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Cuorgnè aderisce alla campagna di Emergency contro le guerre

Lo striscione “R1PUD1A” esposto dal balcone del Comune come simbolo di impegno per la pace

Cuorgnè aderisce alla campagna di Emergency contro le guerre

Il Comune di Cuorgnè ha aderito alla campagna di Emergency R1PUD1A rivolta contro le guerre ed il riarmo. L’adesione è stata ufficializzata venerdì 11 luglio in presenza di Silvio Conte, referente dell’organizzazione in Canavese. L’incontro si è tenuto nella vecchia sala consiliare ed è stato seguito dalla collocazione del relativo striscione sul balcone principale del palazzo comunale, affacciato su Piazza Morgando.

La campagna era stata lanciata lo scorso 4 novembre in coincidenza con la Festa delle Forze Armate, ispirandosi all’Articolo 11 della Costituzione: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo».

Nei mesi successivi molte sono state le adesioni di comuni, scuole, personaggi dell’arte e della cultura. Lo ha fatto anche l’amministrazione di Cuorgnè e ne ha spiegato le motivazioni l’assessore alla Comunicazione Elisa Troglia.

L'iniziativa del Comune di Cuorgnè

«Avevamo già intrapreso altre iniziative in favore della Pace e continuiamo a portarle avanti – ha detto – ma, quando abbiamo parlato in giunta di questa campagna, siamo stati tutti d’accordo: ci piaceva la parola R1PUD1A perché non è solo un No alla guerra ma il rifiutarsi di pensare anche minimamente ai conflitti armati come ad un modo per affrontare le controversie tra i popoli. Siamo orgogliosi di poter appendere lo striscione sul balcone del palazzo comunale, scelto per dare un segnale preciso, simbolico, ed anche perché si trova in una posizione centrale: ci piaceva l’idea che i cittadini passassero di qui, alzassero la testa e vedessero la scritta».

Il sindaco Giovanna Cresto ha aggiunto: «Prima ancora dello striscione, avevamo deciso insieme di esporre dalla finestra del mio ufficio una bandiera della pace. Ogni mattina, quando arrivo, il mio primo compito è srotolarla perché il vento la arrotola regolarmente: simbolicamente penso che questo gesto rammenti ai cittadini l’importanza di combattere a nostro modo, ognuno con i propri gesti quotidiani, con la propria testimonianza. Ora che andrò in vacanza per qualche giorno, so che gli assessori lo faranno al posto mio: c’è chi, come il vento, arrotola la bandiera e chi la srotola, anche se l’effetto durerà pochi minuti». 

L’appello di Emergency è in linea con i principi che hanno ispirato quest’organizzazione fin dall’inizio: «La nostra storia ci dice di non tacere, di impegnarci per abolire la guerra, di non perdere mai di vista le vittime. Non ci stancheremo di ripeterlo» e Conte ha precisato: «Non è questione di destra o sinistra, è una questione di umanità».

Ad appoggiare attivamente l’iniziativa è anche il Comitato Pace Alto Canavese, a nome del quale ha parlato Loredana Giolitto e che ha distribuito fra i presenti un volantino dedicato alla tragedia in corso nella striscia di Gaza, con l’appello a cessare ogni sostegno al governo israeliano ed a riconoscere lo Stato di Palestina. La maggioranza consiliare era ben rappresentata: oltre al sindaco ed all’assessore Troglia erano presenti il vicesindaco Vanni Crisapulli, l’assessore alla Cultura Laura Ronchietto, le consigliere Maria Grazia Gazzera ed Alessandra Magnino. Erano presenti anche i capigruppo di minoranza Danilo Armanni e Davide Pieruccini, cosa che non sempre accade nelle manifestazioni ufficiali: segno che questa campagna mette d’accordo maggioranza ed opposizioni.

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