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A Borgaro Torinese la vegetazione nasconde i cartelli, cresce la preoccupazione per la sicurezza

La minoranza evidenzia come la vegetazione stia nascondendo cartelli vitali per la circolazione. Richieste di intervento urgente all'amministrazione

Borgaro Torinese: la vegetazione nasconde i cartelli, cresce la preoccupazione per la sicurezza

Nuove criticità emergono nella gestione del verde pubblico a Borgaro Torinese. A sollevare il caso è la minoranza consiliare, il gruppo Uniti per Cambiare, che punta il dito contro l’incuria nella manutenzione delle aree verdi e, in particolare, contro la copertura della segnaletica stradale da parte della vegetazione.

Secondo il gruppo Uniti per Cambiare, la gestione del verde, affidata a un appaltatore esterno, non rispetterebbe gli obblighi contrattuali. La minoranza ha infatti documentato con una serie di fotografie e video la situazione di abbandono in cui versano diversi spazi pubblici.

Tra le problematiche più gravi, si segnala la copertura della cartellonistica stradale da parte di siepi e alberi, un fenomeno che compromette la visibilità di segnali fondamentali per la sicurezza della circolazione.

"La segnaletica verticale, in particolare quella relativa a divieti di sosta, fermata, attraversamenti pedonali, limiti di velocità, segnali di stop e parcheggio, non sono elementi accessori, ma strumenti essenziali per garantire ordine, prevenire incidenti e tutelare tutti gli utenti della strada", afferma la capogruppo Elisa Cibrario Romanin

Uniti per Cambiare ha provveduto ad inviare le immagini inviate alle autorità locali, tra cui il Comando della Polizia Locale, documentano la compromissione della visibilità di segnali vitali per il traffico urbano.

Parte della documentazione fotografica fornita da Uniti per Cambiare 

"Abbiamo ritenuto doveroso informare anche il Comandante della Polizia Locale di Borgaro - prosegue Cibrario Romanin - trasmettendo le immagini che documentano la compromissione della visibilità di segnali fondamentali per la sicurezza della circolazione".

Il gruppo consiliare solleva anche il tema delle responsabilità amministrative. "Il dirigente dell'Ufficio Tecnico, architetto Danilo Rebesco, non può sottrarsi alle proprie responsabilità", afferma Elisa Cibrario Romanin. 

La minoranza ritiene che l'amministrazione comunale debba prendere provvedimenti urgenti per risolvere le inadempienze, compresa l'applicazione di penali previste nel contratto con il gestore del verde pubblico.

Non solo cartelli coperti dalla vegetazione, ma anche una situazione generale di incuria che riguarda il verde pubblico, come testimoniato dalle oltre cento fotografie raccolte dal gruppo di minoranza. A preoccupare è soprattutto l'incuria che sembra caratterizzare la gestione complessiva degli spazi verdi, la cui manutenzione, secondo i denuncianti, non sarebbe adeguata agli impegni presi con il comune.

Pur mettendo in evidenza le problematiche riscontrate, la minoranza ribadisce il proprio impegno per la vivibilità e la sicurezza della città.

"La trasparenza amministrativa e il rispetto degli impegni assunti non sono facoltà discrezionali, ma obblighi giuridici. - Conclude il gruppo Uniti per Cambiare -  Attendiamo riscontro e ci rendiamo disponibili per ogni ulteriore chiarimento. E per chi pensa che ci occupiamo solo di dossi, ricordiamo che il nostro impegno è rivolto a tutto ciò che riguarda la vivibilità, la sicurezza e il decoro della città. I dettagli non ci sfuggono, perché è proprio lì che si nasconde la qualità di un gruppo Consiliare".

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