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Italia rovente, Milano batte il Maghreb: “Caldo asfissiante dal cuore del Sahara”

L’anticiclone africano porta temperature record fino a 42°C, più alte di Algeri e Tunisi

Caldo torrido

Caldo torrido

Milano e Roma più calde di Algeri, Tunisi e Rabat. L’Italia, stretta nella morsa dell’anticiclone africano che dal cuore del Sahara si è esteso verso Francia e Centro-Nord, continua a registrare temperature superiori a quelle di molte capitali nordafricane. A Genova la percezione termica ha raggiunto i 45 gradi, mentre Firenze è rimasta sotto massima allerta.

Il bollettino del Ministero della Salute conferma per oggi, 14 agosto, 16 città da bollino rosso: Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Venezia, Verona e Viterbo. Bollino arancione per Trieste, giallo per Ancona, Civitavecchia, Napoli e Palermo, verde per Bari, Cagliari, Catania, Messina, Pescara e Reggio Calabria.

Secondo Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media di iLMeteo.it, «A Milano, negli ultimi tre giorni, si sono registrate minime di 27°C, un valore quasi supertropicale, e massime di 37°C. Situazione meno rovente di notte sulla Capitale con minime sui 23-24°C ma massime simili, intorno ai 36-38°C. Ad Algeri, di contro, la minima è scesa fino a 21°C di notte e la massima è salita, al più, fino a 34°C, così come a Tunisi. La capitale del Marocco, Rabat, trovandosi lungo le coste oceaniche, ha fatto fatica a superare i 30-33°C».

In Liguria, dove le temperature sono elevate in tutta la regione, i pronto soccorso sono monitorati «ma non in affanno», precisa l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò, che ricorda i rischi per anziani e fragili e invita a evitare uscite e attività fisica nelle ore più calde, bere con regolarità, mantenere un’alimentazione corretta evitando alcolici e bibite gassate, conservare i farmaci in modo adeguato e modificarne l’assunzione solo dopo consulto medico. Stesso avvertimento dalla sindaca di Firenze, Sara Funaro, che conferma la città «sotto massima allerta» e segnala l’attivazione dei rifugi climatici, la cui mappa è disponibile sul sito del Comune. A Napoli, dopo giornate di afa, la città è stata colpita da un violento temporale con pioggia e grossi chicchi di grandine.

Il caldo record non risparmia il resto d’Europa: in Spagna, soprattutto in Andalusia e nei Paesi Baschi, ieri si sono toccati i 44 gradi in quattro province. La situazione è aggravata da incendi devastanti, come quello alle porte di Madrid che ha provocato la morte di un uomo. In Portogallo l’allarme roghi ha spinto il Governo a chiedere l’intervento dei Canadair marocchini. Fiamme anche in Albania e sull’isola greca di Zante, dove si è reso necessario evacuare abitazioni e hotel.

In Italia, secondo Coldiretti, dall’inizio dell’anno sono già andati in fumo quasi 57mila ettari di terreni e boschi. Se il trend proseguirà, a fine 2025 la superficie bruciata potrebbe superare del 5% quella del 2024. Rispetto alla media degli ultimi 20 anni, il dato segna un incremento di quasi il 60%

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