AGGIORNAMENTI
Cerca
05 Settembre 2025 - 23:34
il sindaco di Fiorano Canavese
In un mondo in cui la polemica politica nei piccoli comuni è leggenda, Fiorano si distingue. E meno male. Significa vivacità, significa tenere al proprio paese, significa non lasciar correre quando si parla di associazioni, convenzioni e impegni con la comunità. È in questo contesto che pubblichiamo la replica del sindaco Luigi Cunti all’articolo di Andrea Breccolotti comparso su La Voce online il 4 settembre scorso.
Liborio La Mattina
***
Gentilissimo Direttore La Mattina,
sono Luigi Cunti, Sindaco del Comune di Fiorano Canavese. Mi consenta di approfittare della sua cortesia e della sua disponibilità per chiederle un piccolo spazio nel giornale da lei egregiamente diretto per poter rispondere, non per intento polemico, ma per amore di verità, all’articolo di Andrea Breccolotti, pubblicato su “La Voce” on line del 4 settembre scorso e riguardante i rapporti tra il Comune e la locale Associazione Pro Loco.
Piccola premessa. L’Associazione Pro Loco di Fiorano Canavese ha la propria sede in locali messi a disposizione gratuitamente dal Comune, facenti parte di un immobile di proprietà della Parrocchia di San Dalmazzo, che lo stesso Comune ha nella propria disponibilità a titolo di comodato.
Mi si consenta di snocciolare un po’ di date e di cronologia di atti, come è mia abitudine, per assicurare la veridicità e verificabilità dei fatti narrati.
Il primo (e unico) atto formale di concessione, fino all’intervento di questa Amministrazione, come preciserò appresso, risale alla deliberazione della Giunta Comunale n. 52 del 25 ottobre 2002 e successiva sottoscrizione del regolamento nel novembre 2002 (l’atto non riporta il giorno), con cui il Comune concedeva “in prestito d’uso” alla Pro Loco tali locali per cinque anni a decorrere dal 1° gennaio 2002, stabilendo le condizioni del pagamento di euro 750,00 annuali per il rimborso delle spese di riscaldamento e l’intestazione dell’utenza per il consumo di energia elettrica.
La predetta concessione è scaduta alla data del 31 dicembre 2006 e non si è mai proceduto al suo rinnovo. Essa non conteneva riferimenti a taciti rinnovi, benché non consentiti dalla legge quando uno dei contraenti è una Pubblica Amministrazione.
Quando, nel giugno 2024, si è insediata l’Amministrazione Comunale da me presieduta, proprio per dare attuazione ai propositi enunciati nel programma elettorale, il cui stralcio è stato gentilmente pubblicato, mi sono attivato per sistemare, sul piano formale, i rapporti con l’Associazione Pro Loco, attività propedeutica e necessaria per quella “collaborazione per attivare quelle virtuose sinergie, che insieme possano portare ad una maggiore valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni”, di cui al citato programma elettorale, sollecitando la Pro Loco ad inoltrare una richiesta ufficiale. Tale richiesta è pervenuta in data 19 settembre 2024.
In realtà, la Pro Loco risultava, di fatto, “abusiva” dal 1° gennaio 2007! Non è certamente questa la sede per disquisire del perché e di chi sia stata la colpa o la dimenticanza e, comunque, non mi sono mai interessate le sterili polemiche. Ho preferito attivarmi per normalizzare la situazione e pervenire alla stipula di una nuova convenzione, preceduta dal necessario consenso dell’Ente Ecclesiastico, effettivo proprietario dell’immobile, ai sensi dell’art. 1804 del codice civile, che nessuno aveva mai chiesto prima, che veniva concesso in data 26 settembre 2024.
L’8 ottobre 2024 inviavo alla Pro Loco la bozza di convenzione. Il 21 novembre, su mia sollecitazione, finalmente si è tenuto in Comune un incontro per discutere l’articolato e concordare la stesura definitiva di tale convenzione. All’incontro il Presidente ed alcuni membri del consiglio direttivo della Pro Loco sono intervenuti accompagnati dal signor Fabrizio Lotito, capogruppo del gruppo di minoranza consiliare. La sua presenza, anche se non giustificata, è stata accettata senza riserve, nella consapevolezza che ognuno potesse apportare elementi propositivi utili per la decisione finale.
