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A Chivasso è polemica sulle macerie: quelle di Gaza contano più di quelle di Kiev?

L’assessore Debernardi pubblica una foto delle macerie e parla di Palestina, mentre la sua amministrazione boccia un emendamento per Betlemme. La solita retorica senza fatti...

A Chivasso è polemica sulle macerie: quelle di Gaza contano più di quelle di Kiev?

A Chivasso è polemica sulle macerie: quelle di Gaza contano più di quelle di Kiev?

A metà agosto sul proprio profilo Facebook l’assessore all’ambiente e agli affari esteri del Comune di Chivasso, Fabrizio Debernardi, ha pubblicato una fotografia delle macerie dell’abbattimento del vecchio Consorzio Agrario di via Isonzo, nei pressi di via Po. Al posto del Consorzio verranno costruiti edifici per ospitare un centro commerciale e altri esercizi. Invece di alloggi, come prevedevano precedenti progetti. La faccenda aveva già suscitato critiche e polemiche nei confronti dell’amministrazione comunale di Claudio Castello. Con conseguente botta e risposta.

Ma, con quella foto, Debernardi voleva lasciare da parte la variante urbanistica per introdurre nella discussione una questione diversa, la Palestina. E ha approfittato delle macerie del Consorzio Agrario per tirare in ballo – ma guarda che novità – le distruzioni che avvengono a Gaza: “La riflessione che voglio fare riguarda proprio il cumulo [di macerie]. Da 80 anni nel nostro paese non ci sono cumuli per causa di guerre. Nel resto del mondo aumentano in modo folle cumuli che quei popoli subiscono senza poter decidere nulla. Il pensiero va a Gaza e alla Cisgiordania. I bimbi Palestinesi da quando sono nati vedono solo cumuli e funerali, che colpa ne hanno?”.

Aveva reagito immediatamente Marco Riva Cambrino, accusando l’assessore di fare demagogia e di scrivere di Gaza per non parlare del cambiamento da alloggi a centro commerciale: “Da 80 anni in Italia non abbiamo cumuli di guerra… ma a Chivasso li abbattiamo per costruire quelli del cemento commerciale. Però tranquilli: se infiliamo Gaza e Cisgiordania nel discorso, magicamente il tema della scelta politico-amministrativa locale scompare”.

Niente di nuovo: Debernardi, brillante amministratore, è un uomo in carriera, e sa che Gaza porta voti. Gaza e Cisgiordania “tirano”. Solo Gaza e Cisgiordania: tutte le altre 50 guerre che si combattono nel mondo sono trascurabili. Per non parlare dell’aggressione russa all’Ucraina: per “Alleanza Verdi e Sinistra” quel conflitto proprio non esiste, benché sia sanguinoso e distruttivo quanto quello di Gaza. Questa notte, fra il 27 e il 28 agosto, un massiccio bombardamento russo ha nuovamente colpito Kiev, la capitale ucraina. Palazzi distrutti e, per il momento, una decina di morti. Alle 9 del 28 agosto le televisioni trasmettevano già le immagini dei palazzi disintegrati di Kiev. Cumuli di macerie anche là. Debernardi pubblicherà di nuovo la foto delle macerie dell’ex Consorzio Agrario, ma questa volta lamentandosi del massacro di Kiev? Vedremo. O ci sono macerie di serie A (Gaza) e macerie di serie B (Ucraina)? Bambini uccisi di serie A e bambini uccisi di serie B?

L'assessore Fabrizio Debernardi

L’amministrazione di centrosinistra di Chivasso sembra avere un occhio solo, quello che guarda le immagini di distruzione della Palestina. Più o meno come tutta la sinistra italiana. Per la quale l’Ucraina non esiste. Chissà perché? Forse perché nel conflitto russo – ucraino non ci sono amerikani ed ebrei da criticare? (Parlo di ebrei perché lo Stato israeliano si autodefinisce “Stato nazionale del popolo ebraico”, in base alla “Legge fondamentale” del 2018). Ma l’amministrazione di Castello e Debernardi ha veramente a cuore i gazavi, oppure sono solo parole e lenzuola sul balcone del Municipio? La risposta la troviamo in un emendamento al bilancio presentato in Consiglio comunale da Claudia Buo. La consigliera ha toccato molti temi e avanzato numerose proposte, delle quali scriveremo in un prossimo articolo. Compresa quella di destinare 75.000 euro al progetto di cooperazione internazionale “Green Land Society for Health Development”, che si occupa di riabilitazione ospedaliera, salute delle donne, gestione ambientale e formazione sanitaria. In modo da dare “piena attuazione al gemellaggio con Betlemme di Palestina”.

Risultato: la proposta è stata bocciata, con l’attiva partecipazione alla bocciatura del gruppo consiliare di Sinistra Ecologista. Insomma, parole tante, fatti zero.

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