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Sacchi abbandonati al bivio: il Comune denuncia e annuncia sanzioni

Immagini su Facebook, pulizia straordinaria e caccia ai responsabili nel fine settimana

Frossasco, sacchi abbandonati al bivio: il Comune denuncia e annuncia sanzioni

Frossasco, sacchi abbandonati al bivio: il Comune denuncia e annuncia sanzioni

Ancora rifiuti abbandonati a Frossasco. Questa volta è toccato al bivio del paese, trasformato in una discarica improvvisata con sacchi di vestiti accatastati all’esterno del contenitore dedicato. Le immagini diffuse dal Comune hanno fatto il giro dei social, mostrando con crudezza un problema che non è solo di decoro ma di legalità.

L’amministrazione ha dovuto ordinare una pulizia straordinaria, con operatori impegnati a rimuovere ciò che non avrebbe mai dovuto finire in strada. Tempo, mezzi e denaro sottratti ad altri servizi. E qui sta il punto: ogni gesto di inciviltà si traduce in un costo per tutti, un prezzo che ricade sulla comunità per colpa di pochi.

Il Comune è stato netto: trovare un contenitore pieno o con apertura difettosa non autorizza a scaricare sacchi sul marciapiede. In questi casi la legge è chiara. L’articolo 192 del Decreto Legislativo 152/2006 (Codice dell’Ambiente) vieta espressamente l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e prevede sanzioni salate: da 300 a 3.000 euro per i privati, importo che può aumentare se si tratta di rifiuti pericolosi. Per le imprese le pene sono ancora più severe, con possibili conseguenze penali.

Oltre alle multe, il responsabile è obbligato alla rimozione e al ripristino dei luoghi, a proprie spese. Non è dunque una bravata, ma una violazione che può segnare pesantemente il portafoglio di chi viene scoperto. E a Frossasco, l’amministrazione ha già annunciato controlli mirati per risalire ai responsabili.

Il degrado del bivio è solo la punta di un iceberg che riguarda tanti comuni: contenitori talvolta guasti, raccolte non tempestive e cittadini che, invece di segnalare, scelgono la scorciatoia più comoda. Ma così un disservizio momentaneo diventa danno collettivo permanente, alimentando emulazione e sfiducia nelle regole.

La legge, dunque, non lascia spazio a interpretazioni. L’abbandono di rifiuti è un reato ambientale, un gesto che sporca il territorio e mina la convivenza civile. Se non si comprende che il bene pubblico è responsabilità di tutti, ogni angolo rischia di trasformarsi in una pattumiera.

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