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Tra eroi e nemici, nasce una fratellanza: Pascal e Downey Jr. riscrivono l’epica Marvel con umanità

Sul set di Avengers nasce un’amicizia che cambia il volto di Hollywood

Due uomini, una saga, un legame vero

L’amicizia tra due star

Certe alleanze, a volte, valgono più di uno scontro tra supereroi. È quello che sta succedendo tra Pedro Pascal e Robert Downey Jr., protagonisti del prossimo colosso Marvel Avengers: Doomsday, atteso nelle sale per dicembre 2026. Ma la notizia non è solo cinematografica. Quella tra i due attori è diventata rapidamente una delle amicizie più sorprendenti e genuine del nuovo panorama hollywoodiano. Le riprese del film sono in corso ai Pinewood Studios, nel Regno Unito. Downey Jr., storico volto di Iron Man, torna nel Marvel Cinematic Universe ma in un ruolo spiazzante: sarà Doctor Doom, l’antagonista per eccellenza. Pascal, invece, entra ufficialmente nella saga vestendo i panni di Reed Richards, il carismatico leader dei Fantastici Quattro.

Fin qui, il copione. Ma lontano dai green screen, si scrive una narrazione parallela, fatta di complicità silenziosa, sostegno reciproco e un’umanità che sorprende in un’industria spesso ipercompetitiva. I primi indizi sono arrivati da Vanity Fair, che ha raccontato dei famosi “giorni dei compiti a casa”, serate informali organizzate da Downey nella sua abitazione per approfondire i personaggi e cementare i rapporti nel cast. Nessuno sa davvero cosa accada in quelle giornate — Pascal si è limitato a definirle “interessanti” — ma tutti confermano che lì nasce qualcosa di raro: fiducia.

Per Downey Jr., Pascal rappresenta “una nuova speranza nel cinema”: l’attore cileno, dopo anni di ruoli minori, ha conquistato il grande pubblico grazie al carisma gentile e alla capacità di rendere ogni personaggio profondamente umano. E quella fragilità è tutt’altro che marginale. Il casting di Pascal come Reed Richards aveva scatenato polemiche: troppo adulto, poco convincente, troppo distante dall’immaginario dei fan. Eppure, non si è tirato indietro. Ha cercato appoggio, e ha trovato una spalla inaspettata proprio in Downey, mentore e confidente per tanti volti noti del Marvel Universe, da Chris Evans a Tom Holland.

La loro amicizia ridefinisce un modello maschile spesso in crisi a Hollywood. Nessuna posa da duri, nessuna rivalità da set. Solo due uomini, due artisti, che scelgono di sostenersi a vicenda e di costruire una relazione fatta di ascolto, empatia e rispetto.

Mentre Avengers: Doomsday si preannuncia come uno dei capitoli più attesi della saga Marvel, ciò che accade dietro le quinte è forse il messaggio più potente: anche tra supereroi, a vincere è sempre la connessione umana.

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