Non mi prolungo sui particolari della discussione poiché ritengo che non siano di alcuna utilità in questa sede. Mi sia consentito, però, di riportare tra virgolette un articolo della bozza di convenzione come proposto da questa Amministrazione e come rivisto dalla Pro Loco, con il supporto di Lotito, con la richiesta che venisse formalmente approvato in tale ultima versione.
Bozza proposta dal Comune:
“4. Manutenzione
4.1 La Pro Loco provvederà ad effettuare, assumendosi le relative spese, ogni tipo di riparazione rientrante nell’ordinaria manutenzione resasi necessaria per la salvaguardia del pluriuso e per consentirne la piena possibilità di utilizzo.
4.2 La manutenzione straordinaria dell’immobile è a carico del Comune di Fiorano Canavese.”
Testo approvato su esplicita richiesta della Pro Loco:
“4. Manutenzione
4.1 La Pro Loco provvederà ad effettuare, assumendosi le relative spese, ogni tipo di riparazione rientrante nell’ordinaria e nella straordinaria manutenzione resasi necessaria per la salvaguardia del pluriuso e per consentirne la piena possibilità di utilizzo.”
Si lascia all’intelligenza di chi legge ogni commento.
Preciso solo che, come già definito nel “famoso” regolamento per il prestito d’uso del 2002, il Comune ha richiesto il rimborso delle spese per il consumo di gas metano e la volturazione del contatore dell’acqua, dando atto che il contatore dell’energia elettrica era già intestato alla Pro Loco. Come è evidente, nulla di più e nulla di nuovo, tranne il fatto che il concessionario (Pro Loco) ha proposto di accollarsi anche le spese per la manutenzione straordinaria e il concedente (Comune) ha accettato.
La convenzione è stata formalmente sottoscritta il 16 dicembre 2024, per la durata di anni dieci, immettendo Pro Loco nella legittima disponibilità dei locali di che trattasi, dopo lo “strano” periodo (che volutamente non voglio definire diversamente) che durava dal 1° gennaio 2007.
Dove sono gli elementi che possano far “crescere” la tensione tra Comune e Pro Loco? Dov’è la “rivisitazione” della convenzione (che non esisteva) con addebito di utenze e imposte? Perché – poi – dovrebbe esserci un conflitto tra Comune e Pro Loco, considerati i comuni intenti?
Mi sorge un dubbio. Non è che Pro Loco stia contravvenendo (a sua insaputa, per carità!) all’art. 2 del proprio Statuto, che prescrive che l’Associazione “è apolitica”?
Fabrizio Lotito nella sua veste di rappresentante della minoranza può dire e fare ciò che vuole, assumendosene la responsabilità politica e personale, e nella sua veste di privato cittadino può dare tutto il suo apporto lavorativo durante le attività svolte dalla Pro Loco, così come fanno anche membri della maggioranza. E’ l’“assordante” silenzio di Pro Loco che mi lascia perplesso, avendo sempre presente il citato art. 2 dello Statuto.
Non credo che debba essere la minoranza consiliare o chicchessia a dettare l’agenda politica e gli impegni familiari del Sindaco o della Giunta, così come non credo che la presenza o meno del Sindaco ad un pranzo o ad una cena determini il successo di una manifestazione. Credo, invece, che per la sussistenza stessa della Pro Loco, sia stato più utile adoperarsi per la legalità che partecipare ad una cena.
Chiedo soltanto che la frase “L’invito è stato respinto”, contenuta nell’articolo citato, venga rettificata. Chi legge sa perché.
Direttore La Mattina, approfitto ancora della sua cortesia per un’ultima considerazione di carattere più personale.
Lotito afferma che il mio distacco dalle radici e dalla cultura di Fiorano derivi dal fatto che vivo qui da troppo poco tempo. Ma da che pulpito vien la predica! Da un pulpito dal quale predica chi a Fiorano non ha mai abitato e vissuto. E’ vero, risiedo anagraficamente a Fiorano dal 4 gennaio 2019, ma posso affermare di essere ormai parte integrante di questa comunità, nella vita e nella morte, considerato che, oltre alla casa di abitazione, ho pensato anche ad edificare nel nostro cimitero una tomba di famiglia.
Il giudizio, quello insindacabile, lo hanno espresso i Fioranesi con il loro 58,03% delle preferenze per un loro concittadino “pressoché sconosciuto”…
dott. Luigi CUNTI
Sindaco di Fiorano Canavese
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.