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Sindacato protagonista alla Festa dell’Uva di Caluso: tra acqua pubblica, artigianato e memoria sociale

La Lega SPI CGIL di Caluso porta in primo piano il dibattito sulla crisi climatica, valorizza le tradizioni artigiane del territorio e lancia un appello al ruolo centrale degli anziani nella società

Il relatore della Conferenza

Alfredo Ghella

In un tempo segnato dall’aumento del costo della vita, da incertezze globali e da crisi ambientali sempre più pressanti, il mondo appare come uno scenario instabile e in continua trasformazione. Le famiglie devono fare i conti con bilanci ridotti all’osso, mentre i conflitti internazionali e le tensioni geopolitiche alimentano una diffusa sensazione di fragilità. La crisi climatica, intanto, mette a dura prova l’agricoltura e le risorse naturali, modificando equilibri millenari e imponendo nuove sfide alla sostenibilità del futuro.

In questo contesto, il sindacato è chiamato a ridefinire il proprio ruolo. Non più solo difesa dei diritti economici, ma anche presidio sociale contro l’isolamento, punto di riferimento in una società sempre più “liquida”. Oggi si batte per la dignità del lavoro anche nei settori emergenti e spesso privi di tutele, come la gig economy. Favorisce integrazione, solidarietà e si fa voce di chi rischia di essere lasciato ai margini. Un impegno che ribadisce l’attualità di valori come equità e giustizia, fondamentali per il benessere collettivo.

Giovedì 11 settembre, alle ore 10, la Lega SPI CGIL di Caluso, con sede in via Bettoia 80 e attiva anche nei comuni di Mazzè e Strambino, ha convocato una conferenza stampa in occasione della Festa dell’Uva. Un’occasione per illustrare non solo i servizi rivolti ai pensionati, ma anche l’impegno in iniziative sociali e politiche che toccano da vicino la comunità locale.

A introdurre l’incontro è stato il segretario della Lega SPI CGIL di Ivrea, Alfredo Ghella di Castelnuovo Nigra, che ha illustrato l’ampia gamma di servizi offerti: dalle pratiche pensionistiche e fiscali all’assistenza legale, fino alle attività ricreative. Ma, ha ribadito, il sindacato non si limita a questo. “Alla Festa dell’Uva, che consideriamo una vera e propria istituzione, abbiamo voluto esserci a modo nostro”, ha sottolineato Ghella, ricordando il successo dell’edizione precedente, con una giornata dedicata alla lotta operaia dell’Ottocento e un’altra all’artigianato locale che aveva richiamato oltre 600 persone.

Gli appuntamenti all'interno della Festa dell'Uva 

I volontari al completo della Spi CGIL Caluso in Via Bettoia 80 con il volantino dell'evento

Quest’anno i riflettori saranno puntati sull’acqua pubblica e sulla gestione delle risorse idriche, tema cruciale in un’epoca segnata dalla crisi climatica. L’incontro è in programma sabato 20 settembre, alle ore 16 (e non alle 20 come riportato per errore sul volantino), sempre nella sede di via Bettoia 80. “Abbiamo coinvolto professionisti illustri per guidare il dibattito”, ha spiegato Ghella. A coordinare sarà il giornalista Tiziano Passera, affiancato dal professor Stefano Ferrarisdell’Università di Torino e dalla dottoressa Laura Villa Vercella dell’Associazione Meteorologica Italiana, in collaborazione con il climatologo Luca Mercalli. Interverrà anche Stefano Arzili del Comitato Acqua Pubblica di San Giorgio Canavese.

La domenica, 21 settembre, dalle 10 alle 18, sarà invece interamente dedicata all’artigianato locale, ancora una volta nella sede di via Bettoia 80. Portavoce dell’iniziativa è Dario Germano, ex sindaco di Vische, artigiano e da tempo vicino al sindacato. “Saranno presenti una dozzina di artigiani che mostreranno le loro creazioni dal vivo”, ha spiegato. Tra loro, Barbara Visconti di Castelnuovo Nigra, specializzata nella lavorazione della lana d’alpaca, e Stefano Peila e Andrea Rottoros, esperti nella produzione di lavandini e accessori da bagno in cocciopesto. Non mancheranno dimostrazioni di lavorazione della creta curate dallo stesso Germano, sculture in legno realizzate da Muro Villa Vercella, Florenzo Seimandi e Celeste Bellardone, lavori al tornio di Paoloni Piergiuseppe, ceramiche di Fabiana Regis e persino museruole per vitelli firmate da Maurizio Cullaz.

La giornata di domenica sarà anche un momento di convivialità: i partecipanti potranno degustare un mezzo bicchiere di Erbaluce, simbolo enologico del territorio, accompagnato dalla tradizionale pasta di meliga. Un abbinamento che unisce il sapere artigianale ai sapori tipici della zona.

In chiusura, Alfredo Ghella ha lanciato un appello forte: “In una società che si disgrega, dobbiamo unire e difendere la tradizione e il tessuto familiare, in opposizione a una troppa digitalizzazione”. Un invito a non dimenticare il ruolo centrale degli anziani, custodi di valori, memoria e legami sociali che restano fondamentali anche per le nuove generazioni.

Il sindacato guarda già avanti. A ottobre, a Strambino, è in programma un incontro con il sociologo e politologo Marco Revelli, figlio del partigiano e scrittore Nuto Revelli. Un appuntamento che metterà al centro il tema della guerra e delle sue conseguenze, rafforzando la vocazione del sindacato a non limitarsi alla tutela economica, ma a diventare attore del dibattito pubblico, capace di offrire strumenti di riflessione sulle sfide globali e sul futuro delle comunità.

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