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Via del centro sommersa dai rifiuti: proteste sui social

Dopo la pulizia del Comune, l’area è tornata subito nel degrado. I cittadini: «Servono cassonetti e più controlli»

Via del centro sommersa dai rifiuti: proteste sui social

Via del centro sommersa dai rifiuti: proteste sui social

Sacchi di plastica abbandonati, indumenti buttati a terra e sporcizia che torna a ripresentarsi puntualmente pochi giorni dopo ogni intervento di pulizia.

È questa la fotografia che arriva da viale Vittorio Veneto, davanti ai nuovi giardini, dove un post pubblicato nel gruppo Facebook “Cittadini di Chivasso” sta diventando virale, raccogliendo commenti e segnalazioni.

Un cittadino ha raccontato di aver segnalato la situazione di degrado all’amministrazione comunale, ottenendo un pronto intervento di pulizia da parte dell’assessore competente. Ma la soddisfazione è durata poco: «Fatta prontamente ripulire dall’assessore, due giorni dopo era come prima... spero il Comune faccia qualcosa per smantellare quest’area», scrive.

Alla denuncia iniziale si aggiungono altre testimonianze. C'è chi evidenzia un problema ulteriore: «Purtroppo in viale Vittorio Veneto ci sono anche sacchi di abbigliamento buttati a terra, aperti da qualche disagiato. Ogni mattina rovistano e lasciano tutto sparso». Una scena che, secondo diversi residenti, si ripete con regolarità.

Una veduta dei rifiuti in strada in viale Vittorio Veneto

Il dibattito si allarga e mette in luce un nodo più ampio: la gestione della raccolta differenziata in città. C'è chi punta il dito su due criticità: «La raccolta della plastica avviene purtroppo in queste modalità in tutta Chivasso, con i sacchi posizionati su marciapiedi e cortili. Lo stesso problema esiste ad esempio in via Caluso. I problemi, risolvibilissimi, sono due: la cultura delle persone, che dovrebbero esporre i sacchi la sera prima del giorno di raccolta, e la mancanza di strumenti di raccolta più efficienti e moderni, concordati tra gestore e Comune».

Molti cittadini chiedono il ritorno dei cassonetti per la plastica. «Non capisco perché non siano presenti – scrive un utente – la città sarebbe un po’ più pulita». Un altro rincara la dose: «Ho richiesto il bidone per la carta e mi hanno risposto che quella specie di pattumiera gialla che danno basta. Ma se piove diventa inutile: è aperto e il contenuto si rovina. Questa è tutta la premura che hanno di fare la differenziata».

Il tema, insomma, non riguarda solo una via ma l’intera città. L’assenza di contenitori adeguati, il malcostume di chi abbandona rifiuti fuori orario o in maniera impropria e l’inefficienza del sistema di raccolta si intrecciano, trasformando zone residenziali in vere e proprie micro-discariche a cielo aperto.

La protesta, esplosa sui social, ora attende risposte concrete dal Comune e dal gestore dei rifiuti. Anche perché, come ricordano alcuni utenti del gruppo, non basta pulire: serve prevenire. E senza regole chiare, controlli e strumenti idonei, il rischio è che viale Vittorio Veneto resti un simbolo di una zona soffocata dall’incuria.

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