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Il Piastra Tour non si ferma mai: tra città “vivibili” e realtà invivibili

Fossano, Torino, domani forse Strasburgo: la sindaca in tournée permanente, mentre Settimo resta a fare da scenografia al degrado

Il Piastra Tour non si ferma mai: tra città “vivibili” e realtà invivibili

Elena Piastra a Fossano

C’è chi governa una città, e poi c’è chi governa il proprio ego in tour. La sindaca di Settimo Elena Piastra appartiene, senza dubbio, alla seconda categoria. Non le bastano i comunicati trionfali su Facebook o i video istituzionali in cui racconta una Settimo “bella da vivere”: ora porta lo spettacolo in trasferta, in un’instancabile tournée che sembra più un riscaldamento elettorale per le Regionali del 2029 che un impegno da amministratrice locale.

Sabato scorso tappa a Fossano, ospite della Festa Democratica, per discutere di “̀ ”. Argomento perfetto per un pubblico lontano da Settimo, che non conosce la città invasa da topi, l'erba alta nei parchi, le strade e i marciapiedi scassati, le scuole con i vermi a menù e il "commercio" di vicinato che sta lentamente morendo senza un'iniziativa seria che sia una.

Là, tra applausi e sorrisi, la Piastra ha potuto raccontare la favola della sua città che tutto il mondo invidia all'Italia, accanto a colleghi illustri come Andrea Furegato, sindaco di Lodi, e Alberto Gatto, sindaco di Alba. Ad animare il dibattito c’era Annalisa Smaglia, a fare da cornice l’inevitabile retorica del Partito Democratico: città bellissime, città moderne, città a misura d’uomo. Poi uno torna a Settimo e inciampa in una buca e pazienza.

Elena Piastra

Ma non finisce qui. Perché come ogni tour che si rispetti, il calendario è già fitto: venerdì 13 settembre, a Torino, nuova data, nuovo palco, nuova occasione per far parlare di sé. Stavolta alla Festa dell’Unità, per un dibattito su “Genitorialità LGBTQIA+: a che punto siamo?”. Tema nobile, per carità. Sul palco, oltre alla sindaca, Marta Sara Iní, coordinatrice della Circoscrizione 7 e esperta di prima infanzia, Sara Moiso, avvocata e attivista per i diritti LGBTQIA+, e Giziana Vetrano dell’Associazione Famiglie Arcobaleno. A introdurre ci sarà Alessandro Battagliadel Comitato Europride Torino 2027, mentre la regia del dibattito sarà affidata a Beatrice Miroglio, vicesegretaria dei Giovani Democratici.

Una compagnia teatrale quasi perfetta, dove ognuno ha il suo ruolo. E la Piastra? Lei, naturalmente, la protagonista. Settimo, invece, la comparsa muta, utile solo come sfondo per una narrazione che fa pendant con i titoli degli eventi: Settimo capitale dell'inclusione, Settimo città “vivibile”, famiglie inclusive, futuro radioso. Peccato che nella Settimo reale i cittadini non parlino di vibranti opportunità ma di vibranti disagi: autobus che non passano, isole ecologiche da terzo mondo, case Atc colabrodo, lavori fatti a metà e quartieri sempre più trascurati.

Oggi Fossano, domani Torino, dopodomani Torino, poi Roma, Strasburgo, Bruxelles.  La sindaca si allena al salto in lungo verso il "suo" futuro politico e pazienza se i cittadini di Settimo continueranno a inciampare nel presente.

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