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16 Agosto 2025 - 13:03
Pubblica amministrazione, 9.300 assunzioni stabili: via libera del governo, ora la parola alla Corte dei conti (foto di repertorio)
La macchina della pubblica amministrazione si prepara ad accogliere nuove forze. Con il via libera al decreto firmato dai ministri Paolo Zangrillo e Giancarlo Giorgetti, arrivano 9.300 assunzioni a tempo indeterminato, destinate a ministeri, enti centrali e agenzie dello Stato. Si tratta di un pacchetto che vale circa 300 milioni di euro, ora in attesa del controllo della Corte dei Conti prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il provvedimento stabilisce i contingenti per ciascuna amministrazione, con i relativi profili professionali richiesti e i costi a carico dello Stato. Le facoltà assunzionali maturate negli anni precedenti vengono considerate esaurite con la pubblicazione dei nuovi bandi, così da snellire le procedure e accelerare le chiamate. I concorsi o gli scorrimenti delle graduatorie già in vigore potranno partire solo una volta assorbiti tutti i vincitori precedenti, salvo esigenze straordinarie di organizzazione interna. Le autorizzazioni previste per il 2025 avranno una validità triennale e non potranno essere prorogate.
Il decreto introduce inoltre un vincolo di spesa: ogni amministrazione potrà procedere solo nel limite del 75% rispetto al personale cessato, con l’obbligo di comunicare entro il 31 dicembre 2025 tutte le assunzioni effettuate per consentire i controlli.
Le figure interessate spaziano dai dirigenti alle alte professionalità, fino a funzionari tecnici e amministrativi, assistenti, operatori, oltre a settori più specifici come i magistrati amministrativi e i medici dell’Inps. A guidare la classifica delle assunzioni è il ministero della Difesa con 2.424 nuovi posti, seguito proprio dall’Inps con 1.305 unità, dall’Agenzia delle Entrate con 1.272 e dall’Agenzia delle Dogane con 410. Il ministero dell’Interno potrà contare su 550 assunzioni già nel 2025 e su ulteriori 1.072 tra il 2026 e il 2027. Il ministero della Giustizia vedrà 408 nuovi ingressi, a cui si aggiungono 41 assunzioni per l’amministrazione penitenziaria e 100 per la giustizia minorile. Per il ministero della Cultura sono stati autorizzati 550 nuovi posti, mentre l’Ispettorato nazionale del lavoro ne avrà 210.
Con questo intervento, l’esecutivo punta a rafforzare la capacità di risposta delle strutture pubbliche verso cittadini e imprese, sfruttando le risorse rese disponibili dalle manovre di bilancio. Archiviato il capitolo assunzioni, il governo si prepara ora a riaprire anche il fronte dei rinnovi contrattuali per il personale del triennio 2025-2027.
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