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Mappano: vent’anni di sport e comunità con l’ASD Mappanese

Firmato l’accordo per la gestione dell’impianto di via Galvani, con un investimento di oltre mezzo milione di euro per rinnovare il calcio locale.

Mappano: vent’anni di sport e comunità con l’ASD Mappanese

A Mappano, lo sport non è più solo un passatempo del weekend. È un investimento a lungo termine, una scelta politica e sociale.

Lunedì 23 giugno, il Consiglio comunale ha approvato una convenzione che affida per i prossimi vent’anni la gestione dell’impianto sportivo di via Galvani all’ASD Mappanese, una delle realtà più attive del territorio.

Un accordo che segna un cambio di passo e che ha il sapore del riconoscimento: quello a una società che, negli ultimi cinque anni, ha ricostruito da zero la sua presenza in paese. Oggi può contare su oltre 350 giovani calciatori, una rete di volontari e famiglie, e un progetto di sviluppo da mezzo milione di euro.

"Quando arrivammo qui nel giugno 2019 la situazione sia dal punto di vista sportivo sia per l’espletamento della convenzione era disastrosa", ricorda Andrea Graneri, presidente dell’ASD Mappanese. Da allora, dice "ci siamo messi subito al lavoro con tutto il Direttivo con un piano quadriennale di crescita riuscendo a rilanciare l’associazione nonostante la pandemia".

Oggi la Mappanese è tornata a essere un punto di riferimento per le famiglie, e anche fuori dai confini comunali ha iniziato a farsi notare grazie alla partecipazione a tornei internazionali. Con la nuova convenzione, la società potrà finalmente guardare lontano: fino al 2045.

Il sindaco Francesco Grassi ha voluto esprimere la sua soddisfazione per la firma dell’accordo: "L’impegno profuso dall’ASD Mappanese negli ultimi cinque anni nell’ambito dell’aggregazione e dell’inclusione giovanile è stato esemplare. A fronte di un articolato progetto di rigenerazione, riqualificazione, ammodernamento e gestione dell’impianto, l’Amministrazione ha deciso di sostenere convintamente questa iniziativa. Una scelta che garantirà continuità e prospettive di crescita al calcio dilettantistico mappanese, favorendo nel contempo l’integrazione delle attività sportive con i servizi sociali comunali, in particolare quelli rivolti ai giovani in condizioni di fragilità".

Mappano ha firmato l'accordo ventennale con la ASD mappanese

Il progetto, infatti, non si limita alla gestione del campo: la convenzione prevede un investimento complessivo di oltre 500.000 euro in vent’anni, come ha spiegato l’Assessore al Patrimonio Massimo Tornabene. Tra le opere più rilevanti: un nuovo campo a 9 in erba sintetica, quattro spogliatoi, un impianto di illuminazione solare, videosorveglianza e la demolizione del vecchio fabbricato all’ingresso.

Non solo: ogni anno l’associazione dovrà presentare una rendicontazione economica dettagliata e tutti i membri del direttivo dovranno avere i requisiti morali richiesti per collaborare con la pubblica amministrazione.

"Si tratta – ha detto Tornabenedi obblighi non sempre previsti in convenzioni di questo tipo", ma accettati dall’associazione "per riaffermare la propria adesione ai principi di trasparenza e legalità".

Dietro al pallone c’è molto di più. Lo ribadisce l’Assessora alle Politiche Giovanili e allo Sport, Cristina Maestrello, per cui "questa convenzione rappresenta un importante investimento nella crescita della nostra comunità".

Per Maestrello, la collaborazione con l’ASD Mappanese è stata in linea con l’obiettivo di "promuovere la partecipazione di un numero sempre maggiore di giovani, ragazze e ragazzi, alla pratica sportiva", valorizzando lo sport come strumento di inclusione sociale, formazione del carattere e sostegno alla genitorialità.

Parole che restituiscono un’idea ampia di sport, non solo come competizione ma come contesto educativo, spazio sicuro, punto di incontro. Un’idea che ha trovato spazio, nei fatti, nelle scelte amministrative.

Con la firma della convenzione, si apre ora una fase nuova per l’impianto di via Galvani.

Un lungo secondo tempo , vent’anni, in cui l’ASD Mappanese avrà l’onere e l’opportunità di costruire un modello sportivo solido e inclusivo. E, come spesso accade nello sport, il risultato si misurerà col tempo: non solo in termini di gol segnati, ma di legami creati, energie coinvolte, futuro generato.

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