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Punto Rosso
22 Luglio 2025 - 06:00
A Ivrea, soci e consumatori Nova Coop chiedono lo stop ai prodotti israeliani
Il nuovo super store di Coop (Nova Coop) a Ivrea ha compiuto un anno. Non avevamo bisogno di nuovi supermercati (e non ne abbiamo bisogno tutt’ora, nonostante crescano come funghi), eppure – proprio grazie al marchio Coopcaratterizzato da attenzione alla qualità dei prodotti e per le condizioni di lavoro dei dipendenti dei loro fornitori – il negozio gira e ci sono state nuove associazioni in un territorio molto sensibile alle filiere virtuose e al sociale.
È normale quindi che soci e consumatori dell’Eporediese abbiano deciso di chiedere al presidente Nova Coop, Ernesto Dalle Rive, di togliere dagli scaffali dei negozi Coop i prodotti che arrivano da Israele, uno stato che viola da decenni i diritti umani elementari praticando politiche di apartheid e occupazione e da quasi un anno persegue un progetto genocidario che conta ormai settantamila vittime, numero che ogni giorno aumenta per gli attacchi ai palestinesi di Gaza in coda per il cibo e aiuti umanitari.
I proponenti della richiesta si son fatti forza grazie alla decisione di Unicoop Firenze e di Coop Alleanza 3.0 (più di 350 negozi) di togliere dagli scaffali dei negozi Coop i prodotti che arrivano da Israele.
L’esigenza di questa richiesta, alla ricerca di strade per fermare il genocidio, è nata in seno al Presidio per la Pace di Ivrea e ha coinvolto decine e decine di persone che hanno sottoscritto una lettera per la dirigenza di Nova Coop.
La lettera
Spettabili Presidente, vice-Presidenti e Consigliere/i di Amministrazione,
siamo soci e consumatori Coop di Ivrea e Canavese, siamo membri attivi del Presidio per la Pace di Ivrea che da più di 170 settimane si incontra tutti sabati mattina per ragionare di disarmo, pace, libertà e diritti dei popoli oppressi e falcidiati da politiche di apartheid e di guerra.
Con questa nostra, vogliamo chiedere alla Direzione Nova Coop, al pari di quanto già fatto da Unicoop Firenze e da Coop Alleanza 3.0, di rimuovere dagli scaffali i prodotti provenienti da Israele, per le motivazioni ben espresse dalla direzione Coop Alleanza 3.0: “Non si può rimanere indifferente davanti alle violenze in corso nella Striscia di Gaza e la Cooperativa è da sempre e senza esitazione al fianco di tutte le forze – Enti, Istituzioni e Associazioni – unite nel chiedere l’immediata cessazione delle operazioni militari. Ed altrettanto ferma è la condanna verso il blocco degli aiuti umanitari destinati alle popolazioni civili della Striscia proclamato dal Governo israeliano.”
E ancora: “Le escalation di queste ultime settimane hanno spinto Coop Alleanza 3.0 a dare un segnale di coerenza rispetto a questa posizione e a decidere di rimuovere dai suoi scaffali alcune referenze di arachidi e di salsa Tahina, prodotte in Israele, e gli articoli a marchio Sodastream.”
Questa decisione è in piena coerenza con la Carta dei valori Coop che in merito ai fornitori recita: “Vengono privilegiati i fornitori che godono di buona reputazione, che hanno stabilito codici etici per il loro comportamento (…)”. Ed anche coerente con lo spirito della campagna nazionale “Coop For Refugees”.
Per tutto questo vorremmo anche che la “nostra” Coop faccia pari scelta in linea con i principi della Cooperativa. Da parte nostra continueremo comunque a non acquistare prodotti che arrivano da paesi che non rispettano il diritto internazionale e si macchiano di crimini di guerra e contro l’umanità, e indirizzeremo la nostra spesa verso piattaforme della Gdo che non abbiano fornitori che provengono da tali paesi.
Chiediamo infine che anche Nova Coop inserisca nel suo assortimento la Gaza Cola, un prodotto espressione di un progetto al 100% di proprietà palestinese che, con il ricavato delle vendite, contribuirà alla ricostruzione di un ospedale nella Striscia di Gaza.
Nell’auspicio che la nostra richiesta trovi facile accoglienza essendo già nei vostri programmi di “non rimanere indifferenti”, attendiamo cortese riscontro.
Soci, Soci prestatori e consumatori Nova Coop di Ivrea e Canavese
La risposta di Dalle Rive purtroppo non si è discostata da quella di Coop nazionale, che evidentemente disconosce quindi la sensibilità dei negozi delle Coop fiorentine e di Coop Alleanza 3.0 (nata dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Consumatori Nordest).
Che dire… è un peccato che Coop, una cooperativa di consumatori, neanche di fronte ad un genocidio conclamato, di fronte a donne, bambini, uomini, inermi, che in ultimo vengono uccisi brutalmente, ogni giorno, mentre sono in fila per un pugno di cibo, non si senta di agire, di isolare chi non rispetta i diritti umani e il diritto internazionale, nonostante le pressioni che arrivano da soci e consumatori. Non si tratta semplicemente di boicottare, ma di fare delle scelte etiche e morali. Peccato. I soci e consumatori Coop continueranno ad agire in coscienza, faranno le loro scelte, non solo evitando prodotti che vanno ad alimentare una economia di guerra, occupazione, apartheid e genocidiaria come quella israeliana, ma anche scegliendo i negozi che condividono la stessa coscienza.
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