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Un assessore che "non rasa" e "non taglia". La denuncia di Zigiotto

Tagli in ritardo, piante malate ignorate e il solito scaricabarile. A Settimo si aspetta che il vento faccia giustizia

Un assessore che "non rasa" e "non taglia". La denuncia di Zigiotto

La scena è questa: alberi che cadono a pochi metri da un’area giochi per bambini. Nessun ferito, per puro caso. E un consigliere comunale che, da mesi, aveva segnalato il pericolo. Ma al Comune, si sa, finché non si sfiora la tragedia, nessuno muove un dito.

Giorgio Zigiotto, consigliere di opposizione, torna all’attacco e lo fa senza troppi giri di parole.

“Avevo presentato due interpellanze, una per il parco Quintino Sella e una per l’Oasi della Speranza - ci racconta - C’erano alberi in condizioni precarie, secchi, malati. Ma evidentemente non bastava”.

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E infatti non è bastato, perché pochi giorni fa alcune piante sono crollate proprio nei parchi da lui segnalati.

Serve aggiungere altro?

“Beh sì - stigmatizza Zigiotto - In via Quintino Sella per fortuna non c’erano persone, sennò oggi stavamo parlando di altro. E lì vicino ci sono giochi per bambini, ci vanno anche anziani a cercare un po’ d’ombra. Ma tanto io non sono un agronomo, quindi dovrei stare zitto e fidarmi...”.

Già, perché secondo l’assessore Alessandro Raso, l’agronomo comunale aveva garantito che era tutto a posto. Nessun pericolo. Peccato che gli alberi, quando cadono, non chiedano il parere tecnico a nessuno.

Zigiotto insiste, e fa bene.

“Io non sto tranquillo per niente quando vedo foglie secche e tronchi pericolanti. Non ho una laurea in botanica, ma ho due occhi e un po’ di buonsenso. E quando mi preoccupo, di solito non lo faccio per sport”.

Il problema, ancora una volta, è che l’Amministrazione preferisce fidarsi delle carte protocollate invece che del semplice buon senso, finché non succede qualcosa. Poi, tutti di corsa a tagliare, recintare, bonificare.

Ed è proprio quello che è successo: piante tagliate in fretta e furia, dopo le segnalazioni e – guarda caso – dopo le cadute. Tempismo perfetto, come al solito. Prima si sottovaluta, poi si interviene. Ma solo quando il rischio diventa evidente anche ai ciechi.

L’Oasi della Speranza e il parco di via Quintino Sella han perso qualche albero, ma resta la domanda: quante altre piante sono lì, mezze secche, a minacciare chi passa?

Zigiotto chiede altre verifiche, ma ormai è chiaro che i controlli si faranno a colpi di emergenza.

Il dito - neanche a dirlo - è puntato su un’amministrazione che governa il verde pubblico con l’ansia del “vediamo cosa succede” e su di un assessore che non solo "non rasa", ma a quanto pare non capisce nulla di alberi, neanche quel che chiunque vede ad occhio nudo.

Morale? Ben vengano i consiglieri che si preoccupano, anche senza diploma di perito forestale. Perché qui non si tratta di estetica, ma di sicurezza, soprattutto in aree frequentate da famiglie, bambini, anziani. Quelli che non hanno voce, ma che rischiano di finire sotto un albero ogni volta che tira vento.

Insomma, a Settimo c’è chi parla di “fiducia negli esperti”, ma poi si scopre che la realtà ha radici molto più marce di quanto si voglia ammettere. E a forza di minimizzare, ci si ritrova col verde pubblico che cade a pezzi. Letteralmente.

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