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Sicurezza a rischio alla Scuola "Peloso": la minoranza chiede risposte alla giunta di Borgaro

Il gruppo Uniti per Cambiare solleva preoccupazioni su anomalie strutturali e chiede chiarimenti sugli interventi effettuati prima dell'inizio dell'anno scolastico.

Sicurezza a rischio alla Scuola "Peloso": la minoranza chiede risposte alla giunta di Borgaro

Una serie di gravi criticità strutturali e igienico-sanitarie è stata riscontrata presso la Scuola dell'infanzia statale "Peloso" di Borgaro Torinese, durante un sopralluogo effettuato dall'ASL TO4 il 15 maggio 2025.

A denunciare le problematiche è il gruppo di minoranza consiliare Uniti per Cambiare, che, attraverso un’interrogazione formalmente protocollata al sindaco Claudio Gambino, ha chiesto chiarimenti sulle azioni correttive intraprese dall’amministrazione.

Le anomalie riscontrate a maggio dai tecnici dell'ASL sono state numerose: "parliamo di armadi non fissati alla parete con potenziali rischi per l'incolumità dei bambini - spiega Elisa Cibrario Romanin, capogruppo di Uniti per Cambiare - veneziane non funzionanti in entrambe le sezioni, due lavabi rotti nei servizi igienici, pavimentazioni danneggiate e un’importante lesione sulla parete esterna causata probabilmente da infiltrazioni d’umidità. Le tende di oscuramento, inoltre, necessitano di manutenzione urgente".

Scuola dell'Infanzia "Peloso" di Borgaro Torinese 

"La sicurezza, la dignità e il benessere dei bambini non sono negoziabili", ha affermato Elisa Cibrario Romani sottolineando che il gruppo consiliare continuerà a insistere finché non arriveranno risposte concrete. La preoccupazione principale è che, nonostante la gravità delle criticità, a oggi non ci sono risposte chiare da parte dell’amministrazione. 

"Tra pochi giorni inizierà l'anno scolastico - prosegue Cibrario Romanin -  La domanda è semplice e urgente: le criticità sono state sistemate, sì o no?"

La minoranza ha chiesto trasparenza riguardo agli interventi di manutenzione, chiedendo dettagli come ordini di lavoro, relazioni tecniche e scadenze per i lavori programmati. Tuttavia, nonostante le richieste, il gruppo segnala ad ora di non aver ricevuto alcuna risposta. 

In particolare, Elisa Cibrario Romani ha messo in evidenza un episodio che definisce significativo: "Quando siamo stati noi a sollevare il problema delle scuole, siamo stati accusati di non sapere 'in che paese viviamo'. In Consiglio comunale, il Sindaco ha liquidato le nostre preoccupazioni con una frase che non dimenticheremo: 'Le nostre non sono le scuole di Baghdad.' Una battuta infelice, che banalizza problemi reali e documentati", ha affermato la consigliera.

La richiesta dei consiglieri di Uniti per Cambiare non è solo quella di risolvere tempestivamente le problematiche strutturali, ma anche quella di garantire che non vi siano ulteriori ritardi o tentativi di minimizzare le criticità. La sicurezza dei bambini, insistono, non può essere messa in discussione.

Il gruppo ha anche promesso di portare alla luce altre problematiche e nuove segnalazioni nelle prossime settimane, ribadendo che chi ha responsabilità pubbliche deve dare risposte, e che non si fermeranno finché non ci saranno soluzioni concrete.

"Come consiglieri comunali - ha concluso Cibrario Romanin -  non intendiamo arretrare. Continueremo a denunciare pubblicamente ogni ritardo, ogni omissione e ogni tentativo di sminuire ciò che riguarda la salute e la dignità dei più piccoli.
Le scuole di Borgaro non devono essere paragonate a scenari di guerra per meritare attenzione. Devono essere sicure,
decorose e rispettose dei diritti dei bambini. Punto. E non finisce qui. La prossima settimana arriveremo con la seconda parte: nuove segnalazioni, nuovi documenti, nuove domande. Perché chi ha responsabilità pubbliche deve rispondere, e noi non abbiamo alcuna intenzione di lasciar correre".

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