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19 Luglio 2025 - 11:27
L'11 luglio, nella prestigiosa Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte, si è svolto un convegno di grande rilevanza intitolato “Una città per tutte le stagioni della vita”, promosso dalla Consulta per le Persone in Difficoltà (CPD) e della Regione Piemonte. Un incontro che ha messo al centro la questione delle barriere architettoniche e della disabilità, temi fondamentali per costruire una società veramente inclusiva.
Tra i protagonisti dell'evento, il sindaco di Venaria Reale, Fabio Giulivi, ha partecipato portando la voce della sua città, riconosciuta per l'impegno verso l'accessibilità.
"Ringrazio per l'invito il neo presidente Cpd Maurizio Montagnese e il direttore Giovanni Ferrero", ha esordito Giulivi, che ha poi sottolineato con orgoglio come Venaria Reale sia stata coinvolta come "esempio virtuoso" nelle azioni di abbattimento delle barriere architettoniche in Piemonte.
Insieme ad altre realtà come Torino, Asti e il comune di Moretta (Cn), Venaria ha ricevuto un riconoscimento che evidenzia gli sforzi concreti delle amministrazioni locali per garantire pari opportunità a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro difficoltà fisiche.
Il convegno "Una città per tutte le stagioni della vita" a Torino
Nel corso del suo intervento, il sindaco ha illustrato le azioni intraprese dalla città attraverso il PEBA, Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, uno strumento fondamentale per pianificare e realizzare interventi che permettano alle persone con disabilità di vivere pienamente gli spazi urbani.
"Abbiamo approvato e stiamo concretamente attuando il PEBA", ha spiegato Giulivi. A partire da una mappatura delle criticità, con rilievi tecnici e questionari ai cittadini, sono stati individuati gli interventi necessari per rendere gli edifici pubblici e gli spazi urbani davvero accessibili. Tra le misure adottate figurano l'installazione di rampe, l'adeguamento dei bagni e la creazione di percorsi tattili, fondamentali per le persone con disabilità visive.
Il sindaco ha inoltre ricordato l'importanza della certificazione “Design for All”, ottenuta dalla città, un riconoscimento che premia l'attenzione progettuale verso l'inclusività. Una città accessibile non si limita alla rimozione di barriere fisiche, ma implica una visione culturale e sociale che considera la disabilità come una condizione che riguarda tutti. Un concetto che Giulivi ha ribadito con fermezza: “Non basta parlare di disabilità e barriere architettoniche, bisogna portare avanti azioni concrete.”
Il convegno ha rappresentato anche un'opportunità per riflettere sul cambiamento culturale necessario per abbattere le barriere, quelle più invisibili, che risiedono nella mente delle persone. Gli interventi dei partecipanti, che hanno raccontato esperienze personali e professionali, hanno evidenziato l'importanza di dare voce non solo a chi vive quotidianamente la disabilità, ma anche a chi ha le competenze e la capacità di intervenire per migliorare la situazione.
In questo contesto si inserisce il progetto “Una città per tutte le stagioni della vita”, che ha visto coinvolti 200 dipendenti regionali come segnalatori di ostacoli nel territorio. Il risultato? Ben 2.000 ostacoli segnalati e 400 interventi di rimozione di “mala sosta”, a dimostrazione che il cambiamento parte anche dai piccoli gesti quotidiani.
L’iniziativa è stata accompagnata da un altro progetto significativo, “Non c’è disabilità senza sguardo sulla disabilità”, portato avanti dall'Associazione Nuova Generazione per il Bene Comune in collaborazione con la CPD e WeGlad. Un'iniziativa che sottolinea come ogni intervento, ogni piccola azione, possa contribuire a cambiare la percezione sociale della disabilità.
La Regione Piemonte ha svolto un ruolo fondamentale nel finanziare i Comuni per la realizzazione dei PEBA, con l'obiettivo di rendere gli edifici e gli spazi pubblici accessibili a tutte le persone, indipendentemente dalle loro difficoltà.
Tra le 377 candidature presentate, 142 progetti sono stati finanziati, tra cui quelli di Torino, Venaria Reale, Asti e Moretta, tutti esempi concreti di un impegno che va oltre le parole e si traduce in fatti tangibili.
Il convegno è stato un momento di confronto importante, ma anche di celebrazione di ciò che è stato fatto finora. Nonostante i progressi, resta molto lavoro da fare per eliminare le barriere, soprattutto quelle culturali. "C'è ancora molto lavoro da fare, i problemi non mancano, ma la strada intrapresa è quella giusta", ha concluso Giulivi.
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