamento crociato, le difficoltà a muoversi che l’avevano costretta a farsi spingere in passeggino, e infine la malattia che ne aveva minato la vitalità giorno dopo giorno. Già ad agosto i fan avevano intuito la gravità della situazione, quando Cecilia e Ignazio avevano fatto sapere che la loro amata compagna di vita stava affrontando un tumore. Non era rimasto che una scelta, la più umana e la più dolorosa: curarla a casa, circondata dai suoi odori, dalle sue abitudini, dalle persone che amava. Non in una clinica, non in una gabbia sterile, ma nel luogo dove aveva conosciuto ogni carezza e ogni sguardo.
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Era così che Aspi trascorreva le sue ultime settimane, tra le attenzioni continue dei suoi padroni, che non le hanno fatto mancare nulla: la pallina lanciata per l’ennesima volta anche quando il corpo non reggeva più, i baci al mattino che diventavano quasi un rito, i tentativi di salire sul letto accompagnati da lamenti teneri e insistenti. Una quotidianità fatta di piccoli gesti che oggi diventano ricordi struggenti.
A dare l’addio è stato proprio Ignazio Moser, con un post su Instagram che in poche ore è diventato virale, raccogliendo messaggi e ricordi da migliaia di persone. “Ciao piccola Aspi… è davvero difficile trovare le parole giuste per provare a raccontare cos’hai rappresentato nelle nostre vite, sei sempre stata una presenza amorevole e discreta che con uno sguardo o una zampettata riuscivi a comunicare meglio che con qualsiasi parola… mi mancheranno i tuoi richiami per l’ennesimo lancio di pallina, mi mancheranno i tuoi lamenti per salire la mattina a letto e tutti i bacini che mi davi appena svegli… assurdo ma mi mancherà anche il tuo alito tremendo spero di averti dato almeno una parte di tutto l’amore che sei riuscita a darmi… ci mancherai da morire ❤️”.
Parole che sembrano un diario intimo, e che invece sono state condivise con il mondo, quasi a testimoniare che un amore così grande non può restare rinchiuso nelle mura domestiche. E poi quella chiusa, tenera e struggente: “P.s. Ercolino ti ha rubato l’osso, ma te l’ho rimesso nel tuo nascondiglio segreto ”. Non è solo un ricordo, ma il tentativo di mantenere vivo un dialogo con chi non c’è più. Una carezza lanciata oltre il confine, come se davvero Aspi fosse ancora lì, pronta a sorridere con gli occhi.
Sui social i follower hanno inondato la coppia di messaggi di affetto, testimoniando quanto quella piccola creatura fosse entrata nel cuore di tutti. Non era una star, non era un simbolo da esibire, ma un cane qualunque che aveva reso straordinarie le giornate di Cecilia e Ignazio. Era diventata un simbolo di resilienza, capace di trasformare la malattia in occasione di amore rinnovato, di legami ancora più forti.
La sua scomparsa ricorda a tutti quanto sia profondo, e allo stesso tempo fragile, l’amore che lega le persone ai loro animali. Aspi se n’è andata, ma resta nelle foto, nei ricordi e soprattutto nelle parole di chi l’ha amata. Una cagnolina che non ha mai cercato di farsi notare, e che oggi, paradossalmente, commuove l’Italia intera. Perché in fondo, nella vita, non servono gesti grandiosi per lasciare il segno: a volte basta una zampata, un respiro vicino, un “bacino del mattino”.
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