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27 Luglio 2025 - 11:08
Sarà un anno scolastico diverso per i futuri alunni delle classi prime della scuola primaria “Giovanni Falcone”.
Il Comune di Mappano ha infatti annunciato un ulteriore investimento per rispondere alla crescente richiesta di tempo pieno da parte delle famiglie.
Una soluzione concertata tra Amministrazione e Istituto comprensivo, resa necessaria dalla distribuzione delle classi assegnata dall’Ufficio scolastico regionale: due sezioni a 40 ore e una a 27.
Una suddivisione che ha subito acceso l’attenzione di molti genitori, preoccupati per le difficoltà di conciliare orari scolastici ridotti con le esigenze lavorative. In risposta, l’Istituto ha messo in campo i consueti progetti di ampliamento dell’offerta formativa, riuscendo a coprire 36 ore settimanali, ma restava scoperto un pomeriggio.
“Fin dalla creazione delle nuove classi abbiamo cercato delle soluzioni per garantire la copertura oraria pomeridiana - spiega la dirigente scolastica Veronica Di Mauro -Siamo riusciti a garantire 36 ore settimanali, quindi 4 pomeriggi su 5. Abbiamo chiesto la collaborazione del Comune per la copertura delle restanti ore mancanti”.
La scuola primaria Giovanni Falcone di Mappano
L'appello non è rimasto inascoltato. Il Comune ha deciso di intervenire direttamente, stanziando nuove risorse dal proprio bilancio per permettere la copertura dell’intera settimana scolastica a tempo pieno.
“Ci siamo fatti carico del problema delle famiglie con entrambi i genitori lavoratori – afferma Paola Borsello, vicesindaca con delega all’Istruzione – e abbiamo scelto di destinare una ulteriore parte delle risorse del bilancio del Comune di Mappano alla scuola per questo progetto didattico. In questo modo consentiamo all’Istituto ‘Giovanni Falcone’ di organizzare le attività del pomeriggio mancante”.
La collaborazione tra scuola e amministrazione non si è limitata all’immediato. Le due realtà stanno già lavorando a una revisione dei criteri di assegnazione delle ore per il prossimo anno scolastico, un’operazione resa necessaria non solo dalla domanda crescente di tempo pieno, ma anche dalle dinamiche demografiche che influenzeranno sempre più l’organizzazione scolastica.
“Abbiamo concordato la necessità di rivedere i criteri di assegnazione per le classi prime per il prossimo anno scolastico 2026/2027 – continuano congiuntamente Di Mauro e Borsello – pur consapevoli delle criticità legate al calo demografico che dovranno essere affrontate negli anni a venire e dell'opzione sempre più residuale del tempo a 27 ore da parte delle famiglie”.
La soluzione adottata, frutto di un confronto serrato e di una collaborazione concreta, ha raccolto anche l’approvazione del primo cittadino. “Sono soddisfatto per la positiva risoluzione della vicenda che ha visto una concreta collaborazione tra le due realtà pubbliche sul territorio, Comune e Scuola – dichiara il sindaco Francesco Grassi – sono sicuro che sia la strada giusta da percorrere”.
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