AGGIORNAMENTI
Cerca
attualità
26 Giugno 2025 - 15:27
oggi è molto più di un libro, è un mondo in cui milioni di persone si sentono a casa
Il 26 giugno del 1997, in un angolo tranquillo dell’editoria britannica, usciva in sordina un libro destinato a rivoluzionare la narrativa per ragazzi. Si intitolava Harry Potter and the Philosopher’s Stone e portava la firma, allora sconosciuta, di una giovane autrice che si faceva chiamare J.K. Rowling. Ventotto anni dopo, quel primo capitolo della saga del maghetto di Hogwarts è diventato un fenomeno culturale globale.
La genesi di Harry Potter ha contorni quasi mitici. Joanne Rowling immaginò per la prima volta il personaggio durante un viaggio in treno tra Manchester e Londra, senza penna né taccuino. Nacque così l’idea di un bambino con gli occhiali, maltrattato dagli zii, che un giorno avrebbe scoperto di appartenere a un mondo segreto e straordinario. Da quel momento, l’universo di Hogwarts, dei suoi incantesimi, delle casate, dei professori e degli amici cominciò a prendere forma, pezzo dopo pezzo. Ci vollero anni, però, perché quella storia vedesse la luce. Rowling scrisse il manoscritto tra il 1990 e il 1995, spesso rifugiandosi nei caffè di Edimburgo, con una figlia neonata e un futuro incerto. Dodici case editrici la rifiutarono, prima che la Bloomsbury decidesse di puntare su di lei, su consiglio della figlia di otto anni di uno degli editori. La prima tiratura? Appena 500 copie, oggi oggetto di culto per collezionisti.
Il resto è storia. O meglio, una saga epocale. Il libro fu pubblicato l’anno dopo anche negli Stati Uniti, con un titolo leggermente modificato (The Sorcerer’s Stone), e da lì iniziò la valanga: oltre 500 milioni di copie vendute, traduzioni in più di 80 lingue, sette volumi, otto film, parchi a tema, musical, videogiochi e ora persino un reboot televisivo targato HBO Max. Ma ciò che rende Harry Potter unico non è solo il successo commerciale. È l’impatto che ha avuto su almeno due generazioni di lettori. La saga ha riscritto le regole della narrativa fantasy per ragazzi, dimostrando che un libro per giovani può essere anche profondo, politico, emotivamente complesso. Ha parlato di amicizia, coraggio, morte, razzismo, repressione, amore e perdita, senza mai tradire la sua natura accessibile e popolare.
Harry Potter ha anche ridefinito il concetto di appartenenza letteraria. Per milioni di lettori, essere “Grifondoro”, “Tassorosso”, "Corvonero" o “Serpeverde” non è solo un gioco, ma un’identità affettiva, culturale e persino generazionale. L’universo creato da Rowling è diventato linguaggio comune, al pari delle fiabe o delle mitologie classiche.
Ventotto anni dopo, mentre nuove generazioni scoprono la saga e mentre le polemiche attorno all’autrice scuotono una parte del fandom, Harry Potter e la Pietra Filosofale resta un punto di partenza irrinunciabile. È la porta d’ingresso verso un altrove immaginario ma potentemente reale, dove si impara che essere diversi è una forza, che la lealtà vale più della fama, e che non bisogna mai smettere di cercare la propria magia, ovunque si nasconda.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.