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02 Luglio 2025 - 10:20
Giulia Novero
Il gruppo di minoranza NoleSì torna all’attacco e lo fa con un comunicato durissimo, in cui smonta pezzo per pezzo la convenzione che il Comune di Nole intende sottoscrivere con la Parrocchia per la realizzazione del nuovo parcheggio seminterrato in via San Sebastiano. Una convenzione che, secondo Elisa Aimo Boot, Valeria Castellar, Giulia Novero e Davide Arminio, è l’epilogo di “una scelta sbagliata, ostinata e pesantemente squilibrata a favore di una sola parte”.
Il nodo centrale, secondo l’opposizione, è che si tratta di “un’opera costosissima e mal motivata”. Venti posti auto in tutto – non ancora definitivi – per una spesa che già oggi supera il milione e centomila euro, interamente prelevati dall’avanzo di amministrazione. “Ma il conto vero arriverà più avanti, con eventuali imprevisti e possibili danni legati agli scavi”, accusano. Il gruppo ricorda che già in passato aveva espresso le proprie preoccupazioni sul rischio di infiltrazioni e sugli effetti dello scavo sotto il campo dell’oratorio. Tutto ignorato, tutto bocciato. “E ogni nostra proposta alternativa è stata sistematicamente respinta con pretesti ridicoli”.
Ma la critica si fa ancora più tagliente quando si passa al piano politico.
“Ci dicono che, siccome si scava sotto il campetto dell’oratorio, allora è naturale che lo si debba ricostruire. Ma tutto sembra indicare che il vero obiettivo sia proprio quello: un parcheggio come pretesto per regalare, a carissimo prezzo, un nuovo campetto alla parrocchia”.
Un’accusa pesantissima, sostenuta anche da quello che il gruppo definisce “un conteggio contabile a dir poco generoso”. Il valore delle aree che la parrocchia cede al Comune viene stimato in 260 euro al metro quadrato. “Una cifra davvero alta. Forse troppo”.
Nel merito della convenzione, NoleSì sottolinea le enormi asimmetrie: il Comune acquisterà l’intero terreno, realizzerà il parcheggio, predisporrà il nuovo campo da gioco e poi ricederà alla parrocchia soltanto la superficie del nuovo campo, con una concessione di ben 99 anni più altri 99. Ma, ed è qui che l’opposizione alza la voce, “l’onere della manutenzione del parcheggio resterà tutto sulle spalle del Comune”. Se in futuro dovessero verificarsi problemi – come infiltrazioni d’acqua dal campo soprastante – sarà il Comune, e quindi i cittadini, a farsene carico.
E non è tutto. La delibera ribadisce che il nuovo campetto e l’area polivalente saranno a uso esclusivo dell’oratorio parrocchiale. “Ci sarebbe piaciuto – scrivono i consiglieri – che, data la collaborazione tra istituzioni e l’enorme impiego di fondi pubblici, fosse previsto l’uso anche per i ragazzi di Nole che non frequentano l’oratorio. E in orari più ampi rispetto a quelli imposti dalle attività parrocchiali”.
Ma qui entra in gioco un’altra vicenda mai del tutto risolta: quella del campanile e del cortile della casa parrocchiale. Anche lì, si ricorda nel comunicato, si parlava di fruizione pubblica. “Peccato che negli anni il campanile sia stato aperto solo due o tre volte e che le prime tre arcate del porticato – che sono di proprietà comunale – non siano mai state rese davvero accessibili. Di fatto sono ad uso esclusivo della parrocchia”. Un precedente che pesa. E che alimenta la diffidenza.
Per questo NoleSì conclude senza ambiguità: “La nostra posizione è chiara. Siamo contrari al parcheggio, contrari alla convenzione e contrari a questo modo di gestire il patrimonio pubblico”. Una posizione netta, che alza il livello dello scontro politico e pone interrogativi profondi sull’uso dei soldi dei cittadini e sul ruolo che il Comune deve avere nella difesa dell’interesse generale.
A Nole si è aperta una partita che non riguarda solo cemento e campetti, ma soprattutto il confine – sempre più labile – tra pubblico e privato, tra concessione e privilegio, tra collaborazione e subordinazione. Una partita su cui, come ammonisce NoleSì, è doveroso che i cittadini alzino lo sguardo e comincino a farsi qualche domanda.
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