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24 Giugno 2025 - 18:17
Ora gli Stati Uniti possono cambiare il suo destino
Non abbaia, non ringhia, non morde. Quando ha paura, si arrotola su sé stesso e si affida alle sue squame, sperando che bastino. Ma non bastano. Il pangolino, unico mammifero al mondo ricoperto interamente di squame, è oggi l’animale più trafficato del pianeta. Dietro il suo aspetto timido si nasconde uno dei simboli più drammatici della crisi globale della biodiversità. E ora, finalmente, qualcosa si muove anche negli Stati Uniti.
Il Fish and Wildlife Service ha proposto di includere tutte le otto specie di pangolino nell’Endangered Species Act, la legge federale che tutela le specie minacciate. Fino ad oggi, solo il pangolino di Temminck era formalmente protetto negli USA. Se approvata, la norma vieterà importazione, commercio e possesso delle sue parti, salvo eccezioni per scopi scientifici o conservativi. Un passo atteso da anni, che arriva in un contesto ancora allarmante. Nonostante la messa al bando internazionale del commercio di pangolini in vigore dal 2016, il traffico illegale non si è mai fermato. Solo in Nigeria, lo scorso aprile, sono state sequestrate quattro tonnellate di squame, equivalenti a circa duemila esemplari uccisi. Negli Stati Uniti, tra il 2016 e il 2020, le dogane hanno intercettato 76 spedizioni illegali contenenti parti di pangolino.
Ma dietro a questo commercio non c’è solo superstizione. Le squame vengono usate, senza alcun fondamento scientifico, nella medicina tradizionale asiatica. E la carne è considerata prelibata. Le stesse reti criminali che trasportano pangolini operano anche nel traffico di droga e armi.
L’FBI e altri organismi federali hanno più volte sottolineato il legame tra narcotraffico e contrabbando di fauna selvatica. Alcune rotte usate per il fentanile sono le stesse usate per le squame. Per questo la tutela del pangolino non è solo una questione animalista. È anche lotta al crimine organizzato e difesa della salute pubblica. Secondo gli esperti, il pangolino è fondamentale per gli equilibri ecologici. Si nutre di migliaia di formiche e termiti ogni notte, contribuendo a mantenere sani i suoli e le foreste. La sua estinzione sarebbe una perdita non solo simbolica, ma concreta per gli ecosistemi.
La consultazione pubblica sulla proposta americana resterà aperta fino al 18 agosto 2025. Se approvata, segnerebbe una svolta importante nella lotta globale al traffico di animali, aprendo la strada anche a nuovi fondi e strategie di conservazione. Ma il tempo stringe. Il pangolino non ha voce. Solo soffi, sibili e qualche brontolio. Tocca agli esseri umani ascoltarli, e agire prima che sia troppo tardi.
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