Cerca

Attualità

Alle Molinette la rivoluzione contro il carcinoma prostatico: un laser e un visore 3D per curare senza traumi

Interventi prostatici all'avanguardia: l'utilizzo della TPLA e della realtà virtuale nelle sale operatorie di Torino.

Alle Molinette la rivoluzione contro il carcinoma prostatico: un laser e un visore 3D per curare senza traumi

Alle Molinette la rivoluzione contro il carcinoma prostatico: un laser e un visore 3D per curare senza traumi

Una tecnologia che sembra uscita dalla fantascienza, ma che oggi è realtà nelle sale operatorie delle Molinette. Presso l’Urologia universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino, diretta dal professor Paolo Gontero, sono stati eseguiti con successo i primi interventi di terapia focale per il carcinoma prostatico con la tecnica TPLA (Transperineal Laser Ablation). Non solo: i pazienti hanno affrontato la procedura in anestesia locale, immersi in mondi virtuali grazie a un visore 3D che riduce ansia e dolore.

La novità è duplice. Da una parte, la tecnologia Echolaser, che consente un trattamento mini-invasivo mirato esclusivamente sulla parte di prostata colpita dal tumore, preservando il resto dell’organo e quindi riducendo al minimo gli effetti collaterali più temuti: incontinenza urinaria e deficit erettile. Dall’altra, un approccio innovativo alla gestione del dolore e dello stress intraoperatorio: invece della classica anestesia totale o di un ambiente freddo e angosciante, il paziente indossa un visore e sceglie il suo scenario preferito, dal fondale marino alle spiagge caraibiche, dalla foresta amazzonica fino allo spazio interstellare, accompagnato da una musica rilassante.

carcinoma

Gli interventi sono stati condotti dal professor Marco Oderda e dal dottor Alessandro Marquis, tra i primi in Italia a implementare la TPLA per la cura del carcinoma prostatico. La tecnica prevede l’inserimento per via transperineale di fibre laser sottilissime, meno di un millimetro di diametro, posizionate con estrema precisione grazie a un sistema di fusion imaging che combina ecografia e risonanza magnetica. L’energia laser abla selettivamente la zona malata, lasciando intatta la restante porzione di ghiandola prostatica. Tutto in anestesia locale, con recupero immediato al termine della procedura.

L’esperimento con la realtà virtuale non è stato un semplice diversivo, ma un supporto psicologico concreto, che apre scenari inediti per la medicina. Non è escluso, infatti, che in futuro tecniche simili possano essere applicate anche in altri campi della chirurgia mini-invasiva. Il paziente, inoltre, può in qualunque momento “uscire” dal mondo virtuale e tornare a interagire con la sala operatoria, mantenendo sempre il controllo della situazione.

L’introduzione di questa terapia alle Molinette segna un passo avanti significativo nella medicina di precisione. La possibilità di trattare tumori localizzati con procedure poco invasive, rapide e a basso impatto sulla qualità della vita del paziente rappresenta un cambiamento di prospettiva nell’urologia oncologica. Torino si conferma ancora una volta tra i centri pionieri nella sperimentazione di nuove frontiere della chirurgia e della cura.

Il carcinoma prostatico

Il carcinoma prostatico è il tumore maligno che colpisce la prostata, una piccola ghiandola dell’apparato genitale maschile situata sotto la vescica e davanti al retto. È uno dei tumori più frequenti negli uomini, soprattutto oltre i 50 anni, e la sua insorgenza è spesso legata a fattori di età, familiarità ed abitudini di vita.

Nella fase iniziale può non dare sintomi evidenti, motivo per cui la diagnosi precoce attraverso visite urologiche e controlli come il dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico) è fondamentale. Quando la malattia progredisce, può causare disturbi urinari, dolore e, nei casi più gravi, metastasi.

Le terapie tradizionali vanno dalla chirurgia alla radioterapia e ai trattamenti farmacologici, spesso però con possibili effetti collaterali importanti sulla qualità di vita. Le nuove tecniche mini-invasive, come la terapia focale con laser introdotta alle Molinette, puntano invece a trattare solo la parte malata, preservando la funzione d’organo e riducendo i rischi.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori