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Ventuno voci tra i libri: il podcast che racconta Caluso e il suo cuore culturale

Un progetto nato in biblioteca, cresciuto tra interviste e memoria, diventato simbolo di comunità e passione

I volontari del servizio civile

Igor Gribaldo e Martina Freisa

In un’epoca dominata dal digitale, dove l’informazione è liquida e basta un tap sullo schermo per tuffarsi in un oceano di dati, il valore della lettura profonda potrebbe apparire come un’ancora nel caos. Eppure, proprio in questo scenario iperconnesso e frenetico, il libro e la lettura lenta, riflessiva, non hanno mai smesso di rappresentare un rifugio. Un approdo sicuro non solo per la conoscenza, ma anche per la crescita personale e per lo sviluppo dell’empatia.

Non poteva che essere la Biblioteca il luogo ideale in cui far nascere un progetto che affonda le radici in una così densa eredità culturale. Un progetto animato da giovani menti come Igor Gribaldo e Martina Freisa, spiriti creativi e impegnati, sostenuti da Danièle Moucadel, referente del Servizio Civile, e da Ombretta Ferioli, operatrice locale di progetto e volontaria della Biblioteca di Caluso. È tra gli scaffali e le copertine che prende vita un podcast che nasce da un libro ispiratore e dalla consapevolezza del potere dei racconti di informare, immedesimare, lasciare il segno. Lo spazio fisico della biblioteca si è trasformato così in un piccolo ma vibrante studio di registrazione, regalando alla comunità canavesana 21 episodi densi di cultura, aneddoti e testimonianze toccanti, da ascoltare nella quotidianità.

Tutto è cominciato grazie a un suggerimento di Danièle Moucadel, accompagnato da una copia del manuale Come fare podcast in biblioteca di Davide Giansoldati e Ester Memeo. Per Igor e Martina, l’entusiasmo è stato immediato. Dopo aver abbandonato l’idea iniziale di leggere racconti per bambini, per evitare eventuali problemi legati al copyright, i due hanno scelto un formato più ambizioso: interviste a personalità della cultura canavesana. L’ispirazione? Non troppo velata: il podcast “Service95” della popstar Dua Lipa, reinterpretato in chiave locale.

Da sinistra a destra: Danièle Moucadel, referente, e Ombretta Ferioli, volonaria e OLP della Biblioteca Mottini di Caluso

Lo studio delle registrazioni all'interno della Biblioteca per il Podcast Radio Biblioteca Mottini

L'incontro con RSA di Caluso 

Il valore dell'Ascolto

I primi episodi hanno ospitato nomi come Giovanni Arduino, traduttore e consulente editoriale, e Gabriele Romeo, critico e docente di storia dell’arte, introdotti da Igor. Ma il vero cuore pulsante del podcast è stata la rete di contatti che si è creata spontaneamente: l’entusiasmo degli intervistati ha generato una catena di suggerimenti e nuove voci. È così che si è delineato un variegato affresco culturale del Canavese, un mosaico di esperienze e passioni che ha coinvolto scrittori, registi, poeti, ceramisti, editori e gestori di cinema. Tra gli ospiti: Ombretta Ferioli, Ilario Blanchietti, gli anziani della RSA di Caluso (Gaspare, Elsa, Rosa, Giannina, Maria Domenica, Ernestina, Candida, Renzo, Angela, Nella e Sandra), Stefano Pandolfini, Giovanni Ponzetti, Alessandro Actis Grosso, Daniela Borla con il suo agente Luca Stratta, Andry Verga, Gianmario Pilo, Valeria Giacoma Rosa, Davide Eucalipto, Debora Bocchiardo, Alessandro Pignolo, Paola Scibilia e Roberto Gillone, Anna Anrò ed Elisabetta Corni.

Ogni intervista era il frutto di un’attenta preparazione. Gli ospiti venivano contattati tramite social o telefono, poi Igor e Martina si dedicavano alla ricerca, studiando carriere, pubblicazioni, attività, per elaborare domande precise. Un file PDF con l’intervista veniva inviato per l’approvazione, e solo dopo si fissava la data della registrazione. Il tutto avveniva nel piccolo ufficio dei volontari della biblioteca, con un iPhone 13 o un registratore digitale Sony. Il montaggio, affidato a Igor, veniva realizzato con Adobe Premiere. Gli episodi, lunghi dai 10 ai 30 minuti, venivano registrati con largo anticipo e pubblicati sulle principali piattaforme: Spotify, YouTube, Amazon Music e SoundCloud, sotto il nome Radio Biblioteca Mottini.

Alcuni momenti restano particolarmente vividi nei ricordi. Igor cita la cena di Gianmario Pilo con Dario Argento, i laboratori di scrittura di Pandolfini, il ricordo struggente di Francesco Corni raccontato dalla figlia Elisabetta, e la storia del cinema di Valeria Giacoma Rosa. Martina, dal canto suo, porta nel cuore l’incontro tra Gianmario Pilo e Michela Murgia, le parole di Andy Verga sul documentario girato a San Giusto Canavese e la presentazione del libro Dino Gang al Salone del Libro, realizzato dai ragazzi di “Asini si nasce”. Un capitolo speciale è rappresentato dalle interviste agli ospiti della RSA di Caluso, che hanno poi ispirato un libro, Un viaggio tra i ricordi, donato ai familiari degli anziani protagonisti.

