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Gassino Torinese

Superbe, la collina sotto la lente dei satelliti

I dati del progetto europeo "Superbe" svelano le vulnerabilità nascoste della collina

Superbe

Superbe, la collina sotto la lente dei satelliti (foto di repertorio)

È un satellite, ma sembra un chirurgo. Passa inosservato sopra le nostre teste, ma rileva con precisione millimetrica ogni anomalia del territorio. Oggi è puntato sulla Collina torinese e restituisce un’immagine nitida – e inquietante – delle sue fragilità climatiche. Si chiama Superbe, il progetto europeo che mette in campo satelliti ambientali e modelli predittivi per individuare le vulnerabilità climatiche più gravi nei centri urbani. Solo tre Comuni piemontesi sono stati inclusi nella sperimentazione: Chivasso, Venaria RealeGassino Torinese.

L’obiettivo? Non è più gestire l’emergenza, ma prevenirla. I dati parlano chiaro: l’analisi satellitare ha individuato isole di calore persistenti, localizzate in aree popolate da anziani e bambini sotto i dieci anni. Zone in cui il termometro urbano può salire fino a quattro gradi in più rispetto all’area circostante. Microclimi critici, che aumentano il rischio per la salute.

Ma il problema non è solo termico. Superbe ha evidenziato anche le aree a maggiore rischio di accumulo idrico durante i sempre più frequenti temporali violenti. Complici la morfologia collinare e la crescente impermeabilizzazione del suolo, alcune zone risultano particolarmente vulnerabili: via Milano, via Diaz (parte bassa), l’area della scuola Collodi, il piazzale del mercato. Luoghi già noti ai gassinesi per gli allagamenti ricorrenti.

A differenza delle segnalazioni informali, oggi a certificare il problema ci sono mappe digitali dinamiche, modelli di deflusso idrico e simulazioni climatiche avanzate. Non impressioni soggettive, ma evidenze scientifiche.

E alla diagnosi si affianca la terapia: asfalti drenanti, pavimentazioni porose, resine ad alta assorbenza, soluzioni urbanistiche adattive. Interventi mirati per attenuare l’impatto climatico e costruire una città realmente resiliente.

Il progetto propone dunque un nuovo modello di governance territoriale, fondato su indicatori oggettivi e non sulle emergenze. Un approccio europeo che potrebbe ispirare anche altri Comuni collinari, spesso esclusi dal dibattito ambientale nazionale.

Gassino ora è mappata pixel per pixel. Tocca alle istituzioni e ai cittadini convertire quella conoscenza in scelte concrete.

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