"È stato commovente percepire la necessità degli anziani di raccontarsi e di avere qualcuno disposto ad ascoltarli", raccontano Igor e Martina. "Tornare indietro nel tempo assieme ai loro ricordi è come una lezione di storia locale densa di emozioni."

All’inizio del 2025, nasce un’altra idea originale: raccontare l’avventura del podcast attraverso il Kamishibai, il “teatro di carta” giapponese, antico strumento narrativo che unisce parole e immagini. Il testo è stato scritto dai ragazzi, mentre le illustrazioni sono state generate con l’aiuto dell’intelligenza artificiale di ChatGPT.

Il Kamishibai, con il suo butai, piccolo teatrino portatile in legno, e le tavole illustrate che scorrono accompagnate dal racconto del narratore, crea un’esperienza coinvolgente, quasi teatrale. Pensato originariamente per bambini, oggi trova spazio in scuole e biblioteche, dove continua a trasmettere la potenza delle storie, anche nell’era digitale.

Il ventunesimo e ultimo episodio del podcast è stato il più intimo e toccante. Ai microfoni, oltre a Danièle e Ombretta, anche Igor e Martina si sono raccontati in un’intervista incrociata. "Oltre a ringraziare tutti, desideravo che il mio intervento non fosse un banale saluto, ma che portasse qualcosa di concreto dal punto di vista umano", ha raccontato Igor, svelando un aspetto molto personale. "Ho deciso così di raccontare la storia di un mio amico che è mancato sei mesi fa per un brutto male. Mi sono reso conto, ad aprile 2025, che il mio servizio civile era stato influenzato da questa perdita, in modi sottili e non immediatamente riconoscibili."

Igor ricorda l’ultima volta che lo ha visto.

"Era venuto in biblioteca ad agosto 2024 per un problema al cellulare. Era già malato, ma non mi aveva detto nulla. Era fatto così, forte e solare. È stata l’ultima volta che l’ho visto."

E aggiunge: "Ispirandomi a Bruce Springsteen, ho voluto dedicargli un tributo, legando la sua memoria alla mia esperienza in biblioteca, dove ho avuto la fortuna di confrontarmi con tutte le età della vita: dai bimbi del nido agli anziani." E conclude: "Ho voluto anche rileggere il discorso che avevo preparato per le scuole superiori. Un rappresentante della Città Metropolitana mi ha fatto notare che i ragazzi lo avevano ascoltato davvero. Spero possa servire a qualcuno."

Martina si è commossa ascoltando le parole del collega: "Mi ha emozionato il discorso di Igor, così come le parole di Ombretta e Danièle. Mi sento fortunata per le persone che ho incontrato quest’anno. Durante l’intervista ho ripercorso tutte le attività svolte e ho cercato di restituire, per quanto possibile, le emozioni vissute. È stato bello anche consigliare film e libri agli ascoltatori: come aprire una piccola finestra sul nostro mondo."

Gli episodi della Radio Biblioteca Mottini resteranno disponibili online, con la speranza che continuino ad essere ascoltati anche in futuro. Igor e Martina auspicano che la loro iniziativa possa diventare una sorta di tradizione, portata avanti dai volontari che verranno.

Il podcast ha inoltre dato vita a una collaborazione importante. L’episodio 7, con l’intervista a Giovanni Ponzetti e Alessandro Actis Grosso del Concorso Letterario Amilcare Solferini, ha fatto da apripista a una partnership con il Club del Libro dei Branzini, fondato da Igor. Sarà proprio il Club a gestire il Premio Editoriale Amilcare Solferini, dedicato alle case editrici indipendenti del territorio.

La premiazione, che vedrà una giuria composta interamente dai membri del Club, si terrà domenica 30 novembre 2025 alle ore 10:00 al Castello di Pavone, in concomitanza con la consegna dei premi agli autori. Questo podcast, in definitiva, è stato molto più di un progetto di Servizio Civile: è stato un laboratorio di umanità, creatività e legami. Un esperimento riuscito di racconto collettivo, capace di dare voce a un intero territorio e lasciare una traccia profonda nella comunità di Caluso.

Un appuntamento più recente, invece, sarà sabato 26 luglio 2025, dalle 17:00 alle 19:00, alla Biblioteca di Caluso, per ufficializzare la collaborazione tra il Club del Libro e la Biblioteca Mottini. L'evento presenterà due delle attività annuali: la maratona di scrittura e il reading party, con l'obiettivo di rafforzare la cultura attraverso la partecipazione dei presenti. Per iscrizione, scrivere per mail a clubdellibrodeibranzini@gmail.com .

L'incontro con l'Istituto Superiore Piero Martinetti di Caluso 

Il logo


Da sinistra a destra: Martina, Danièle,Ombretta e Igor

Locandina evento 

L'appuntamento del  Sabato 26 luglio 

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